Foto dei botti illegali di Napoli
Tutte le foto di Claudio Menna.

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Foto dei botti illegali di Napoli

Una rassegna dei botti illegali più diffusi a Napoli la notte di Capodanno.

In vista del Capodanno, quest'anno a Napoli ci sono molti più controlli per quanto riguarda i botti illegali, prodotti in fabbriche artigianali e venduti su bancarelle che spuntano come funghi a fine dicembre in posti come Forcella o il Rione Sanità. Nelle zone più controllate si vendono in cantine e sottoscala di palazzi, mentre altrove è tutto alla luce del sole. Sotto Natale è difficile trovarli, e costano, ma man mano che si avvicina il Capodanno il prezzo scende perché i produttori devono liberarsi della merce invenduta.

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Al compratore queste bancarelle si presentano come dei posti che vendono un po' di tutto, botti legali e illegali, insieme a fuochi pseudo-legali—ossia, che non contengono più materiale esplosivo di quanto prescriva la legge ma che non solo regolamentari perché prodotti senza i necessari permessi, o perché non sono venduti in confezioni a norma.

Nonostante sia comprarli che detenerli sia illegale, e usarli sia anche pericoloso, sono molto diffusi a Napoli—non solo nelle zone popolari, ma ovunque, da Secondigliano a Posillipo. C'è tutta una cultura legata al farsi vedere, al fare a gara a chi spara il botto più forte.

In alcuni casi si tratta di vere e proprie bombe, con nomi bizzarri che cambiano di anno in anno a seconda delle cronache e di ciò che stuzzica di più l'immaginario popolare—il "pallone di Maradona," la "bomba Bin Laden" e il recentissimo "Kim 'o coreano." Sono anche trovate di marketing per attirare clienti, perché i giovani che per tutto l'anno hanno sentito parlare del dittatore nordcoreano fino a sviluppare una curiosità nei suoi confronti (perché è uno che comanda e perché ha la bomba atomica) la notte di Capodanno faranno saltare un botto in suo onore.

Gli utilizzatori finali della maggior parte di questi botti non sono persone qualunque, e neanche giovani di quartieri disagiati. Spesso sono delinquenti di quartiere o affiliati a qualche famiglia criminale che la notte di Capodanno competono con le altre famiglie e le altre zone a chi fa esplodere la bomba più grossa. Gli stessi video di grosse esplosioni di botti di Capodanno a Napoli—come questo, ad esempio—nella maggior parte dei casi sono prove di forza di un quartiere sugli altri, oppure vengono caricati proprio da gente del giro per fare pubblicità ai propri prodotti.

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Il fotografo Claudio Menna è riuscito a fotografarne qualcuno, e qui sotto li trovate accoppiati alle loro caratteristiche.

Nome: Minicicciole
Contenuto: 0,6 grammi di materiale esplosivo.
Segni particolari: Sono praticamente uguali al loro equivalente legale, solo che invece che essere prodotti in una fabbrica con tutte le autorizzazioni necessarie vengono prodotti in modo artigianale nelle fabbriche illegali di botti di Napoli.

Nome: Magnum
Contenuto: 7 grammi di materiale esplosivo.
Segni particolari: Anche in questo caso a essere illegale non è tanto il contenuto di polvere da sparo quanto le modalità di realizzazione. È uno dei botti più usati a Napoli a Capodanno.

Nome: Cobra 11
Contenuto: 76 grammi di materiale esplosivo.
Segni particolari: Una versione potenziata del Rambo, contiene tre volte la quantità di polvere da sparo prevista dalla legge.

Nome: Rambo
Contenuto: 54 grammi di materiale esplosivo.
Segni particolari: Potrebbe essere definito l'equivalente pseudo-legale del Cobra 11, visto che la confezione contiene una didascalia con le specifiche di utilizzo e di sicurezza.

Nome: Mezza botta
Contenuto: 34 grammi di materiale esplosivo.
Segni particolari: Anche detto "tracco", può contenere dai 7 ai 45 grammi di materiale esplodente. La parte in cartone contiene dei piccoli botti che esplodono a distanza di circa due secondi l'uno dall'altro. Finiti quelli, esplode il botto vero e proprio. Nella foto ce ne sono due.

Nome: Cipolla
Contenuto: 137 grammi di materiale esplosivo.
Segni particolari: Praticamente una piccola bomba, è il più potente dei botti fotografati e uno dei più diffusi a Napoli. È in grado di mandare in pezzi finestrini e parabrezza di una macchina anche esplodendo a cinque o più metri di distanza.

Per vedere altre foto di Claudio, vai sul suo sito.