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Musica

Due Colonne

La retromania di questi anni ci ha fatto apprezzare un sacco di colonne sonore dimenticate. Eccovene due che stanno uscendo, ristampate, in questi giorni.

Nel contesto vastissimo delle retromanie contemporanee, che non si fanno mancare tendenzialmente nulla, una fetta molto consistente di ripescaggi è composta da tutte le musiche composte su commissione, dallo sterminatissimo mondo della library music—di cui non parleremo, ma di cui altri si sono occupati molto a lungo e molto bene—a, ovviamente, le colonne sonore vere e proprie.

A beneificiarne sono state soprattutto le musiche concepite per il cinema underground di tutto il mondo, ma soprattutto per film horror di tutte le categorie, professionistiche o amatoriali che fossero. Il rinascimento di quell'estetica musicale e cinematografica, ha anche influenzato l'hype intorno a decine di musicisti che hanno attinto a piene mani e a modo loro da tutto quanto tra il '72 e l'85 avesse a che fare con zombie, distopie, synth analogici e progressioni etno/prog/disco. Di tutte le categorie, si diceva: quindi tanto le musiche di Carpenter per i suoi stessi film quanto Frizzi per quelli di Fulci e la—praticamente inedita—colonna di Andrzej Korzyński per Possession di Żuławski

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Oggi però vogliamo parlarvi di un paio di OST che, pur avendo genericamente a che fare con le tenebre, non riconducono direttamente a quel genere di roba. Escono entrambi in vinile, una dopo tanto tempo l'altra per la prima volta in assoluto. Una viene dal passato remoto, l'altra da quello recente, ma entrambe ci dicono che il "genere" ha oramai un suo pubblico appassionato, che le adora anche a prescindere dai film stessi.

Paul Giovanni - The Wicker Man OST

Sì può discutere a lungo se considerare o meno The Wicker Man un horror. Parlo dell'originale, sia chiaro, il remake con Nicolas Cage ha invece trasceso il suo stato di schifezza colossale per diventare patrimonio condiviso dell'umanità. Ad ogni modo, di certo c'è che il principale focus del film è quello di mettere due idee di civiltà e spiritualità a confronto, e di riflettere ambiguamente sulle radici violente e manipolatorie di ogni cultura, sul potere di fede, superstizione e conoscenza. Un film estremamente sassone ed estremamente potente nel suo modo di sfruttare e a sua volta creare un immaginario incredibilmente evocativo, tanto per l'uso di visuals e scenari quanto, appunto, delle musiche. La colonna sonora (composta da Paul Giovanni e registrata con una studio-band per l'occasione chiamata Magnet), infatti, è da sempre oggetto di culto al pari del film stesso. Composta esclusivamente di pezzii originali, per quanto alcuni testi vengano da vecchie filastrocche, fa a sua volta anadare a braccetto innocenza pastorale e psichedelia elementale.

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Non sarebbe una stronzata dire che ha influenzato varie generazioni di neofolkers apocalittici, al pari di VERI gruppi di fricchettoni neopagani tipo i Comus. La ristampa esce il 31 Ottobre (guarda un po'), per Rare Sleeve, in un'edizione limitata di 500 copie che, siamo sicuri, tra un annetto appariranno su Discogs a prezzi che tienitelo.

Dickon Hinchliff - 1980: In The Year Of Our Lord

Questo, invece, confesso davvero di non averlo visto. Credo siano davvero in pochi, del resto, i non residenti in UK ad essere al corrente dell'esistenza di Red Riding: The Year Of Our Lord 1980, un film per la Tv del 2009, terzo di una pentalogia noir che, a quanto leggo, parla di serial killer, sbirri corrotti, droga e violenza in generale. Di primo acchito mi pare bello, poi non so. Considerato che la TV-fiction Inglese è molto spesso la meglio del mondo, direi che mi fido.
La colonna sonora suona drammatica e austera, semplice ma non minimalista, suonata con chitarra, basso, batteria e quartetto d'archi. Fa un po' Zimmerman dei film di Batman, mancano tamburoni e magniloquenza, ma descrive uno scenario apparentemente molto simile. Sto ancora inventando, ovviamente. Cazzo ne so, davvero, il film non l'ho visto… So solo che a licenziarne la versione su lucido nero LP è per Blackest Ever Black, e non mi pare affatto fuori luogo: al buon Kiran austerità e drammaticità piacciono parecchio, li ritrovi in praticamente tutte le sue uscite, e buona parte di queste hanno semplificato la vita di recensori pigri e incapaci di tutto il mondo permettendo loro di usare le locuzioni standard "colonna sonora di un film inesistente" o "potrebbe essere la colonna sonora di un film [inserire genere a piacimento]" .

Sarebbe un crimine da forca se i dischi poi non fossero effettivamente delle bombe. È una bomba pure questo, esce a fine mese ma è, ovviamente già andato Sold Out. Fatevi un favore e ascoltatelo comunque, magari poi aspettate la ri-ristampa. Dimenticavo: se può fregarvene qualcosa l'autore è un ex-membro dei Tindersticks.