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Musica

Piantatela di pomiciare ai concerti

Se la musica dal vivo vi fa partire gli ormoni, è meglio che ve ne andiate a casa.

Partiamo dal presupposto che a me piace andare ai concerti. Ogni volta che vedo uno show curato nei minimi dettagli—che si tratti di una band mai vista prima o del mio gruppo preferito—non ci sono cazzi, io mi sento vivo, mi sento finalmente parte di qualcosa di grande. E tuttavia, capita sempre più spesso che qualcosa arrivi e interrompa questo splendore. Più che qualcosa. Capita sempre più spesso che siano DUE le cose che, boom!, arrivano e interrompono tutto. DUE cose che non capitano mai separatamente. DUE cose che capitano sempre e solo ai concerti.

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Quando vado a sentire un live, ci vado—sembra tautologico—per sentire un live. Va be’, poi è chiaro che ai concerti si beve e si socializza, ma il mio obiettivo primario è (ma dai?): sentire il live. Provate quindi a immaginare il mio disprezzo, o meglio, il mio rigetto, il mio schifo, il mio disgusto, quando l’altra sera, durante il concerto dei Foxing, il mio sguardo è caduto (oh, non avevo alternative) sulla coppia che stava esattamente davanti a me. Quei due stavano limonando durissimo. Durissimo. Come se non ci fosse un domani, come se fossero appena usciti dalla loro prima scopata, come se fossero nel mezzo di una di quelle tempeste ormonali che ti capitano in età preadolescenziale. Non mi sono permesso di chiedere a sti due quanti anni avessero, ma così a prima vista non sembravano affatto prepuberi, anzi, sembravano aver passato i trenta da un po’.

E così non ci volle molto perché la mia attenzione fosse del tutto fagocitata da quella coppia. I loro strusciamenti sinuosi, il modo in cui lei muoveva il culo, questa mezza scopata che stavano attuando a cui mancava poco per diventare intera, questi due individui senza ritegno erano dei catalizzatori per il mio cervello, porca puttana. Oltretutto manco si muovevano a tempo. Mi dicevo: almeno fallo in maniera coreografica. E invece no, era tutta roba a caso. Eppure il dramma era che non riuscivo a smettere di guardarli. Non. Riuscivo. A. Smettere. Mi sentivo un cazzo di voyeur. Non vi dico poi come lui la accarezzava mentre le leccava le sue stronzissime orecchie o il collo. Tutto rigorosamente fuori tempo. Quando poi lui ha iniziato a metterle mani in un punto che a quanto pare doveva essere particolarmente erogeno, le gambe di lei hanno cominciato a muoversi come quelle dei cani quando tentano di scoparsi un cuscino.

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Ora non prendetemi per un misantropo o un rosicone di merda, a me in genere le coppie non danno nemmeno fastidio, le trovo tenere, per davvero. Vecchie, giovani, medie, quello che vuoi. A me piacciono le coppie innamorate. E mi piace vedere che vanno assieme ai concerti. Ma c’è un limite a tutto, porca puttana. Nel senso, preferirei davvero fare a meno di dover assistere per forza a uno streaming YouPorn in 3D di tutte le cosacce che fate quando siete nudi e nell’intimità di camera vostra. E credo che con me siano d'accordo tutte le persone che vanno al parco per appostarsi dietro gli alberi a guardare le coppiette.

Ora, nel mondo esistono anche robe tipo—chiamiamole così—manifestazioni pubbliche di affettività che in generale non sono ritenute molto appropriate. Il risultato si amplifica però quando sei in uno spazio chiuso, con un sacco di persone che ti stanno accanto e che soprattutto hanno pagato soldi per essere in quel posto a quell’ora PER GUARDARSI UN CONCERTO e tu stai limonando come un ossesso. Peggio ancora è quando benedici con la tua saliva/sudore/altri-umori-del-tuo-corpo tre quarti delle persone che ti stanno accanto. Sul serio, nessuno ha voglia di vedere il tuo ragazzo setacciare freneticamente i tuoi pantaloni alla ricerca di quel che di più umido si cela oltre la fessura del tuo culo. Né tantomeno c’è qualcuno che abbia voglia di vederlo simulare l’ultima volta che ti ha scopata da dietro. Eppure c’è una cosa che continua a farmi incazzare: nonostante tutto ciò sia obiettivamente disgustoso e cretino, ci sono un sacco di persone che continuano a farlo. Del resto quella al concerto dei Foxing (che peraltro mi rimarrà impressa per tutta la vita: è probabile che io non riesca più ad andare a sentirli in concerto senza reminiscenze di quel che mi è successo) non era certo la prima volta che due cretini mi hanno rovinato uno show pazzesco.

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Ok, se vi limonate il cantante posso chiudere un occhio.

Quando decidi di infilare tutta la tua lingua nella bocca della persona che è venuta con te al concerto, devi sapere che stai facendo qualcosa di veramente riprovevole. Chiaro che il risultato peggiora tantissimo se il live è in un locale piccolissimo dove magari anche la band riesce a scorgere il movimento frenetico delle vostre lingue, ma non è che siate esonerati se invece vi trovate a un concerto di Miley Cirus con lei che cavalca un hot dog. Dai, è un concetto elementare: come non ti metteresti a fare una sega al tuo tipo alla fermata del bus, perché mettersi a farlo durante un concerto? Anche limonare selvaggiamente, cazzo, è una cosa privata. PRIVATA. Secondo me la questione si potrebbe risolvere molto facilmente. Basterebbe mettere una regolina che permetta ai bodyguard di sbatterti fuori se oltrepassi una certa soglia di decenza e soprattutto se inizi a rompere i coglioni a chi ti sta attorno. Mi ricordo di un posto fichissimo a Londra in cui i buttafuori intimavano alle persone di non parlare durante gli show (e se non funzionava con le buone, passavano alle cattive e ti cacciavano. Che bello il totalitarismo). Io mi chiedo: perché non introdurre una legge del genere anche per queste cazzo di effusioni?

Ci sarebbe anche un’altra cosa da dire—che potrebbe sembrare ovvia, ma a questo punto ho ridefinito il mio concetto di ovvietà—c’è una bella differenza tra sentire una band live e ascoltarne il disco. Il live richiede la tua partecipazione. Nel live la band si muove sul palco, parla col pubblico, fa cose fiche. Tipo raccontare storie sulle canzoni, aneddoti divertenti, lanciarsi in mezzo al pubblico. Tutto questo fa parte dello show e tu, che sei andato lì per vedere quello show, non dovresti perdertelo solo perché sei troppo impegnato a spingere le tue dita negli anfratti più reconditi della tipa che ti sta accanto. Mi sto forse sbagliando? E non vorrei poi doverti ricordare (sì, ancora una volta) che così facendo scassi i coglioni anche a tutti quelli che ti stanno attorno. Se proprio volessi vedere gente che fa le zozzerie, me ne andrei in uno di quei locali dove basta pagare e mettersi comodi. Oppure mi metterei al computer dove gli attori sono più belli e sono almeno nudi del tutto.

Quando vado a un concerto, VOGLIO VEDERE LA BAND SUONARE. Del resto per andare a un concerto serve recarsi in un posto destinato ad accogliere le persone che sono andate lì per vedere un concerto. Se poi vogliamo dirla tutta, anche voi due siete lì per questo, altrimenti non si spiegherebbe perché abbiate comprato un biglietto e vi troviate proprio in quel posto, proprio quella sera. Ah, ma mi stai dicendo che tu limoni solo durante lo show delle band che aprono il concerto? Be’, vuoi sapere una cosa? Potrebbero esserci accanto a te un sacco di fan di quella band. E questi fan potrebbero avere voglia di vedersi il concerto in pace, assurdo. In ogni caso, se proprio dovete fare le vostre cose, non abbiate timore, andatevene in bagno e lasciatevi andare. Altrimenti, cazzo, fate in modo di portare rispetto per tutti quelli che vi stanno attorno e soprattutto per la band che suona sul palco. Che poi, non si sa mai, magari il gruppo che apre lo show potrebbe piacervi pure.