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Musica

Bernie Sanders è il vero padrino del punk

La storia del 242 Main, centro culturale creato da Sanders quand'era sindaco di Burlington, attorno al quale è cresciuta la scena punk.

Il 242 Main Street a Burlington, Vermont, in origine era la sede del dipartimento dell'acqua della città. Un edificio situato vicino al campus dell'Università del Vermont, a lato di una gioielleria, che potrebbe benissimo somigliare a una vecchia scuola, se non fosse ricoperto interamente da graffiti e se non ci fosse un cartello sulla porta che recita "Celebrating 25 Years of Art & Music." Non è un luogo riconosciuto come il vecchio CBGB di New York City, e non ha certo ottenuto la stessa popolarità nei libri di storia del punk rock come il 924 Gilman Street di Berkeley. Tuttavia, il 242 Main Street è un luogo speciale in molti sensi: a circa trent'anni dalla sua nascita, è ora il centro per giovani statunitense più longevo e, anche grazie agli aiuti governativi, ha trasformato quel vecchio edificio amministrativo in uno dei luoghi simbolo per i giovani della zona.

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La principale attrice di questa piccola rivoluzione, e una delle chiavi della fondazione del 242 Main, è Jane O'Meara Sanders, un tempo a capo del Mayor's Youth Office, poi diventata presidente del Burlington College ed ora commissario del Vermont Economic Development Authority. Il sindaco grazie al quale si è sviluppata questa realtà totalmente DIY e gestita da ragazzi, in cui hanno suonato band come Fugazi e Operation Ivy, era il marito di Jane, Bernie Sanders, che ora è Senatore del Vermont, oltre che uno dei candidati alle presidenziali del 2016 per il Partito Democratico. I Fugazi al 242 Main Street, il locale punk sovvenzionato anche da Sanders quand'era sindaco di Burlington. Foto via Fugazi Live.

Quando Bernie Sanders fu eletto sindaco di Burlington nel 1981, dopo una vittoria risicata contro un avversario difficile da battere, anche perché già al quinto mandato, diede l'incarico a O'Meara Sanders, la sua futura moglie—che al tempo utilizzava il nome da nubile Driscoll—di collaborare con le organizzazioni locali al fine di implementare i rapporti tra i giovani politicamente attivi della città e i politici che la dirigevano.

"Per prima cosa volevamo ottenere un nostro posto all'interno del Comune," mi racconta O'Meara Sanders. "Per avere più libertà di manovra. Quindi un preside del luogo ed io siamo andati al consiglio cittadino chiedendo di poter avere almeno una scrivania e un telefono in Municipio. E ce l'hanno approvato."

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Così il Mayor's Youth Office, gestito da un mix di volontari e impiegati pubblici, iniziò subito a lavorare su nuovi progetti: lanciare una trasmissione sulla TV pubblica di Burlington interamente gestita da ragazzi, inaugurare un programma di assistenza (che è ancora attivo), fare in modo che i giovani aiutassero i membri anziani della comunità e fondare un giornale, sempre gestito da ragazzi, che trattasse temi che andavano dal suicidio giovanile al budget scolastico.

Uno degli obiettivi principali di questo nuovo ufficio era creare un centro per i giovani di Burlington—i teenager del luogo avevano più volte chiesto di avere un luogo aperto a tutti in cui si potesse ascoltare e suonare musica dal vivo. Il problema era che, sotto la precedente amministrazione, era passata un'ordinanza che impediva di suonare dal vivo all'interno di immobili pubblici.

"Il primo anno abbiamo ottenuto il permesso per organizzare una battle of the bands, solo per quella volta, ed è stato incredibile," racconta O'Meara Sanders. "Centinaia di ragazzi uscivano di casa per vedere quelle band, e la cosa è andata avanti fino ad oggi."

Dopo il successo del primo evento, il Mayor's Youth Office ha fornito un auditorium ai ragazzi che volessero suonare o ascoltare musica, ma non era il luogo ideale. Presto si spostarono al 242 Main Street, l'ex ufficio dell'acqua pubblica di Burlington.

All'inizio, racconta O'Meara Sanders, il nuovo centro dovette scontrarsi con una certa dose di opposizione pubblica. "Uscivano articoli di giornale che dicevano cose come 'Non abbiamo bisogno di un centro per la gioventù nella nostra città, dovremmo solamente implementare gli aiuti alle associazioni no-profit ed ai programmi di dopo-scuola,' ma i risultati del nostro lavoro erano visibili anche all'interno del Comune: quando il Mayor's Youth Office iniziò a crescere e si spostò al piano terra del Municipio, anziché prendere le scale i ragazzi ci entravano in ufficio direttamente dalla finestra. In ogni momento della giornata c'erano un sacco di ragazzi, da noi."

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"Quando sono arrivata per la prima volta in Municipio facevo parte delle organizzazioni comunali, e prima che Bernie fosse eletto la situazione era confusa e tetra," ricorda. "Ma quando poi abbiamo ingranato, abbiamo creato un programma di arti performative con cui abbiamo messo in scena Annie e Grease, e i ragazzi provavano ogni giorno nell'auditorium municipale, vicino agli uffici in cui la gente lavorava, quindi dopo un po' chi stava lì in comune ha iniziato a rendersi conto che questi ragazzi avevano bisogno di un posto tutto loro," racconta ridendo.

Artisti e ragazzi contribuirono così a trasformare il 242 Main Street da edificio dismesso a luogo d'incontro e locale DIY in cui suonare e ascoltare un sacco di musica.

Il 242 Main ha aperto come un centro per giovani, ma alla fine del mandato di Sanders, nel 1989, era già diventato famoso come epicentro della scena punk locale—un centro significativo, dato che la polizia locale e i grandi club di altre città stavano facendo il possibile per arginare il punk. Oltretutto, nell'epoca di Reagan in cui il governo tagliava i fondi alle giurisdizioni locali, finanziare iniziative del genere con i soldi cittadini non era un atto così scontato.

Sotto la guida di Kathy Lawrence, lo spazio ospitò gruppi punk della zona come Hollywood Indians e leggende come Fugazi e Operation Ivy. Anche oggi, dà modo di esibirsi a gruppi indipendenti di ogni estrazione: per la maggior parte si tratta di piccole band, siano esse locali o in tour, ma ogni tanto vi passano anche grossi act come i Bane, storico gruppo hardcore di Boston, che ha suonato per il suo trentesimo anniversario proprio lì, lo scorso ottobre.

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"L'impatto del 242 Main sulla scena musicale di Burlington è incalcolabile," racconta Dan Bolles, music editor del settimanale alternativo del Vermont Seven Days, che ha scritto una splendida retrospettiva sul locale. "È difficile trovare un singolo musicista di quella zona che non sia salito su quel palco almeno una volta… Quel luogo è stato il trampolino di lancio per molti di noi, il posto in cui imparavamo cosa significa avere una band. Ora forse siamo troppo vecchi per un locale del genere, ma il 242 Main rimane una pietra miliare per la cultura musicale giovanile della zona."

Dopo che Sanders ha lasciato il suo incarico per concorrere al congresso, la responsabilità per il 242 Main è stata rimbalzata in giro per vari uffici prima di finire sotto alla giurisdizione del dipartimento Parks, Recreation and Waterfront di Burlington. Rimane un locale aperto a tutti e libero da droghe e continua a collaborare con le autorità locali.

"Mi dicono che ci sono state volte in cui la polizia ha tenuto sotto osservazione il 242, forse perché lì attorno gravitano parecchi ragazzini dall'aspetto decisamente punk, che attirano l'attenzione," racconta Bolles. "Ma spesso e volentieri i poliziotti si rendono conto che il 242 Main fa più bene che male. Anche perché la metà di quei ragazzini è sostanzialmente straight edge."

Quando ho domandato come mai a Burlington avessero deciso di tirar su un centro per giovani di questo genere, nonostante le ostruzioni governative e il "buon senso" che circolava all'epoca, la risposta di O'Meara Sanders è stata piuttosto chiara. "La comunità dei giovani locali ne aveva bisogno ed era disposta a prendersene cura," mi ha detto. "Nessuno ci ha mai chiesto nulla esplicitamente—ma era giusto concedere a questi ragazzi l'opportunità di fare qualcosa con le proprie mani. Dal canto nostro, ci siamo concentrati sullo sforzo di evitare che ci fossero problemi con la polizia. Per noi dare a questi ragazzi la considerazione e il rispetto che meritano, dar loro la sensazione di far parte del bene comune, era una cosa fantastica."

Ora, come forse saprete, Bernie Sanders è in corsa per le presidenziali del 2016, e la storia del 242 Main è un esempio di come funziona la politica promossa dal senatore socialista del Vermont—una manifestazione tangibile, seppur bizzarra, di come Sanders mette in pratica il proprio ideale di democrazia, che incoraggia una partecipazione radicale del popolo nella vita governativa. Con il suo lavoro a Burlington, Sanders—le cui idee politiche anti-establishment hanno spiazzato tutti e si sono fatte strada come valida alternativa alle proposte di Hillary Clinton—prova che i politici possono anche essere un alleato positivo nella vita dei cittadini. Perché è così che è stato per generazioni di giovani cresciuti a Burlington e intorno al 242 Main Street.

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