Cultura

Tom Delonge dei Blink-182 ha effettivamente scoperto degli UFO

Ok, la Marina Militare USA non ha ancora detto “gli alieni esistono” come la canzone dei Blink, però ha confermato di non sapere che cosa sono quei cosi volanti.
Giacomo Stefanini
Milan, IT
tom de longe uap
Foto via VICE US

E se la gente scoprisse che i complotti sono veri?
Lascerei la porta dello stanzino aperta tutta la notte
So che la CIA direbbe che sono soltanto voci
Vorrei solo che qualcuno mi dicesse che ho ragione

Così cantava Tom DeLonge in "Aliens Exist" dei Blink-182, contenuta in Enema of the State, un album tanto stupido e tanto epocale che non si capisce se è stata la cultura circostante a influenzare lui o viceversa. Sono passati 20 anni da quella strofa, in cui il chitarrista della band pop punk si dava dello scemo da solo perché credeva alle teorie sugli alieni, e oggi, dopo due decenni di prese per il culo, finalmente qualcuno gli ha dato ragione.

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Come riportano tutti i maggiori siti di news, la settimana scorsa la Marina Militare Americana ha confermato che quelli che compaiono in alcuni video ripresi dai loro caccia in volo sono effettivamente Unidentified Aerial Phenomena, quindi UAP, che sarebbe una sigla che usano gli ufficiali per non dire UFO ma che sostanzialmente significa la stessa cosa (Fenomeno Aereo Non Identificato o Oggetto Volante Non Identificato? Per me possiamo tranquillamente chiamarli marziani che è uguale).

I tre video sono stati girati nel 2004 e nel 2015, ma sono stati diffusi su internet tra il 2017 e il 2018 dal New York Times, che li aveva ottenuti da un'organizzazione chiamata To the Stars Academy of Arts and Science, fondata e diretta, appunto, da Tom DeLonge. Lo scopo dell'associazione è "coinvolgere la cittadinanza globale per indagare i confini più lontani della scienze e del pensiero non convenzionale", che suonerebbe come una cosa da matti se non fosse che oggi, almeno per una volta, aveva ragione.

Naturalmente il portavoce ufficiale del vice capo delle operazioni navali per la guerra informatica Joseph Gradisher, che si è occupato di parlare della faccenda con un blog molto seguito chiamato Black Vault, si guarda bene dal pronunciare la parola alieni. "Unidentified Aerial Phenomenon è un termine che usiamo da molto tempo per descrivere avvistamenti/osservazioni di velivoli/oggetti non indentificati/non autorizzati che entrano/operano nello spazio aereo di varie aree controllate dalla Marina Militare", ha detto. "Lo preferiamo al più diffuso termine UFO perché incoraggia i piloti a segnalare anomalie senza sentirsi giudicati come, beh, bizzarri".

Stando alle dichiarazioni del portavoce, le segnalazioni da parte dei piloti sono aumentate sensibilmente a partire dal 2014, secondo lui in relazione alla sempre maggiore diffusione di velivoli privi di equipaggio (tipo i droni). Quelli che si vedono nei video diffusi dall'organizzazione di DeLonge, però, non sembrano proprio droni: sono oggetti di forma allungata, senza angoli, della forma di una caramella Tic Tac, che si muovono con la stessa velocità e gli stessi cambi di direzione di un insetto, ma non sono insetti. E, in sottofondo, ci sono le voci dei piloti che si interrogano agitati: "Whoooo! Che cazzo è quella roba?". Insomma, dai, lo sappiamo cosa sono. ;)

Giacomo è su Instagram.

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