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Tecnologia

L'islandese che ha rubato 600 server di Bitcoin ed è scappato col bottino

Sullo stesso aereo del suo Primo Ministro, tra l'altro.

Cosa non fareste per un Bitcoin? Ci sono persone che vanno in rovina acquistando attrezzatura per minare, altri vanno oltre: nel marzo scorso, infatti, la polizia islandese ha scoperto che dei criminali avevano rubato 600 server utilizzati per minare Bitcoin da dei data center risalenti almeno ai mesi di dicembre e gennaio scorsi. Oggi, l'uomo sospettato di aver organizzato il furto, Sindri Thor Stefansson, è in fuga dopo essere evaso di prigione.

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Sindri Thor Stefansson faceva parte delle 22 persone arrestate nell'ambito di quest'inchiesta. Secondo The Guardian sarebbe evaso dalla prigione di Sogn, nel sud-est dell'Islanda, martedì scorso. Avrebbe poi preso un aereo per la Svezia che trasportava anche il primo ministro islandese Katrín Jakobsdóttir. Le autorità hanno dichiarato che il paese non aveva mai conosciuto un furto così grave: il valore totale dei server si avvicina a 1,5 milioni di euro.

Sembra che la fuga di Sindri Thor Stefansson non avesse niente di spettacolare. L'uomo era in una prigione di bassa sicurezza, con comodo accesso a internet. Stefansson, che era stato incarcerato da febbraio scorso, era stato trasferito a Sogn undici giorni dopo ed era scappato passando per la finestra. Gunnar Schram, il capo della polizia islandese, ha affermato di aver agito insieme a un complice.

Alcune immagini della telecamera di sorveglianza dell'aeroporto internazionale di Keflavík hanno permesso di identificarlo. Contro di lui, è stato emesso un mandato d'arresto internazionale. La polizia svedese ha indicato che non ha avuto luogo nessun arresto nel paese.

I furti di cui viene accusato Stefansson sono stati commessi in uno dei data center ai quattro angoli dell'Islanda: a Reykjanesbær, vicino all'aeroporto di Reykjavik e a Borgarnes, sulla cosa ovest del paese. I server sono ancora mancanti, e i loro proprietari hanno promesso una ricompensa di 50.000 euro a chiunque aiuti la polizia a ritrovarli.

Grazie al suo clima freddo e ai costi contenuti della corrente elettrica, l'Islanda è diventata il paese preferito dei miner di criptovalute — cosa che i criminali non hanno mai dimenticato di sottolineare. Speriamo che degli sceneggiatori hollywoodiani ci leggano. Il prossimo Ocean's è alle porte, ne siamo sicuri.

Questo articolo è stato pubblicato su Motherboard FR.