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L'artista che vivrà per 3 settimane dentro i muri di una galleria

Munito di materasso, coperta, lampada e martello, l'artista cubano Alejandro Figueredo Diaz-Perera sta vivendo negli angoli più angusti di un museo per tre settimane.

L'artista cubano Alejandro Figueredo Diaz-Perera due settimane fa si è armato di materasso, cuscino, lenzuola, una lampada e un martello e si è sistemato nella sua nuova casa: gli spazi claustrofobici della West Loop Gallery presso la Chicago Art Coalition (CAC).

Per le tre settimane della durata del progetto, In the Absence of a Body, l'artista dormirà, espleterà azioni di base per l'igiene personale e mangerà assistito dalla sua compagna e collaboratrice artistica Cara Megan Lewis. La sua occupazione principale sarà quella di osservare: attraverso la grata metallica del minuscolo spazio in cui vive, l'artista vede gli altri senza però essere visto.

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Per prepararsi alla performance l'artista si è sottoposto a sessioni di meditazione con niente meno che Marina Abramović. La Chicago Art Coalition descrive la performance di Diaz-Perera come un “tentativo dell'artista di abbracciare l'atto di diventare un fantasma, un'assenza, un niente.” Questa invisibilità volontaria è una riflessione sull'assenza materiale e affettiva provata dall'artista durante la sua infanzia in un paese economicamente devastato.

Qui sotto date un'occhiata a qualche immagine di Diaz-Perera nella sua dimora:

In the Absence of a Body sarà presentata presso la West Loop Gallery della Chicago Arts Coalition fino al 26 febbraio.

Via Huffington Post