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Musica

Abbiamo chiesto a 5 DJ techno di raccontarci le loro 5 uscite Tresor preferite

5X5=25! Festeggiamo il quarto di secolo di un club e di una label fondamentali per la storia della techno insieme a un po' di nomi storici del genere.

Ci sono pochi nomi rispettati nel mondo della techno quanto quello del Tresor, il leggendario club berlinese nato dentro un caveau abbandonato nella ex-zona demilitarizzata, appena dopo la caduta del muro. Nato come l'ennesimo spazio per i party della gioventù rinnegata e selvaggia all'alba della riunificazione del 1991, è riuscito in qualche modo a mantenere quello spirito intatto per venticinque anni, diventando una delle destinazioni fondamentali per i turisti della techno di tutto il mondo e costruendo, con l'omonima label, un catalogo musicale che ha definito il suono techno di svariate generazioni.

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Per celebrare la propria longevità, il Tresor sta organizzando una serie di party in tutto il mondo, incluso un festival di tre giorni che si terrà a Berlino alla fine di luglio. Questa settimana ci sarà il primo di questi party, a Detroit durante il Movement Festival. È stata una scelta giustissima, considerato che le connessioni tra il club e gli innovatori risalgono già al 1991 e all'uscita del primo disco di X-101 (collaborazione tra i tre fondatori di Underground Resistance, Jeff Mills, Robert Hood e Mike Banks). Dal canto nostro, abbiamo deciso di festeggiare due decadi e mezzo di eccellenza techno arruolando cinque titani del genere per chiedere loro quale siano i loro cinque dischi Tresor preferiti e, sì, tre di loro ci hanno indicato lo stesso disco di Robert Hood.

SURGEON

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1. Jeff Mills ‎- Waveform Transmission Vol. 1

Mi ricordo che una volta James Ruskin e Richard Polson mi vennero a trovare a Bimingham. Eravamo piuttosto sbronzi a casa mia e ascoltammo Waveform Transmission Vol. 1 a palla. Fu divertentissimo, è un album che cattura un sacco di energia allo stato grezzo. I miei vicini si incazzarono di brutto, ma non li sentimmo bussare finché il disco non finì.

2. Robert Hood ‎- Internal Empire

Questo e Minimal Nation, furono uscite fondamentali. Andate subito ad ascoltarle! Robert Hood ci mostrò come si poteva fare tanto con poco. Fu un po' compagno e controparte di Waveform Transmission Vol. 1.

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3. Joey Beltram ‎- Places

Non so quante copie di questo ho consumato a forza di suonarle nei DJ set. Mi piaceva soprattutto suonare due copie di "Game Form" assieme. Ricordo che Joey mi disse che le tracce dell'album gli suonavano troppo pulite, per cui le risuonò tutte nel suo mixer mandando i canali in overdrive per renderle più sporche.

4. Cristian Vogel ‎- (Don't) Take More

È tutto nel remix di Jamie Lidell. Una traccia particolarmente efficace soprattutto sul pubblico giapponese. Puoi star sicuro al cento percento che infiammerà la folla. Non so perché, ma i giapponesi ci sono sempre usciti completamente pazzi da quando è uscita, nel '97, a oggi.

5. Karl O'Connor & Peter Sutton ‎- Againstnature

Brutalità penetrante e implacabile. Mi pare che ai tempi Karl avesse chiesto a Tresor di fare una maglietta che accompagnasse l'album, con su scritto "Nuclear War Now!". Non ricordo se fosse quello o la figura del feto stilizzato che convinse la label a non produrla.

STEWART WALKER

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6. Surgeon - "Remnants of What Once Was"

Ero già un fan di Surgeon da un paio d'anni, bma Force & Form fu per me uno dei primi album techno che non suonava solo come una collezione di tracce. Sono tutte contestualizzate in un ambiente fatto di field recordings come interferenze dei telefoni GSM e simili. A volte sono interludi e stanno dove te li aspetteresti, ma la cosa davvero interessante è che spesso interrompono la progressione di una traccia per distrarre l'ascoltatore, per cui quando il beat torna ti pare di stare analizzando una stessa forma da diverse angolazioni.

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7. Cristian Vogel - General Arrepentiase

Credo che gli ultimi album di Cristian su Tresor (compresi Dungeon Master e The Never Engine) si allontanino il più possibile dal reame della musica dance pur rimanendo fondamentalmente techno. Non è roba solo per muovere la testa, richiedono la tua completa attenzione. General Arrepentiase in particolare contiene delle digressioni dal beat che mi mandano fuori di testa, e poi c'è quell'incredibile stridore robotico nella seconda parte…

8. Infiniti - Skynet

Un perfetto esempio di classico Detroit, che scorre bene nonostante le registrazione sia piena di errori, come un live. Gli attacchi scoordinati e il mix denso al limite della distorsione gli danno un suono pieno di urgenza ed entusiasmo, che mi ricorda i miei primi tentativi. Prima di avere un registratore multitraccia, registravo tutto su DAT dieci volte di fila, e sapevo istintivamente quale take sarebbe stata quella buona.

9. Regis - "The Theme From Streetwalker"

Prima di essere mai stato a Berlino e avere messo piede nel club vero e proprio, ascoltavo la compilation Tresor 100, guidando una macchina scassata in giro per Madison, Wisconsin. La meccanicità grigia di questa traccia si sposava perfettamente con lo scenario urbano. Fu solo molto più tardi che imparai ad apprezzarla con gli speaker giusti e le strobo.

10. Piers Headley ‎– Music For Toilets

Questo pezzo è stato in loop continuo nel bagno del Markthalle in Pücklerstr per anni. Ogni volta che ero in città andavo nelle stanze al piano di sopra. Dopo uno schnitzel e una weiss, mi ritrovavo frastornato dalle atmosfere boschive di questo disco, ma poi mi ricordavo che era il segnale che il weekend stava per iniziare.

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DETROIT TECHNO MILITIA

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11. Karl O'Connor & Peter Sutton - "Guiltless"

Questo è a tutt'oggi uno dei dischi più potenti che abbia sentito in vita mia. È ipnotico, occluso e pieno di tensione. Ogni volta che suono questa traccia la gente accorre verso il booth. Chiunque sia appassionato del lato oscuro della techno di oggi deve ascoltare questa traccia.

12. Surgeon - "Returning to the Purity of Current"

Di tutte le incredibili uscite Tresor di Surgeon, ho scelto questa traccia perché fu la prima che ascoltai, quando erano uscite le sue prima cose ero troppo giovane. Nel 1999 i trend principali erano la musica sperimentale e la techno tribale, roba che in teoria non è fatta per andare d'accordo, ma lui ci riuscì. Quest'album mi si piantò in testa come un chiodo e rese Surgeon il mio producer preferito. Ascoltatevi il Remakes EP if se ne volete qualche versione più club-friendly.

13. James Ruskin - "Detachedz"

Mi ero quasi dimenticato di questo album, non lo suonao da almeno quattro anni, ma ora se ne torna fitto in heavy rotation. È la quintessenza di Ruskin e spacca il culo. Se ascoltat techno nel 2016, dovete sapere che lui aveva già gettato le basi sedici anni fa. Amici di Tresor, se state leggendo: è ora di rimasterizzare e ristampare questo LP!

14. Holy Ghost - "Hand of God"

La discografia e i live degli Holy Ghost non sono incredibili, ma sono comunque sottovalutati. Questo album è il loro più riuscito. Se dovessimo fare uno di quei giochi da "la tua line up dei sogni", loro ci starebbero dentro. Come si fa a non amare un monologo alla Elvis piazato su un funk robotico a centoquaranta BPM? Ok, forse si può… Ma questi ragazzi sono comunque fichissimi. Consiglio bonus; se vi piacciono cose più housey, ascoltatevi il loro "Klub'd Out". È una mia arma segreta… Be', forse ora non lo è più.

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15. Stewart Walker - Live Extracts

Ho scelto questo perché è importante sottolineare che Tresor è molto di più che un po' di hit e dischi di Robert Hood o Jeff Mills. Hanno anche pubblicato un bel po' di materiale più particolare, di gente come Stewart e Cristian Vogel. Inizialmente avevo scelto "Nothing Produces Stark Imagery" perché è un esempio di minimal quasi perfetta, ma questo è un grande album sia per i DJ che per gli ascoltatori. Roba perfetta per un pre-party a casa o da spingere in macchina mentre vai al club!

*le selezioni sono tutte di T. Linder

DUSTIN ZAHN

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16. X-101 - X-101

È il disco che ha aperto la strada a tutto quello che è venuto dopo sulla label. Duro e aggressivo prima che diventasse una caratteristica della techno. Contiene tutto quello che amo del lato Underground Resistance di Banks e Mills. È strano, concettuale, emotivo e pesante. È abbastanza arty e astratto per gli intelligentoni e ha sufficiente potenza di fuoco per gli headbanger più risoluti.

17. Bam Bam - Best Of Westbrook Classics

"Where Is Your Child" è un classico Acid House, ma la mia traccia preferita è "Give It To Me." Una roba hip-house rozza e zozza, con sane dosi di ferraglia acida inserita nel mix.

18. Joey Beltram - Code 6

Per me "Aumento"è una delle tracce techno più belle di sempre. Spacca tutti i dancefloor, l'unico problema è che è troppo potente e densa per trovare qualcosa da suonarci dopo. Dieci anni dopo, la suono ancora sempre.

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19. Various – True Spirit. Part I

Questa compliation ha fatto conoscere il suono del club Tresor al mondo. Il remix di Maurizo di "Lyot" di Vainquer è sempre stata una delle mie preferite e un classico a Detroit, anche se originariamente non era uscito per Tresor. Ha tutti gli elementi più potenti: synth Detroitiani perfetti e una bella cassa di 909 che pompa synth chords and a driving 909 kick that blows minds whenever it plays. Not to mention a bunch more killer classics on the comp.

20. Robert Hood - Internal Empire
L'album che ha portato questo tipo di approccio alla techno minimale e asciutto anche fuori da Detroit. Mostra tutto quello che c'è di bello nel suono di Detroit: la ricerca del soul tramite la semplicità.

MARCELUS

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21. Robert Hood - Internal Empire

Per me è il miglior ambum techno mai fatto. Insomma, "less is more": è incredibilmente scarno e allos tesso tempo ricchissimo. È l'esempio più accurato di minimal techno in assoluto. Un disco fondamentale, un capolavoro…

22. Joey Beltram - Instant

Ho scoperto Tresor dopo avere sentito questo disco in un mix, ho iniziato a cercare chi l'avesse fatta e così via. Era la fine degli anni Novanta, e dopo un po' di ricerca l'ho trovato, e ho visto il logo Tresor per la prima volta. Per cui è l'istantanea di un momento davvero importante per me.

23. The Advent - Sound Sketches

Questo l'ho scoperto attorno al 2000 a casa di un amico. Aveva un muchio di dischi techno anni Novanta, una dozzina credo, tra cui questo. Me ne sono innamorato istantaneamente, è così ipnotico e allo stesso tempo potente… L'ho suonato un paio di volte al Tresor, e ha sempre spaccato.

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24. Surgeon - Balance

Uno dei miei preferiti di Surgeon, con tracce potenti come "Movement," ma anche altre dall'approccio più deep come "Golden", che ha un titolo perfetto… Un disco killer!

25. Pacou - Sense EP

Pacou è un purosangue Tresor e un producer fantastico. Nel corso degli anni ha fatto un sacco di buona musica per la label, e questo è un buon un esempio di cosa è in grado di fare. Roba tosta, l'ho suonata un sacco di volte…

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