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A decenni dalla fine della serie, Xena è più iconica che mai

Ci sono molte ragioni per cui "Xena, la Principessa guerriera" è tra i personaggi più riconoscibili degli anni Novanta e non è mai stata dimenticata.
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Immagine: Wikipedia.

Xena - Principessa guerriera ha un posto speciale del cuore di molti millennial. Il personaggio interpretato da Lucy Lawless—una ex signora della guerra vestita di pelle, abilissima nel combattimento e decisa a redimere un passato di morte e distruzione—ha conquistato l’attenzione di un pubblico televisivo ampio e internazionale tra il 1995 e il 2001, quando la serie americana girata in Nuova Zelanda è andata in onda.

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Comparsa sugli schermi inizialmente come una tra i tanti antagonisti nella meno fortunata serie Hercules, Xena si è guadagnata rapidamente il titolo di uno dei personaggi più iconici della TV degli anni Novanta—ironico, se consideriamo che Lawless ha rischiato di non avere mai la parte, perché non era la prescelta del produttore per il ruolo, ma solo la sesta opzione.

Vent’anni dopo la fine della serie, possiamo dire che la sua protagonista è popolare più che mai. Basta andare a una fiera del fumetto locale per capire la presa che ha tutt’ora sull’immaginazione di una certa fetta del pubblico della cultura pop.

La trama in sé resta eterna: Xena è un’assassina belligerante che, distrutta dal senso di colpa, decide di fare ammenda delle sue azioni, partendo per un lungo viaggio. Inoltre, il fatto che la serie avesse come protagonista un personaggio femminile forte, capace e dinamico era e resta di grande ispirazione.

Xena non è l’unica donna forte nella serie: è anzi circondata da comprimarie femminili altrettanto forti, tra cui la sua spalla Olimpia (Gabrielle, nella versione inglese)—la cui vita viene salvata da morte certa proprio da Xena nella prima stagione—e Anfitea (Ephiny, nella versione inglese), regina delle Amazzoni. È interessante sottolineare che quando è uscito Wonder Woman nel 2017, molte persone hanno notato le similitudini tra l’esercito di amazzoni del film e la coorte di guerriere con cui Xena si trova spesso ad avere a che fare nel corso delle sei stagioni della serie.

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Rob Tapert, scrittore, regista e produttore sia di Xena che di Hercules, ha dichiarato di essere rimasto sconvolto dal successo di Xena. “Il nostro obiettivo iniziale era creare una serie che potesse competere con Baywatch per il secondo posto negli indici di ascolto,” ha raccontato in un’intervista sul Daily Universe nel 1997. “Non mi sarei mai aspettato che finissimo per superare sia Hercules che Star Trek.”

Non è stata solo un successo di ascolti: Xena era anche teatro di una delle storie d’amore più sospirate degli anni Novanta. L’attrazione palese tra Olimpia e Xena è diventata rapidamente uno degli aspetti più fertili su cui lavorare per gli sceneggiatori della serie. In un episodio memorabile, Olimpia scambia un bacio appassionato con Marte, dio della guerra, se non che il personaggio è in realtà posseduto da Xena. Poi c’è la scena preferita da fan di tutto il mondo, in cui le due eroine si fanno il bagno insieme.

Lucy Lawless stessa ha dichiarato in un’intervista di aver sempre interpretato Xena come lesbica. Una grande vittoria per la community LGBTQ+ che ha "abbracciato" la serie. Qualsiasi sfumatura di lesbismo implicito in Xena è diventata poi esplicita nello spin-off a fumetti ufficiale, dove la coppia si bacia senza nessun dio posseduto a fare da filtro alla scena. Un reboot televisivo chiacchierato nel 2016, ma che non è poi mai diventato realtà, avrebbe presentato Xena e Olimpia come una coppia apertamente gay.

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Nonostante i fan siano alla fine stati privati della revisione dichiaratamente saffica della serie cult, è opinione condivisa che Lucy Lawless ha spianato la strada poi percorsa da serie come Game of Thrones.

Mi spiego meglio: per quanto Xena non sia mai stata esplicita quanto Game of Thrones, la serie ha comunque spinto certe fantasie al limite e dovuto tagliare spesso scene perché considerate troppo crude per la televisione dell’epoca, compresa una che mostrava “il terrificante cesareo di una donna che partorisce un cucciolo di centauro,” rimossa dalla produzione per paura di offendere gli inserzionisti, spiega Tapert in un lungo articolo pubblicato su Entertainment Weekly nel 2016. Oggigiorno, ovviamente, sarebbe quasi difficile il contrario—cioè produrre uno show senza una scena di parto di centauri.

Come il centauro mai apparso sugli schermi, anche Xena vive intrappolata tra due mondi. La sua natura più profonda non è mai rivelata del tutto al pubblico dai suoi autori. È una mortale semplicemente dotata di una forza sopra la media? O è più simile a Hercules, vale a dire una semi-divinità? Sappiamo che ogni tanto mostra poteri simili a quelli di un supereroe, ma non sono mai capacità completamente soprannaturali. Potrebbe, insomma, essere solo una persona molto allenata, abituata alla guerra e dotata di armi speciali. Anche nelle rare volte in cui la vediamo compiere attività palesemente paranormali, ci viene detto che, in realtà, i poteri che sta usando sono di qualcun altro, e non li rivendica mai davvero come propri.

Fino alla fine, gli sceneggiatori non hanno mai fatto sconti agli spettatori. Attenzione, spoiler: Xena - Principessa guerriera, finisce con la morte della sua protagonista. Xena viene decapitata dopo essere riuscita a liberare 40.000 anime intrappolate nel corpo di uno spirito malvagio chiamato Yodoshi. Ci vuole fegato per uccidere la propria protagonista e Tapert e compagnia dovevano averne parecchio. Xena, col corpo ricoperto di frecce, combatte finché non viene decapitata—destino che accetta, sapendo di poter riscattare le anime e redimere le sue colpe solo diventando spirito.

Non è l’ultima volta che vediamo l’eroina, però. Torna brevemente come fantasma, per consolare Olimpia, mentre quest’ultima sta cercando un modo per riportarla in vita. Prima di sparire, questa volta per sempre, promette alla compagna che le sarà per sempre accanto. Forse un finale troppo sdolcinato per il 2021, ma ehi, le cose erano diverse nel 2001.

È normale che Xena oggi appaia come un prodotto un po’ superato con i suoi goffi effetti speciali, ma è stato un vero precursore dei suoi tempi. E in fondo meriterebbe almeno un nuovo film, se non un intero reboot. A prescindere, Xena rappresenta una parte importante nei ricordi di tante persone e una fonte di ispirazione per tanti personaggi femminili e queer di finzione. Non è mai stata dimenticata. Che sia così ancora a lungo.