Siamo super fan—ai limiti dello stalking—del signor Arca, da qualche anno oramai. Lo amavamo da molto prima che svoltasse con le produzioni di "Hold My Liquor," "I'm In It," "Blood on the Leaves," e "Send It Up" su Yeezus.Da prima ancora che producesse tutte le tracce dello splendido EP2 di FKA Twigs.I bizzarri algoritmi sonori distorti del producer venezuelano, impiattati nei suoi due EP Stretch 1 e Stretch 2 risalenti al 2012 ci hanno insegnato che il ragazzo, già allora, proiettava la sua musica da una specie di finestra distopica del futuro per creare paesaggi sonori umidi, densi, oscuri, spiazzanti, scomposti e punteggiati di glitch. Non è semplice contare quanti sono i producer di oggi che devono chinare la testa di fronte ai suoi lavori di due anni fa.Come era prevedibile, la prima traccia del suo primo full-length dimostra che Arca sta ancora anni davanti a tutti. Sembra qualcosa come la colonna sonora di una festa in una nave spaziale in cui tutti stanno cadendo in un K-hole. Roba malata.Il debut album di Arca —Xen— uscirà il 3 novembre out via Mute.---