FYI.

This story is over 5 years old.

Musica

Mi sono iscritta al social network per le persone underground

Finalmente il social dei vostri sogni, quello in cui protagoniste sono le controculture! Io ovviamente ho fatto amicizia solo con due persone, di cui una l'admin.
Sonia Garcia
Milan, IT

Non ho mai avuto Netlog né Badoo, al massimo Myspace in età avanzata e Lastfm durante la senilità, quindi non so bene cosa significhi cercare amici con l'isteria e l'esibizionismo adolescenziale che in molti osano anche rimpiangere. Lastfm più che Myspace mi ha aiutato a inquadrare personaggi con potenziali interessi in comune, e benché non abbia vissuto il brivido di trarne profitto nel 2007, e dato che non sono ritardata, comprendo molto bene il potenziale socializzante di piattaforme di questo tipo. Chi non ha voglia di perdere tempo con gente che di musica non capisce un cazzo, qui è ben servito. Peccato che però sia il 2015 e non il 2007. Ci sarebbe bisogno di qualcosa di nuovo e analogo, no? No, mai, ma facciamo finta di sì.

Pubblicità

Pochi giorni fa è arrivata una mail a tutti noi della redazione, che io sul momento, naturalmente, non avevo letto. Eccola.

ISCRIVETEVI QUI

Sicuramente consci del fatto che ho molti pochi amici, zero fidanzati e nessun account Tinder, i miei premurosi colleghi mi hanno obbligata a iscrivermici, e quindi a catapultarmi nel vivo delle più grandi sottoculture che hanno caratterizzato e si sono rese protagoniste negli ultimi decenni….

Ho accettato solo perché pensavo di non firmarlo in fondo, e invece poi sono rimasta inculata perché ho concluso da sola che sarebbe stata una scelta nonsense, ma ormai avevo dato l'ok. L'iscrizione è stata più antipatica del previsto: per svariate ore non sono riuscita a loggarmi a causa del mio controverso nickname—silencio—che non veniva riconosciuto dal sistema. Ho dovuto così chiamare l'unico numero lasciato nella mail, cioè quello dell'admin, che in pochi minuti, brav'uomo, ha posto rimedio ai miei problemi. Finalmente avevo un profilo.

Una cosa che aveva tanto entusiasmato gli animi della redazione è stata vedere che al momento della registrazione, bisogna inserirsi in delle "stanze", che sono per l'appunto, le famose sottoculture del comunicato stampa.

Di fronte a un così ampio ventaglio di andergraundità ho avuto momenti di incertezza. In quali stanze inserirmi? La domanda va ben oltre la semplice iscrizione a Socialunderground, è evidente. Dopo minuti di silenzio e difficoltà, interrotti da casuali "Sonia, è ovvio che sei una gothic/batcaver" o "No sei solo dark", ho stabilito un criterio di scelta che spero faccia da esempio a tutti coloro vorranno ripetere l'esperimento.

Pubblicità

RAVER: Ultimamente ci finisco spesso.

GOTHIC/BATCAVER: Scusate se mi piacciono ancora gli Alien Sex Fiend.

B BOY-B GIRL: Si diffonde una festa, questa è la rivolta dei B Boy sotto inchiesta…

CLUBBER: Vomito per questa parola ma vado spesso anche qui.

URBAN LATIN STYLE SOUND SYSTEM: Alla fine vengo dal Sad America

DARK: Molti miei vestiti sono accidentalmente neri, ma non tutti.

PUNK: #Grrrcia.

Una volta completato il mio profilo andergraund definitivo, non ho potuto fare a meno di notare che il sito era colorato di tre colori che secondo me insieme stanno tanto bene: il rosso, il nero e il bianco. Che bello. Ma mossa dal desiderio di sapere quanti altri goth/sad americani/clubber stessero aspettando proprio me dentro Socialunderground, ho premuto su CREWS, in alto. Tutte le stanze viste prima al momento dell'iscrizione, sono apparse elencate sottoforma di rettangoli con mini descrizione, foto e numero di utenti iscritti. In media quattro a gruppo.

Cliccando su "Vai alla crew" si apre una pagina con la descrizione della sottocultura in ben tre lingue diverse: inglese, spagnolo e italiano + canzoncina rappresentativa. Quella che più mi ha colpito per completezza e complessità di linguaggio è stata quella Gothic/Batcave. E come canzone un'inaspettata "Close To Me".

Ho tagliato perché era molto lunga. Anche quella emo mi è piaciuta un sacco.

E quella straight edge pure.

Mentre sono intenta a contare i puntini dopo il "propongono", sento un pop e capisco che è la chat. L'admin di prima mi ha scritto! Intraprendiamo una profonda conversazione in cui mi vengono fatti complimenti e richieste di partnership, da me tristemente declinate.

Pubblicità

Ho anche provato a chiedere quanti iscritti ci fossero.

¯\_(ツ)_/¯

Mentre accadeva tutto ciò, incerta su come approcciarmi agli utenti iscritti alle crew e quindi ampliare la mia rete di conoscenze alternative in Italia, ho deciso di essere intraprendente e scrivere uno "ciao" politico a tutti quelli delle stanze a me affini. Ad alcuni ho scritto "Oi, ciao" o, in momenti di euforia, "ciao!", ma come tutti sanno, cacarmi è da sempre un errore, e le risposte ricevute sono state zero.

L'unico che ha continuato a voler interagire con me è stato il dolce admin, che mi ha mandato quello che deduco sia un flyer o un'immagine pubblicitaria del sito. Questa.

A quel punto ho avuto un sovraccarico di emozioni: da una parte questa immagine, dall'altra la chat che fa pop di nuovo e mi conferma che c'è una persona che ha risposto al mio ciao. Si tratta di NEGRITA, una ragazza di Roma che a quanto pare è finita lì tramite una fanzine "di moda e trend orientali" chiamata Incroyable. Estasiata dalla sua figura, non resisto e metto in pratica quella che deduco sia l'attività chiave e madre dell'intero sito: parlare di musica.

Purtroppo Negrita non ha ancora risposto, ma sono fiduciosa che lo farà appena potrà, perché mi è sembrata una persona ok. Mi piacerebbe molto continuare a parlare della mia esperienza in questo social network ma gli highlight sono finiti, e già è un traguardo, credo, essere venuti a conoscenza di Negrita, che saluto. Sono riuscita a far iscrivere il mio amico Jacopo però. È un po' vergognino e non ha voluto mettere la foto, aggiungetelo, si chiama Blueprint. E vabè aggiungete pure me che Tinder tanto non me lo farò mai, e col cazzo che divulgo il mio orribile nome di Lastfm.

Segui Sonia su Twitter—@acideyes

e su Socialunderground—silencio