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Musica

Abbiamo rischiato di non ascoltare mai Tha Carter V di Lil Wayne

Il nuovo album di Lil Wayne ha una storia lunga sei anni piena di ritardi, cause, sparatorie, dissing e minacce.
Uno screenshot dal video di "Coco" di Lil Wayne.

Nel 2014 Lil Wayne, con l'umiltà che lo ha sempre contraddistinto, annunciò che il suo nuovo album Tha Carter V sarebbe stato il suo ultimo. "Per farmi fare un altro disco solista dopo questo mi ci vorrebbero 25, 35 milioni di dollari", dichiarò a MTV. Era dal 2008, e quindi dall'uscita di Tha Carter III, che Wayne si era affermato come una delle voci più autorevoli e innovative della scena rap americana a forza di flow assurdi intristi di versolini e autotune. Nel frattempo aveva lanciato le carriere di Drake e Nicki Minaj, entrambi pubblicati dalla sua Young Money Records, sotto-etichetta della Cash Money di Birdman, o Baby, suo compagno d'affari da lungo tempo.

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Date queste premesse era difficile prevedere il destino che Tha Carter V ha poi avuto. La storia della musica è piena di grandi album annunciati, rimandati, svaniti nell'etere (l'esordio di Jay Electronica, quello di Jai Paul, Detox di Dr. Dre) o comparsi oltre il tempo massimo, quando ormai nessuno più li aspettava veramente (Chinese Democracy dei Guns'n'Roses). Stando a quanto ha dichiarato Wayne, Tha Carter V uscirà domani, venerdì 28 settembre. Ma per arrivare qua ci sono voluti sei anni di ritardi, sparatorie, minacce e dissing vari.

Tutto è cominciato nel 2012, quando Wayne dichiara che Tha Carter V sarebbe "molto probabilmente" uscito l'anno successivo. E invece nulla per tutto il 2013 se non una serie di mixtape dalla qualità altalenante. A febbraio 2014 Drake una nuova data d'uscita, il 5 maggio, ma neanche un mese dopo l'uscita dell'album viene sospesa. Ad agosto arriva la copertina e una nuova data d'uscita, a ottobre, ma il giorno designato tutto viene rimandato ancora una volta. Wayne aggiunge inoltre che l'album è diventato un doppio LP.

In tutto questo Wayne continua a pubblicare estratti dall'album ("Believe Me", "D'usse", "Krazy", "Side Bitch", "Gotti") e ad apparire sulle tracce di altri rapper. Diverse persone, tra cui DJ Mustard, Mike Will Made-It e Soulja Boy, annunciano di avere lavorato al progetto. Ma dell'album non c'è traccia.

A dicembre 2014, Wayne pubblica una serie di tweet piuttosto disperati: "Sono un prigioniero e lo è anche la mia creatività. Ancora una volta, mi dispiace davvero e non vi biasimo se non ne potete più di aspettare me e questo album. Ma vi ringrazio". Che cosa era successo? Lo scopriamo a gennaio 2015, quando Wayne fa causa a Birdman e a Cash Money Records, accusandoli di stare impedendo l'uscita di Tha Carter V e chiedendo un indennizzo di 51 milioni di dollari.

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Come se una causa non fosse abbastanza, ad aprile 2015 l'erede designato al trono di Wayne si mette in mezzo alla questione. Young Thug, protetto di Birdman, annuncia che intitolerà il suo prossimo album Carter VI. Dopo aver ricevuto delle minacce legali da parte dell'entourage di Wayne decide di cambiare titolo in Barter 6: tutto a posto? No, perché due settimane qualcuno spara dei colpi d'arma da fuoco al tour bus di Wayne. Nessuno si fa male ma uno dei manager di Young Thug viene arrestato per la sparatoria. Thug e Birdman vengono indagati, ma non condannati.

E così arriviamo a luglio 2015, quando Wayne pubblica su Tidal un nuovo mixtape intitolato FWA, il "Free Weezy Album", in cui dissa Cash Money e Birdman. Risultato? Birdman fa causa a Tidal per 50 milioni di dollari, sostenendo di avere l'esclusiva sulla musica di Wayne e accusando il servizio di streaming fondato da Jay-Z di stare tentando di "salvarsi in modo disperato e illegale". Ma solo dieci giorni dopo Birdman decide di sciogliere il ghiaccio e afferma che "in fondo, è come suo figlio". A marzo 2016 si scopre che la causa contro Tidal è nulla in quanto non è stata intentata in maniera legalmente corretta.

Una vecchia foto di Birdman e Lil Wayne.

Dopo qualche mese di distensione, in cui Wayne pubblica altri mixtape e Birdman riafferma la loro fratellanza ritrovata, una nuova inversione di marcia. "Mi sento indifeso e mentalmente sconfitto. Vi sono grato e me ne vado con eleganza. Voglio bene ai miei fan ma per me è finita", twitta Lil Wayne. A dicembre 2016, un altro colpo di scena: l'imprenditore Martin Shkreli, "l'uomo più odiato d'America" per aver alzato del 5000% il prezzo di un farmaco, sostiene di aver acquistato Tha Carter V, proprio come aveva fatto con Once Upon A Time In Shaolin del Wu-Tang Clan.

Per sostanziare le sue affermazioni, a maggio 2017 Shkreli pubblica due estratti dall'album, tra cui uno assieme a Kendrick Lamar. Nel frattempo la causa tra Wayne e Cash Money continua, tra dissing e accuse varie: escono vari progetti e mixtape paralleli e a luglio il team legale di Wayne riformula le sue accuse chiedendo a Cash Money 40 milioni di dollari, la liquidazione dei loro asset finanziari e la possibilità di pubblicare Tha Carter V autonomamente. A dicembre 2017 una corte federale conferma che Shkreli possiede una copia dell'album e la inserisce in una serie di beni che gli potranno venire confiscati all'interno del processo per frode che sta sostenendo.

A marzo 2018 Shkreli viene condannato a sette anni di prigione e a ripagare circa 7 milioni e mezzo di dollari allo stato, ma fa ricorso. A giugno, finalmente, la causa tra Wayne e Cash Money viene risolta consensualmente: Tha Carter V può essere pubblicato. Ad agosto Birdman si scusa ufficialmente con Wayne, che è adesso l'unico proprietario di Young Money. Da cui l'annuncio definitivo, arrivato ieri: l'album uscirà venerdì, il giorno dopo il suo compleanno. Sarà un bellissimo regalo, sia per noi che per lui. Non ci resta che ascoltarlo, sperando che questi anni di attesa abbiano avuto un senso.

Elia è su Instagram.

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