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Musica

We're Loud: 90s Cassette Punk Unknowns

La tua compilation punk anni Novanta preferita ce l'abbiamo noi. Mentra l'ascolti, leggi la storia del pazzo che c'è dietro. C'entrano l'eroina e Las Vegas.

Nelle parole di “Bazooka” Joe Almeida tratte dalle note di copertina su We’re Loud: 90s Cassette Punk Unknowns, Las Vegas negli anni Novanta era un posto “strabordante di bar dove poter muovere il culo e farsi sanguinare le orecchie a forza di garage punk dal vivo ogni giorno”. In bar come il Double Down Saloon passavano in tour gruppi come Cheater Slicks, Oblivians e Teengenerate, ma anche gruppi locali e coloriti personaggi del posto tenuti ben nascosti lontano dalle trappole per turisti e dai casinò sulla Strip.

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Bazooka racconta la storia di questo tizio che ha passato cento ore di fila dentro al Double Down, andandosene in giro con un fazzoletto infilato nelle narici per impedire al sangue di macchiargli la giacca. Poi è finito per sparare a qualcuno.

Questo è lo scenario in cui, alla fine degli anni Novanta, ha fatto il suo ingresso Jaime Paul Lamb, dopo un decennio passato in giro per gli Stati Uniti a spararsi qualunque droga possibile, alla ricerca di sobrietà e di gente con cui formare grezzi gruppi garage da registrare con il suo Yamaha MT50.

We’re Loud: 90s Cassette Punk Unknowns è un doppio album che contiene trentatré pezzi di puzzolentissimo punk di diciannove band diverse, tutte registrate da Jaime durante le sue gite in fattanza per posti come Costa Mesa, Phoenix, Minneapolis, Houston, Tucson e Las Vegas.

Registrate tra il ’93 e il ’99, queste canzoni di gruppi come Barf Bags, Riky and the Buttz e Lukey and the Chicken Slitz sono per la maggior parte inedite o uscite su cassette limitate a pochissime copie.

L’unica cosa che hanno in comune (a parte l’essere totalmente lo-fi e generalmente odiose) è che Jaime Paul Lamb era nel gruppo o per lo meno si è occupato della registrazione o ci ha fatto scambio di cassette.

Un po’ come la recente compilation Destroy All Art!, We’re Loud, che esce per Black Gladiator / Slovenly, getta luce su band dimenticate degli anni Novanta. Non sono molti i dischi in cui potrete ascoltare “Herpes Attack” dei Fucking Pigs.

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Abbiamo fatto due chiacchiere con Jaime Paul Lamb per scoprire qualcosa di più sulle band coinvolte.

Noisey: Non molta gente ha sentito questa roba, visto che si trattava di tirature molto limitate. Quanto limitate?
Jaime Paul Lamb: Direi che la tiratura più ampia fosse quella delle Pappy Sessions degli Heck Yeah, e si trattava solo di venticinque o trenta cassette. Credo che anche dei Winners ci fossero poche copie, come anche della cassetta dei Crawlers. Di sicuro non più di venti. Quindi direi che la risposta più breve è: “tirature estremamente limitate”.

Hai vissuto in un sacco di posti: dove hai trovato la scena punk migliore?
La maggior parte della gente non sa nemmeno cosa sia il punk, ma non voglio essere pignolo. Mi piaceva la scena punk in Connecticut quando ero un ragazzino negli anni Ottanta. A dir la verità qualcuno la chiamerebbe hardcore. Il posto più divertente era l’Anthrax Club di Norwalk dove finivo sempre per farmi seppellire nel pit facendo slam dance, c’erano tutti questi adolescenti sudati che facevano stage diving e c’erano corpi dappertutto, tutti fattissimi di Jolt Cola. Era vera energia giovane, non quelle stronzate da poser che la gente fa a quarantacinque anni.

E dove hai trovato l’eroina migliore?
Mi piaceva l’eroina di Phoenix perché era economica e forte; lì si trovano la black tar e dell’ottima coca per gli speedball. Non come quella cazzo di ero bianca che si trova all’Est. La gente dell’Ovest pensa che la vera figata sia beccare l’ero cinese o persiana o afgana - jajaja! La roba messicana è molto migliore. Ma non mi faccio di eroina o di altre droghe da diversi anni. Sono totalmente pulito. Non fumo erba né sigarette e non bevo affatto. Sono dieci anni che non mangio nemmeno la carne.

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La tua è stata una lunga lotta contro la dipendenza da sostanze. La musica ti è stata di aiuto? Pensi che senza l’eroina la tua carriera musicale avrebbe potuto darti soddisfazioni?
Non ho rimpianti. Mi sono divertito un sacco e ho tanti bei ricordi e ho viaggiato moltissimo. Non cambierei nulla. Nessuno sa cosa sono il bene o il male comunque. C’è un sacco di gente “di successo” che si spara in testa. Non sono una di quelle persone che si sono avvicinati alla musica come carriera, in ogni caso. Sono un fan. La musica è una delle mie forme d’arte preferite perché mi aiuta a capire il mondo. Come la pittura ben fatta. E non ho alcun rimpianto neanche riguardo alla roba. Fa parte del mio passato. L’unica differenza è che ora faccio una vita da cui non mi sento di dover fuggire. Mi piace l’autenticità.

Canzoni come “Coach Blake” dei Dismalt, “Johnny’s Packing a Gun”, “Community Cunt”, “Jenny Was a Christian” sono molto reali e parlano di gente reale. È questo il tipo di pezzi che preferisci?
“Coach Blake” è stata scritta da uno di nome Danny. Parlava di questo prof di ginnastica delle media che gli aveva dato un pugno in pancia. È super punk. Lukey scrisse “Johnny’s Packing a Gun” (io scrissi la musica e ci suonai quella specie di synth pianola strana), credo parlasse di questa specie di persona idealizzata super figa che lui desiderava essere.

Io scrissi “Community Cunt” riguardo a una certa tipa rockabilly che usciva con noi ed era molto disponibile. Era una tipa davvero a posto. Molto libera. Non capisco perché la gente sia così puritana sul sesso. “Jenny was a Christian” l’ha scritta Frankie Violence, ma non so se parlasse di una persona realmente esistente. La prossima volta che lo vedo glielo chiederò.

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So che è una domanda difficile, ma hai una canzone preferita su questo album?
Dico “Man in Pain” dei Pink Fingers, ma cambierò idea tra un’ora. Posso ancora vedere il cantante Kevin Foster nel mio appartamento su 32nd Street a Phoenix, con il suo microfono del supermercato. Dio mio, quel microfono! Penso che ce l’abbia ancora Danny dei Dismalt. Era il batterista dei Crawlers e il bassista originale dei Van Buren Wheels. Mi sa che questa è la compilation garage punk più incestuosa del mondo!

We’re Loud: 90s Cassette Punk Unknowns sarà disponibile da Black Gladiator / Slovenly records in settembre.

Se ti trovi a Las Vegas o in Grecia, ti converrà presenziare a uno di questi concerti di presentazione:

18 sett. @ Double Down Saloon, Las Vegas: DJ Rex Dart presenterà l’album con una performance unica da parte dei Giant Frown che comprendono Jaime Paul Lamb e membri di altre band presenti sulla compilation.

17-20 sett. We’re Loud! We’re Slovenly! festival, Atene (GR) con: The Kids (BE), New Bomb Turks (USA), Magnetix (FR), Acid Baby Jesus (GR), Useless Eaters (USA), The Oops (IT) e molti altri…