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Musica

PREMIERONA: Morkeblå - Permanent Liminality

Una traccia ambient che vi porterà in un sacco di non-luoghi

Una cosa che purtroppo si sta decisamente perdendo nel tempo, è la pretesa (chiamiamola pure così, per non dare l'idea crederci troppo) che la musica possa apportare dei cambiamenti significativi alla chimica del nostro cervello, dando una forma specifica allo spazio sonoro e al tempo dell'ascolto in modo da regalare esperienze sensoriali irregolari, quando non proprio psichedeliche. Questo perché la chimica era effettivamente un elemento chiave dell'etica elettronica, e anche oggetto di riflessioni molto importanti, di sperimentazioni sull'idea di musica elettronica come esperienza completa. La musica ambient, in particolare, faceva (può) fare spesso da motore di decompressione, da flusso in cui diluire l'intensità emozionale di una notte insieme a memoria, materiale onirico e anche le proprie nevrosi e paure, in modo che scorrano insieme in luoghi diversi, arricchendosi di materia e perdendola. Senza fare troppa poesia sugli "stati di coscienza", si trattava di un approccio metafisico ma anche molto pragmatico, quando anche la stessa logica del del clubbing e dell'edonismo aveva un colore diverso, almeno a parole.

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La Premierona di oggi funziona proprio così, ed è stata concepita da Alberto Rosso (Morkeblå) insieme ad altri due movimenti per Nowhere, OK, che uscirà tra non molto su cassetta per Where To Now. Un po' un ritorno allo spirito di cui sopra, con giochi di vuoto e pieno che si negano a vicenda, lavoro che lui stesso descrive così:

"Il titolo arriva dal fatto che nella composizione del lavoro c'è stata inizialmente una volontà di curare il microsuono, creando una sorta di non-luogo, di nulla…ma poi la cosa, da molto complessa, è diventata molto semplice, talmente semplice che sono giunto quasi ad una destrutturazione voluta delle tracce. Una semplicità basata unicamente su sensazioni provate in esperienze di luoghi-non-luoghi, come ad esempio, nel lato B, il laghetto dove ero andato a pescare con mio nonno da piccolo e dove mi sono trafitto un dito con l'amo da pesca…Oltre a tutto questo delirio c'è anche il fatto che Nowhere è anche il nome di un posto in Oklahoma"