anniversari

'Relapse' di Eminem compie dieci anni e dovremmo celebrarlo

Come tanti grandi album 'Relapse' non è stato capito alla sua uscita, nonostante fosse il disco più violento e scioccante della carriera di Eminem.
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Screenshot via YouTube

Il rap di Eminem è sempre stato auto-analisi. Quando era un ragazzino metteva in rima la merda della sua vita passata, infuriato; oggi affida ai beat le paranoie che il suo cervello genera, preoccupato dagli anni che avanzano e da come il mondo lo percepisce. Il passaggio tra queste due modalità espressive non è stato netto, ma c'è un pezzo che sembra aver segnato una svolta nella voce artistica di Em: "Not Afraid", pubblicata nel 2010 su Recovery.

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Come fa notare HipHopDX, su quel pezzo Eminem si scusava con i fan per la scarsa qualità del suo lavoro precedente, Relapse: "Questa è per i fan, non vi deluderò mai più / Sono tornato, e prometto di non tradire mai 'sta promessa / A proposito, devo essere onesto, Relapse non era questa gran cosa". Dopo anni passati a raccontare di smembramenti, violenze, morti e psicosi sociali intrecciandoli alla sua vicenda personale, Eminem aveva cominciato a concentrarsi solo su sé stesso e la sua eredità.

Bene, oggi quel disco che non era "questa gran cosa" compie dieci anni e quel disco, nonostante quello che dice Eminem, aveva un valore. Encore, pubblicato nel 2004, fu il primo mezzo passo falso della sua carriera: andò benissimo a livello di vendite e partorì hit del calibro di "Like Toy Soldiers" e "Mockingbird" ma ebbe un peso fortissimo sulle spalle del suo autore. Dopo la sua pubblicazione Em venne infatti colpito da un durissimo blocco dello scrittore e sviluppò una dipendenza da sonniferi. Per uscirne gli ci vollero cinque anni.

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La copertina di Relapse di Eminem, cliccaci sopra per ascoltarlo su Spotify.

Relapse significa letteralmente "ricaduta"—nel buio della dipendenza, nel marcio dell'anima. Dopo un disco relativamente "normale" come Encore, Marshall Mathers lasciò di nuovo spazio allo Slim Shady, il suo alter ego fuori di testa che non si faceva problemi, per esempio, a rappare cose del genere:

Sono nato con un cazzo nel cervello, sì, sono pazzo
Il mio patrigno mi diceva che a letto facevo schifo
Finché una sera non si è infilato sotto le lenzuola e mi ha detto
"Andiamo sul retro, voglio che mi succhi il cazzo nel capanno degli attrezzi.
Ma non possiamo giocare con un orsacchiotto?
"Dopo che ti avrò scopato nel culo e mi avrai fatto un pompino
Sborrerò e mi riposerò", e il giorno dopo mia madre diceva
"Non so che cazzo ha 'sto ragazzino,
'Sto bastardo manco mangia la roba che gli diamo.
Si è impiccato in camera sua, è morto!"

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È con queste parole che si apre "Insane", un pezzo in cui Eminem parla di stupri e suicidi con una naturalezza agghiacciante. Ed è questo il valore di Relapse: è l'ultimo disco in cui Eminem ha scritto le cose più malate che gli venivano in testa, creando così un'opera che genera un misto di disgusto e fascino—come certi di film di Lars Von Trier, certi dipinti di Schiele.

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Eminem, fotografia via VICE

Prendiamo per esempio "Same Song & Dance", un pezzo dal beat che è pura malinconia, è scritto dalla prospettiva di un rapper violento che pesta la sua donna. Nella seconda strofa, il protagonista immagina di uccidere Lindsay Lohan: si infatua di lei quando le vede il culo, si innamora quando capisce che anche lei ha bisogno di andare in rehab come lui ed è lì che la uccide. Nella terza strofa, invece, tocca a Britney Spears. Il narratore impazzisce per lei, sogna di mandarle un orecchio come Van Gogh e si infila nella sua villa di notte, dove le stacca la pelle per farsi una maschera.

Tutto questo fa schifo, ma uno di quegli schifi consci di esserlo - come quello di Ketama126 o del vecchio Fabri Fibra, per intenderci—ed è contornato da una buona quantità di narrazione personale, così da non risultare una semplice e debole provocazione. Il pezzo più adatto per cogliere questo lato di Relapse è "Deja-Vu", più un autoscatto impietoso della dipendenza di Eminem che una semplice canzone. Nel flusso della narrazione compare anche la figlia Hailie, che chiede a mamma perché papà "è strano", lo spaventa, mangia cibo spazzatura e si addormenta in macchina alle tre del mattino.

I punti più deboli del disco sono quelli in cui Eminem mette da parte l'introspezione: "Must Be The Ganja" e "Crack A Bottle" con Dr. Dre e 50 Cent sono banger da finestrino abbassato che spezzano la tensione del disco, piccole distrazioni all'interno di uno stato di equilibrio precario. Sentire 50 che rappa di tipe e champagne poco dopo che Eminem ha descritto il terrore che prova a prendere in mano una bottiglia di birra, terrificato dalla possibilità di cadere nell'alcolismo, è straniante a dir poco.

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Screenshot dal video di "3am" di Eminem, cliccaci sopra per guardarlo su YouTube.

Relapse aveva una bonus track intitolata "Careful What You Wish For", un pezzo in cui Eminem si rendeva conto per la prima volta di quanto ciò che aveva sempre sognato era diventato una gabbia di dolore: "Stai attento a ciò che desideri, perché potresti ottenerlo / E poi rischi di non sapere cosa farci", diceva nel ritornello. Dopo aver buttato fuori tutto il blob purulento che aveva marcito nel suo cervello negli anni di stop dopo Encore, Marshall Mathers si sentiva finalmente lucido. Non gli piaceva affatto quello che i suoi occhi ora vedevano quando si guardavano allo specchio: un uomo stanco, drogato, orgoglioso del proprio status ma conscio della sua fragilità. Ma sapeva anche che non aveva senso piangersi addosso.

Oggi Eminem è una versione più vecchia e stanca di quella stessa persona. Continua a rappare come ha sempre fatto, conscio della sua importanza per la storia della musica e protetto da orde di fan adoranti, ma è sempre sospeso tra paranoia, condivisione e ambizione. Scrive dischi che vengono criticati e poi, mosso dalla furia emotiva che ha sempre alimentato la sua creatività, ne butta fuori altri in cui sputa fuori il suo livore nei confronti dei critici. E quindi rischia di non fare più dischi come Relapse, fantasie nere create per sé stesso, pagine di diario che rivelano il loro valore solo quando cominciano a ingiallire. Elia è su Instagram. Segui Noisey su Instagram e Facebook.