LOVE IS IN THE...

Dieci persone parlano delle convinzioni più sbagliate che avevano sul sesso da adolescenti

Orgasmi, durata, penetrazione: crescendo si hanno un sacco di stereotipi sul sesso. Eccone alcuni.
Vincenzo Ligresti
Milan, IT
Juta
illustrazioni di Juta
stereotipi sesso

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Un’educazione sessuale demandata troppo spesso al porno, la poca abitudine a comunicare e i quintali di stereotipi con cui conviviamo come società rappresentano la combinazione perfetta per un’adolescenza fatta di convinzioni ‘errate’ sul sesso. Ne abbiamo raccolta qualcuna (se cercate quelle su MST e contraccezione, altro ambito su cui c’è da lavorare molto a livello di sensibilizzazione, qui abbiamo scritto qualcosa).

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STEREOTIPO #1: I RAGAZZI VOGLIONO SEMPRE FARE SESSO

“Durante l’adolescenza ero convinta che il cliché secondo cui un ragazzo deve essere sempre arrapato—il classico ‘gli uomini hanno in testa una cosa sola’—fosse una verità scritta nella pietra. 

Io però avevo un fidanzatino con la libido sotto le scarpe—per motivi psicologici, ho scoperto poi—e ne soffrivo tantissimo. Pensavo che se non mi saltava addosso era perché io non ero abbastanza sexy o perché lui pensava ad altre. Ogni volta che mi respingeva piangevo o mi incazzavo. Una reazione legittima, ovviamente, ma con il senno di poi ho capito, appunto, che partiva tutto da un pregiudizio.”—Eleonora, 26 anni

“Pensavo che l'uomo dovesse essere una sorta di macchina del sesso: sempre e comunque disponibile, in qualsiasi momento, situazione e stato d'animo. Si tratta di un messaggio che per decenni è stato veicolato praticamente da ogni aspetto della società, incluse la cultura pop e l’intrattenimento (film, televisione, pubblicità, sport).

Ho impiegato anni—e anni di relazioni—prima di capire che non dovevo essere per forza così. Sono una persona, non un robot.”—Daniele, 34 anni

STEREOTIPO #2: SE SEI DONNA E NON HAI UN ORGASMO CON LA PENETRAZIONE, È UN PROBLEMA

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“Un grande classico, veicolato anche dal porno e dal ‘sentire comune’: l’orgasmo lo raggiungi con la penetrazione, altrimenti sei ‘frigida’, o ‘incapace’ o ‘non ti piacciono gli uomini’.

Quando ero una ragazzina, ed ero agli inizi dell’esplorazione sessuale, ho pensato a lungo di avere dei problemi, perché non potevo avere orgasmi senza la stimolazione del clitoride. Poi ho capito che era perfettamente normale—e che l’orientamento non conta, dato che sono bisessuale.”—Antonella, 30 anni

STEREOTIPO #3: “IL PACCO” DICE TUTTO DEL PENE IN EREZIONE

“Finché non lo sai, non è facile capire che la dimensione di un pene ‘da moscio’ non è l’indicatore di quanto possa esser lungo da turgido. Ho frequentato una scuola a prevalenza maschile, e lì ho vissuto alla grande tutta l’ossessione per le dimensioni fatta di gare, battute e occhiate negli spogliatoi. 

La natura però supera sempre la nostra immaginazione, e ci dà i peni ‘shower’, quelli che sono ben visibili ma crescono di poco in fase di erezione; e i ‘grower’, che mostrano tutto solo a tempo debito. Come l’ho scoperto? Provandone un po’. Ma, per l’appunto, mai giudicare dalle apparenze.”—Giuseppe, 28 anni

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STEREOTIPO #4: SESSO = PENETRAZIONE

“Cosa vuol dire ‘fare sesso’? Per un sacco di tempo ho pensato significasse solo ‘penetrazione’. Quello che viene prima sono ‘preliminari’, quello che viene dopo… be’ no scusa, succede qualcosa dopo la penetrazione?! E se non hai ‘niente’ con cui penetrare? Ah, boh.

Ecco, scemenze.

Crescendo—e conoscendo o facendo esperienze con persone con storie, corpi, orientamenti e generi diversi—ho capito che la penetrazione è solo una minuscola parte del tutto, che non deve esserci necessariamente. Prima lo capiamo, prima avremo un’idea della sessualità più inclusiva, che non ci crea inutili ansie, che non ha gerarchie e che si lascia alle spalle i ‘ruoli’ (perché quelli si possono scambiare).”—Raissa, 31 anni

STEREOTIPO #5: IDENTITÀ DI GENERE = ORIENTAMENTO

“Questa non è una mia convinzione, ma parlo per gli altri: il fatto che faceste o voleste fare cose con me, una ragazza trans, non vi rendeva gay. Certi non l’hanno capito ancora adesso, quindi mi sento di lasciare questo messaggio. L’identità di genere non implica un orientamento.”—Ema, 28 anni

STEREOTIPO #6: PER FARE SESSO SERVE AMORE—E IL CONTRARIO

“Tutti i miei amici riuscivano a fare sesso con partner diverse, e avevano sempre qualcosa da raccontare. Questo anni fa mi faceva sentire profondamente sbagliato: non riuscivo ad andare oltre, pur avendone la possibilità, se una ragazza non mi coinvolgeva davvero. 

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Ormai ho una relazione stabile da anni, e alcuni di quegli stessi amici ultimamente mi hanno detto ‘in ogni caso hai scopato meglio e più tu, che noi.’ Non so se sia vero, ma ora so che ognuno è libero di sperimentare il sesso con chi vuole, e che non tutti riescono a farlo senza un certo tasso di amore—come nel mio caso. E mi va bene così.”—Marco, 31 anni

STEREOTIPO #7: IL SESSO TRA PENI È LIMITATO

“Pensavo che la varietà di posizioni nel sesso penetrativo gay fosse limitata per questioni logistiche, e a dire il vero ci ho creduto un po’ oltre l’adolescenza—o meglio, ho semplicemente continuato a darlo per scontato. 

La cosa divertente è che ho capito che il limite era mio quando, imbattutami in una scena di sesso tra due uomini in un libro—in cui l’autore diceva qualcosa sul guardarsi negli occhi—sono andata a bullarmi dall’amico che me l’aveva prestato dicendo “ma come è tradotto?!” Ricordo ancora le sue occhiate al cielo mentre gli spiegavo perché. Quindi: imparatelo dai libri, imparatelo da cosa volete (magari, ecco, non fidatevi troppo del porno), ma sappiate che non è perché sembra strano a voi che non si può fare.”—Federica, 25 anni

STEREOTIPO #8: SE SEI UNA RAGAZZA NON PUOI AVERE ‘TROPPA’ VOGLIA DI FARE SESSO

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“Se potessi parlare con la me ragazza, le direi che tutta quella voglia che ha di fare sesso non deve farla sentire in colpa. Che l’anale, i sex toy o l’avere certe fantasie non fanno di lei una ‘sbagliata’ o una ‘poco di buono’. Ovviamente vale anche il contrario: ci sta non avere tutta questa voglia, come ci sta vivere entrambe le fasi in momenti diversi.”—Joanna, 22 anni

STEREOTIPO #9: IL BUON SESSO È DATO SOLO DA PERFORMANCE E DURATA

“Quando ho iniziato a fare sesso, ho comprato una crema anestetizzante da applicare sul glande per ritardare il più possibile l’orgasmo. Me la mettevo in bagno, di nascosto, e poi dopo non sentivo niente. Una volta però ho esagerato, e ne ho messa talmente tanta da perdere completamente la sensibilità. Nonostante provassi ad avere un’erezione, non riuscivo, e quindi ho dovuto confessare.

È stata la prima volta che ho parlato onestamente di sesso. Ho letto da qualche parte che la media di un rapporto penetrativo sia di 4-5 minuti, in un range temporale che oscilla tra i 33 secondi e 44 minuti. Ma è proprio quando smetti di pensarci che inaspettatamente qualcuno ti chiederà ‘Dai, vuoi venire? Sennò arriviamo in ritardo’.”—Lorenzo, 24 anni

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