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Musica

La profezia di Bowie: aveva già previsto che Kanye sarebbe stato il suo erede

Ci sono segni evidenti, disseminati lungo tutta la carriera di Bowie, che confermano il fatto che stesse preannunciando l'arrivo di Yeezus.
Ryan Bassil
London, GB

Non è una novità che la musica sia una linea preferenziale per comunicare con il divino: in questo senso alcuni dischi ci suggeriscono, nemmeno troppo velatamente, che tra di noi ci sono esseri sovrumani, profeti che anticipano il futuro. Mentre molti di noi non riescono a programmare nemmeno di portarsi il pranzo in ufficio, alcuni individui sono stati dotati di poteri sovrannaturali che li mettono sempre un passo avanti a tutti. Nostradamus ha predetto un botto di cose, dal grande incendio di Londra alla morte di Lady Diana, il prolifico scrittore del diciannovesimo secolo Morgan Robertson ha scritto un libro in cui un iceberg colpiva una nave da crociera quattordici anni prima della tragedia del Titanic, e chissà quante altre profezie esistono al mondo di cui noi siamo all'oscuro.

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Di tutti gli individui sovrumani che hanno calcato questo triste globo, l'ultimo a tornare tra le stelle del firmamento è stato il grande e compianto David Bowie. In molti si sono resi conto che Bowie non era solo un genio: era un profeta.

Guardiamo insieme questo video del 1999 in cui predice il futuro di Internet. O quella volta in cui già vide che sarebbe arrivato anche l'iPad. Si sa che il ragazzo era arrivato qui dallo spazio, e che la sua abilità di guardare dentro all'essere umano e anticiparne le evoluzioni era indubbia. Quindi non stupisce che, come Giovanni Battista, abbia predetto l'avvento del nuovo Gesù, o meglio di Yeezus, la divinità di Good Friday e Good Music.

Alcuni mistici già erano al corrente delle connessioni tra Kanye West e l'uomo delle Stelle. Soltanto che, dato che parecchi babbani non sono ancora in grado di connettersi alla loro parte spirituale e ridono persino di cose ovvie come l'oroscopo di Breszny, in pochi sono consapevoli del fatto che David Bowie avesse predetto l'ascesa del divino Kanye West. E, in un momento storico in cui persino il rapper BoB lancia anatemi contro chi non crede che la Terra sia piatta, chiaramente uno tende a confondersi tra i cialtroni e i veri profeti. Davvero siete pronti a mettere la mano sul fuoco mentre dichiarate di non credere a Bowie?

IN CHE SENSO DAVID BOWIE HA PREDETTO L'ARRIVO DEL DIVINO KANYE WEST?

La nostra storia di proporzioni bibliche inizia con un album iconico di Bowie: The Rise and Fall of Ziggy Stardust and The Spiders From Mars. In che senso? Dai, non siete ciechi, giusto? Perché se non foste in grado di vedere, non sareste qui su Internet. Ora concentratevi e riguardate bene la copertina dell'album.

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Ecco, l'avete visto anche voi. È proprio l'iniziale di Kanye e il suo cognome. Ancora scettici? Credete che il cartello fosse quello di un sarto londinese che ora non c'è più? E perché mai Bowie avrebbe dovuto posare davanti a una boutique con quell'insegna che recita "K. West"? Dai, stava cercando di dirci qualcosa. Se la copertina del futuro "ALBUM OF THE LIFE" SWISH lo ritraesse fuori da un supermercato Carrefour, penseremmo che magari quel Carrefour ha un significato particolare per lui. Ecco, quindi sicuramente anche questo gesto del divino Bowie avrà avuto un altro livello di lettura che noi umani non riuscivamo a comprendere a fondo, almeno fino ad ora.

Ma Bowie non si è limitato a lasciare un indizio su quella copertina: nella prima traccia dell'album il profeta annuncia che al mondo rimanevano "Five Years," cinque anni prima dell'apocalisse, a meno che uno "Starman" fosse arrivato sulla Terra. Kanye Omari West è nato, guarda caso, proprio cinque anni dopo l'uscita di Ziggy Stardust, anzi, appena due giorni dopo l'anniversario della data d'uscita. Coincidenze? Non credo proprio. Bowie sapeva che Kanye West sarebbe nato, perché Bowie era una specie di precog.

La storia, però, non finisce qui: se Kanye non fosse stata una divinità portata sulla Terra per resuscitare le nostre anime, per placare le nostre sofferenze con il fuoco della sua anima ultraterrena, come mai sarebbe poi apparso sulla copertina della prestigiosa rivista Rolling Stone vestito come una divinità? Mh? Qualche idea?

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Forse dovremmo dare un'occhiata alla traccia numero tre degli ultimi album di Bowie e West. Quella di Bowie è intitolata "Lazarus," in riferimento a un personaggio del Vangelo resuscitato proprio da Gesù Cristo. Quella di West si chiama "I Am a God," in riferimento al fatto ormai ovvio che Yeezus sia una divinità, cosa di cui in pochi dubitano, a questo punto.

Non siete ancora convinti del tutto? Ok, ora riguardiamo il resto dei testi dell'ultimo album di Bowie. Nella traccia d'apertura di Blackstar, Bowie racconta la storia di un leader che sta morendo, ma che sa che qualcuno sta per prendere il suo posto. "Something happened on the day he died," dice il testo. "Spirit rose a meter and stepped aside / Somebody else took his place, and bravely cried / 'I'm a blackstar, I'm a blackstar!'"

Chi è una star nera???

Kanye West lo è, eccome.

La traccia di Bowie continua specificando che la “Blackstar” non è un “gangsta”. E chi, secondo voi, non è affatto un gangster?

Kanye West non è un gangster. No e poi no. La sua presa di distanza dalla gangsta culture è uno dei motivi d'orgoglio del nostro Yeezus, come testimonia quella volta che si presentò al mondo con una polo rosa e uno zainetto, dichiarando che lui “woke up early this morning with a new state of mind / A creative way to rhyme / Without using knives and guns”. Un dio della pace, insomma. Se non vi bastassero queste prove, date un'occhiata a questi ultimi pezzi del puzzle.

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Nel singolo "Takeover" del suo socio Jay Z, Kanye aveva utilizzato un sample proveniente da "Fame, pezzo di Bowie. È il momento del "takeover" di Kanye.

E guarda un po' qui. Ecco il famoso trucco di Ziggy Stardust trapiantato sulla facciona di Kanye. Chi l'avrà mai fatto? Qualche ragazzino annoiato con Photoshop sottomano? O è forse stato il Destino?

Ok, ora dovreste avere abbastanza informazioni. Ovviamente, questa storia di proporzioni bibliche potrebbe essere ridotta ai minimi termini con una sola parolina magica: coincidenza. Ma non siete d'accordo che pensarla in questo modo è molto noioso? Non è forse molto meglio pensare ai nostri idoli come ad esseri che possiedono qualche potere magico in grado di elevarli al di sopra dello scibile umano? Adesso levatevi quella patina di indifferenza che vi ricopre il cervello e mettetevi una mano sul cuore: si può dire che Bowie non sia stato connesso a Kanye? Forse, ma forse, Kanye è davvero la figura biblica di cui la nostra generazione aveva bisogno. Forse dovrete pensarci meglio, la prossima volta che state per postare commenti cattivi riguardo al fatto che il signor West sia un coglione privo di talento, no? Aprite gli occhi, perché oltretutto quello che sta per arrivare, a quanto sembra, sarà la conferma definitiva che qui c'è in gioco qualcosa di molto più grosso della musica.

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