Cultura

I ricchi mi pagano per insegnargli l'educazione 'alla francese'

C'è una scuola dove americani e cinesi vanno a imparare il galateo e l’arte di vivere à la française.
Justine  Reix
Paris, FR
Giacomo Stefanini
traduzione di Giacomo Stefanini
Milan, IT
Catherine Duguet, insegnante alla École de Savoir-Vivre
Catherine Duguet insegna l'educazione alla francese. Foto per concessione dell'intervistata.

I francesi hanno sempre avuto la reputazione di essere eleganti e sofisticati. Tanto che molti ricchi (e francofoni) di tutto il mondo sono pronti a pagare profumatamente per imparare la bella vita e il galateo francesi—l’art de la table, come la chiamano loro, intendendo il modo corretto di comportarsi a tavola, dalla disposizione delle posate agli argomenti di conversazione.

In particolare per americani e cinesi, le due nazionalità che ricorrono più di tutte questo servizio, c’è molto da imparare. Ho incontrato Catherine Duguet, fondatrice della Scuola di Savoir-Vivre in Loir-et-Cher, una regione della Francia centrale, per farmi spiegare come si ‘insegna’ la classe—o la puzza sotto il naso, a seconda di come la si guarda.

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VICE: Ciao Catherine, in cosa consiste il tuo lavoro?
Catherine Duguet: Insegno la buona educazione. I miei clienti si rivolgono a me per svariate ragioni. A volte vogliono rendere più naturale la transizione in un nuovo ambiente sociale o lavorativo, oppure dare inizio a una nuova attività professionale. In certi casi cercano soltanto di arricchire la propria vita personale imparando l’arte di vivere à la française. 

Non si tratta di comportarsi in modo rigido o ampolloso, a dispetto di quel che pensa la gente. Chi conosce l’arte del savoir-vivre (le buone maniere) impara a essere attento e premuroso.

Che cosa ha reso così popolare l’arte del vivere alla francese secondo te?
La Francia è la patria della cortesia, della raffinatezza e dell’eleganza. E poi ci sono la nostra gastronomia, il vino, la haute couture, i marchi di lusso, la tradizione artigiana, l’art de la table e l’arte dell’intrattenimento degli ospiti.

Che cosa si impara alle lezioni?
Principalmente a saperci fare negli ambienti sociali e professionali. Una delle cose più complesse che insegniamo sono i saluti: chi deve presentarsi per primo? Come e perché?

Lavoriamo anche su comportamento e gesti, postura, abbigliamento e come evitare errori di gusto. Per quanto riguarda il galateo a tavola e l’arte dell’intrattenere gli ospiti, si impara come apparecchiare e il corretto uso di posate, bicchieri e tovaglioli. Anche la conversazione è materia di studio. Studiamo tic verbali, come esprimere gratitudine e quello che si può e non si può dire. Per esempio, non bisogna dire mai enchanté (piacere di conoscerti) né bon appétit (buon appetito).

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Hai molti clienti stranieri, in particolare americani. Come mai?
Spesso vogliono che li aiuti a raggiungere obiettivi professionali, o hanno una passione per l’art de la table. Per loro si tratta di imparare a sentirsi posati e a proprio agio nelle situazioni sociali e di evitare i faux pas durante un pasto di lavoro o quando sono ospiti di qualcuno.

Come se la cavano gli americani con le norme francesi?
Gli americani non amano il contatto come noi; non si baciano sulla guancia per salutarsi. Ciò detto, in realtà sono più calorosi. Rimangono particolarmente sorpresi dalla regola del quarto d’ora di cortesia, cioè che se qualcuno ti invita a casa è buona creanza arrivare con 15 minuti di ritardo. È un segno di rispetto, l’ospite potrebbe non essere pronto in tempo. Ma gli americani sono abituati ad arrivare sempre puntuali.

Inoltre, se vuoi portare dei fiori in dono, mandali la mattina o il giorno dopo. Non portarli con te la sera dell’evento. Così l’ospite non dovrà correre in giro per casa alla ricerca di un vaso e di un posto dove metterli mentre deve anche intrattenere degli ospiti. Gli americani hanno anche qualche problema a seguire la regola dei “polsi sul tavolo”—e niente mani sulle ginocchia! Ma adorano imparare l’art de la table.

Hai anche clienti francesi, da dove vengono?
Da ovunque, a dir la verità. Ho clienti di ogni età, classe sociale e professione. Vengono anche molti lavoratori domestici e persone del settore turistico.

Secondo te cosa possono aggiungere queste regole alla vita di tutti i giorni?
All’inizio l’educazione alla francese può sembrare un ostacolo, ma in realtà è una porta. In ogni stadio della vita, veniamo giudicati sulla base del nostro comportamento. È il fondamento della reputazione e della credibilità. Le buone maniere possono aiutare a espandere la propria cerchia, a farsi notare rispetto ai concorrenti, a esprimere la propria personalità al meglio e ad accrescere l’autostima.

Cosa ti ha portato a intraprendere questa carriera?
Per molti anni ho gestito grandi proprietà; mi occupavo di progettare eventi e ricevimenti per ufficiali governativi. Addestravo e supervisionavo lo staff che era incaricato di preparare le suite e i tavoli. Il mio lavoro era insegnare loro l’art de la table e le buone maniere, quali gesti e parole erano appropriati nelle diverse situazioni. 

Puoi darci altre basi del galateo da tavola francese?
Se sei ospite, aspetta che sia la padrona di casa a sedersi prima di te. Assicurati di alzare la sedia in modo da non produrre suoni fastidiosi. Non iniziare a mangiare finché non sono stati serviti tutti gli ospiti. Presta attenzione agli altri e cura la conversazione sia con la persona interessante alla tua destra che con la persona noiosa a sinistra. Ma soprattutto, evita argomenti sensibili come soldi, religione e politica—e spegni il telefono!