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Musica

Culture Clash Crews: Macro Beats

Conosciamo le crew che si daranno battaglia il 24 maggio. Oggi è il turno di Macro Marco, in rappresentanza di Macro Beats.

Il Red Bull Music Academy Culture Clash è una vera e propria battaglia, una sfida tra quattro crew, in rappresentanza di quattro diversi stili musicali, che si sfideranno bombardandosi di beat da quattro palchi differenti. Ne resterà una sola, con il pubblico a decidere chi vince. Durante questa settimana approfondiremo la conoscenza di tutti e quattro gli squadroni in lotta, con interviste e mixtape esclusivi in vista del 24 maggio, giorno della sfida a Milano. Oggi parliamo con Macro Beats—label che vanta membri del calibro di Mecna, Ghemon e Kiave—nella persona del fondatore e beatmaker Marco Macro.

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Raccontaci dove affondano le radici della vostra crew.

Macro Beats non è una crew, ma un'etichetta discografica, da me fondata e diretta dal 2007, che lavora nell'ambito della Black Music, fondamentalmente su musica Rap/Hip Hop e Reggae/Dancehall

Come avete iniziato a far musica insieme e cosa vi unisce?

Abbiamo la fortuna di essere tutti legati da una profonda amicizia, che sicuramente è stato il motivo scatenante per cui ci siamo trovati a lavorare insieme. Il percorso musicale di ognuno di noi è stato portato avanti con a fianco tutti gli altri e con un grande rispetto musicale reciproco. Nel momento in cui ci siamo anche ritrovati ad abitare per un periodo di tempo tutti nella stessa città, abbiamo concretizzato il nostro legame con i primi lavori discografici dell'etichetta e con la creazione della nostra crew di riferimento Blue Nox.

Cosa vi contraddistingue e come rendete riconoscibile il vostro suono?

Ogni artista ha le proprie peculiarità, quindi mi viene difficile trovare un unico "segno particolare" che possa contraddistinguerci. Credo che il miglior riconoscimento arrivi dal nostro pubblico, che vede nel nostro suono ed in noi un marchio di garanzia e di assoluta di qualità, qualsiasi sia il progetto che presentiamo. Dall'esterno, spesso e volentieri tendono a definirci "conscious", ma ho sempre creduto che sia un modo facile per sbolognare l'ennesima catalogazione della musica, come, ahimè, si è abituati a fare in Italia.

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Come si declina il vostro stile nel panorama italiano?

Anche se con tutte le difficoltà del caso, da indipendenti, mi piace pensare che siamo musicisti, che fanno musica, come tutti gli altri (in molti casi forse anche meglio degli altri) e che portano avanti il loro progetto con integrità e onestà, mettendo in gioco tutte le proprie capacità, artistiche ed imprenditoriali. Quindi forse la declinazione adatta è quella più naturale di tutte, negli scaffali dei negozi di dischi.

In che modo avete intenzione di combattere durante il Culture Clash?

Portando sul palco quella che è la nostra esperienza e tutto il nostro bagaglio musicale, avendo la capacità di improvvisare in base all'atmosfera, al pubblico che troveremo davanti a noi e alle performance dei nostri avversari. Logicamente saremo agguerritissimi…

Potete darci qualche anticipazione?

No… se non quella che, semmai qualcuno pensasse anche solo di provare a batterci, dovrà sudare più di quante camice possa mettere in borsa.

Quali sono i progetti della vostra crew per il futuro?

3 giorni dopo il Culture Clash uscirà il nuovo album di Ghemon ORCHIdee, progetto a cui stiamo lavorando da tanto tempo e di cui siamo più che contenti per il risultato ottenuto. Guardano ancora un pò più in la, in rampa di lancio per fine 2014 inizio 2015 ci sono i nuovi dischi di tutto il resto del roster, quindi di: Mecna, Kiave, Hyst & Killacat.