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Asia Argento ha pagato 380mila dollari a un attore che la accusava di molestie

Jimmy Bennett aveva 17 anni quando l'attrice l'avrebbe aggredito sessualmente, secondo i documenti pervenuti al New York Times.
Foto di Georges Biard via Wikimedia Commons. 

Ieri sul New York Times è uscita la ricostruzione di una vicenda che coinvolgerebbe Asia Argento—una delle attrici più attive sul fronte della denuncia delle molestie sessuali nell'ambiente hollywoodiano—e l'attore e musicista 22enne Jimmy Bennett. Secondo alcuni documenti inviati in forma anonima alla redazione del quotidiano poi messi a confronto con testimonianze e altre fonti, nei mesi successivi allo scoppio del caso Weinstein Bennett e Argento avrebbero patteggiato un indennizzo per le molestie perpetrate da quest'ultima sull'attore allora 17enne.

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I documenti giunti al NYT sarebbero le carte legali scambiate tra gli avvocati dei due attori, Gordon K. Sattro per Bennett e Carrie Goldberg per Argento, nelle quali si definisce e formalizza, ad aprile di quest'anno, un accordo da 380mila dollari per i danni causati a Bennett da un'aggressione sessuale di Argento.

Ma andiamo con ordine. I due si sono conosciuti nel 2004 sul set di Ingannevole è il cuore più di ogni cosa, film diretto da Asia Argento che vi interpretava anche una madre che si prostituisce ed espone il figlio—interpretato da tre diversi attori tra cui Jimmy Bennett, 7enne al tempo delle riprese—ad abusi e violenze. In seguito al film i due attori si sono tenuti in contatto, e secondo quanto dichiarato da Bennett stesso nei documenti analizzati dal New York Times il rapporto tra di loro era "un rapporto madre-figlio".

La violenza sarebbe avvenuta in un albergo di Marina del Rey, in California, il 9 maggio del 2013, ovvero quando Jimmy Bennett aveva 17 anni. L'età del consenso in California è 18 anni. Bennett, che soffre di un problema alla vista che gli impedisce di guidare, sarebbe stato accompagnato da un parente all'incontro. Una volta insieme, Argento, che all'epoca aveva 37 anni, gli avrebbe fatto bere alcolici, poi l'avrebbe spogliato, e gli avrebbe praticato del sesso orale prima di passare a un rapporto penetrativo. In seguito, avrebbe scattato delle foto di loro due insieme. In una di queste immagini, che il New York Times ha potuto vedere, i due sono sdraiati a letto insieme.

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L'incontro è testimoniato anche da due foto comparse sull'Instagram di Argento quel giorno stesso, accompagnate dalle didascalie "Sto aspettando con ansia il mio figlio perduto il mio amore @jimmymbennett #marinadelrey fumando sigarette come non ci fosse un domani" prima, a cui Bennett aveva risposto "ci sono quasi :)" e in seguito, "Giorno più felice della mia vita reunion con @jimmymbennett xox. Jimmy sarà nel mio prossimo film, è un fatto, preparati jack".

Secondo la lettera con cui l'avvocato Sattro dichiarava la volontà del proprio cliente di citare in giudizio Argento, in seguito a quell'incontro Bennett si è sentito "estremamente confuso, mortificato e disgustato." L'attore attribuisce al trauma dell'aggressione le successive difficoltà della sua carriera, che fino a quel momento aveva fruttato 2,7 milioni di dollari in cinque anni ma ne frutterà solo 60mila all'anno nei successivi. Di qui la stima della richiesta iniziale avanzata ad Argento: 3,5 milioni di dollari per danni emotivi, ingaggi persi, aggressione sessuale. Bennett avrebbe deciso di intraprendere la via legale nei mesi successivi allo scoppio del caso Weinstein, in cui proprio Argento è stata ed è in prima linea: "I ricordi di quel giorno sono tornati a galla di recente quando la signora Argento è scesa in campo come una delle numerose vittime di Harvey Weinstein," scrive Sattro nel primo documento.

Ad aprile è stato siglato l'accordo definitivo tra le parti per 380mila dollari [330mila euro circa]. Nel confermare il pagamento alla sua assistita, Goldberg descrive la somma come "un aiuto" a Bennett. Secondo la legge californiana, un accordo di questo tipo non può essere sottoposto a una clausola di segretezza, che comunque Argento non sembra dai documenti interessata ad apporre. Tuttavia, Bennett non potrà fare causa o chiedere altri soldi ad Argento, che ha ottenuto che le fossero trasferiti i diritti dei selfie scattati quel giorno.

Nonostante le richieste del New York Times, nessuna delle parti in causa ha finora voluto commentare l'accaduto—l'unico commento è venuto dall'avvocato di Bennett, che in una email al NYT ha dichiarato che il suo cliente "continuerà a fare quello che ha fatto negli ultimi mesi e anni, concentrarsi sulla musica."