FYI.

This story is over 5 years old.

Musica

QUESTA APP TI CAPISCE E TROVA LE CANZONI ADATTE AL TUO CUORE

Abbiamo parlato con lo sviluppatore di MusicalHeart, l'app che legge nel cuore la musica più adatta a te.
undefined

Ogni tanto ti capita di aver bisogno di una canzone che si adatti perfettamente al tuo umore e non sai quale possa essere? Be’, Septimu, parte del progetto di ricerca di Microsoft, è qui per aiutarti. Si tratta di microauricolari in grado di monitorare i parametri vitali del corpo, includendo il rilevamento della postura e un diario medico approfondito. Inclusa in Septimu è l’app MusicalHeart, che incorpora un software in grado di valutare il tuo stato d’animo e sceglie la canzoni che meglio si adattano al tuo umore e al tuo battito cardiaco.

Pubblicità

Ho parlato con Jacky Shen, uno dei capi ricercatori del Microsoft Research Lab in Cina, riguardo al lasciar scegliere al cuore ciò che veramente desidera e al futuro dei gadget musicali.

YNTHT: Qual è l’idea di partenza per MusicalHeart?

Jacky: Il progetto iniziale di MusicalHeart è di consigliare musica varia agli utenti, a seconda del ritmo cardiaco effettivo e ottimale, per aiutare a mantenerlo ai livelli desiderati.

Come si è sviluppato il progetto?

Grazie a un vero e proprio prototipo di sistema (inclusa un’app per la riproduzione musicale, un server di supporto e il prototipo per le auricolari Septimu), che è stato costruito e presentato al Sensys ’12, una conferenza tecnologica canadese.

Potresti spiegare ai profani come funziona?

Ci sono due principi alla base dell’app MusicalHeart. Prima di tutto, mantenere il battito cardiaco entro diversi livelli avrà risultati diversi allenamento per il cuore. In secondo luogo, canzoni con vari livelli di ritmo, tonalità ed energia hanno anch’esse un impatto sul battito cariaco, per esempio un ritmo sostenuto accelererà il battito cardiaco, un ritmo rallentato lo calmerà. Septimu, con i suoi potenti sensori, tra cui sensori inerziali, un microfono e infrarossi, può rilevare la velocità di corsa/camminata e il ritmo cardiaco istantaneo degli utenti.

Questo presumendo che l’utente indossi le cuffie Septimu e abbia specificato il livello cardiaco desiderato tramite l’app prima di allenarsi. Durante la sessione di utilizzo, Septimu continuerà a rilevare ritmo cardiaco e velocità. E qui interviene MusicalHeart che, a seconda della differenza tra il ritmo cardiaco effettivo e quello desiderato, consiglierà diverse canzoni all’utente, e potrà anche indicargli di muoversi più lentamente o più velocemente, in modo da mantenere il battito ai livelli desiderati. Viene inoltre misurato l’effettivo impatto delle canzoni, consigliate poi ad altri utenti con profili simili tramite i loro social network.

Pubblicità

Che altri usi potrebbe avere?

I biosegnali, specialmente per quanto riguarda il cuore, possono servire da feedback informativi, specialmente nell’ambito dei videogiochi.

Quanto ritieni che sia importante il ruolo della musica nella vita delle persone?

Crediamo che la musica abbia un grande impatto sulle emozioni e sull’umore, che è stato dimostrato possa essere rilevato via Smartphone. Il rilevamento sarebbe molto più efficace se incorporassimo segnali biofisici, come il battito cardiaco. Di conseguenza potremmo usare MusicalHeart per tranquillizzare o per risollevare l’utente.

Cosa pensi che ci riservi il futuro per quanto riguarda i nuovi modi di ascoltare la musica?

Crediamo che la riproduzione della giusta musica significhi molto per l’individuo. L’adeguatezza può essere misurata secondo diversi calibri, come le risposte emotive, biofisiche o comportamentali. Per esempio, in alcune situazioni, l’utente riascolterà o salterà certe canzoni. Questo comportamento naturale può essere studiato per offrire un’esperienza musicale personalizzata.

Dunque la musica potrebbe anche renderci più uniti?

La riproduzione musicale sociale è un’altra direzione interessante. Per esempio, si potrebbe consigliare musica ad un utente in base alle informazioni reperite sui social network. Questa forse è una funzione già offerta da alcuni programmi di servizi musicali, ma non è ancora stata integrata in maniera approfondita nei social network più importanti. Abbiamo fatto un altro progetto in effetti, chiamato Genius-on-the-Go, anch’esso presentato al Sensys’12, che permetteva alla gente di vedere chi stava ascoltando cosa nelle loro prossimità fisiche (ad esempio in un pullman, in un vagone della metro). Ora si possono creare ad hoc gruppi di condivisione musicale dinamica. La scoperta e la condivisione sono sempre via radio FM, dunque non c’è bisogno di scaricare la canzone sul proprio lettore.

Grazie Jacky! Il futuro della musica sembra emozionante!