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Musica

Quelli di 2ND GROUND portano la techno ovunque possono.

Ecco cosa succede quando ci si inventa qualsiasi scusa e qualsiasi spazio per far festa: vi portiamo in giro per scantinati e case di lusso con 2ND GROUND.

“Siamo dei ragazzi, semplicissimi ragazzi: siamo solo nati nella città sbagliata.”
A Monza ci sono dei ragazzi che si inventano finti diciottesimi e finti aperitivi per organizzare una clubnight in cui suonare e ballare la techno.
Abbiamo chiesto loro di farci il quadro della situazione del capoluogo a Est di Milano, e ciò che hanno riportato è una situazione drammatica, a tratti tragicomica.
Ci dicono che a Monza le attrattive dopo le 23.00 sono solamente birrerie e kebabbari, e che gli unici club nella zona, che non sono situati in città ma in Brianza, propongono musica commerciale e hanno l’unico obbiettivo di vendere il maggior numero di bottiglie di champagne all’interno di privè affollati da figli di papà in camicia e aspiranti veline.
Data la situazione post-apocalittica del nuovo capoluogo lombardo, Francesco e la sua cricca hanno deciso che avrebbero cambiato le carte in tavola: una sera di febbraio, una di quelle solite sere passate a far nulla con le birre in mano e a raccontare le solite storie, decidono che la città ha bisogno di qualcosa di diverso (o forse la città in realtà non ha proprio bisogno di nulla, ma loro sicuramente hanno bisogno di qualcosa di diverso).

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“Io sono DJ e producer e ho un po' di amici DJ, il mio migliore amico è un grafico e passa tutto il giorno dietro al suo proiettore inventando storie di immagini da stare a guardare per ore, un altro nostro amico fa il cameriere e ha lavorato spesso in bar, fa dei cocktail da fuori di testa, abbiamo un sacco di amici che odiano la commerciale e che amano la techno.
La fusione in stile Dragon Ball-Z di noi tutti e delle nostre esperienze all'estero (Berlino, Praga, Londra, ecc.) ha dato vita a 2ND GROUND.”

2ND GROUND non può nemmeno essere definita clubnight: è una situazione talmente indipendente e priva di istituzioni che non ha senso inglobarla in una categoria o organizzazione.
Nemmeno il nome ha un senso compiuto: arriva proprio dalla prima vera festa, che i ragazzi organizzarono in un appartamento che avevano affittato, fingendosi ricchi liceali che dovevano fare un diciottesimo, al secondo piano di un palazzo del centro città. Questo, in teoria, doveva essere un party privato tra amici—una cinquantina di persone al massimo—con tre DJ set, proiezioni e bar autogestito dall’amico barman con le sue “bocce e tanta oscurità”.

“La verità è che a noi piace fare casino e in quell'appartamento (completamente svuotato in un pomeriggio) ci siamo trovati in 140 persone che ballavano a ritmo di techno; erano le 23.30 e non si riusciva a camminare in mezzo all'appartamento, le nostre scorte di alcohol stavano finendo e la proprietaria che alloggiava lì vicino iniziava ad insospettirsi vista l'affluenza di persone. Fatto sta che all'1:30 abbiamo dovuto sgomberare l'appartamento, dato che sono arrivate le forze del dis-ordine che ci hanno detto tali parole: ''o scendete dall'appartamento o saliamo noi''.

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Aldilà dell’arresto sfiorato e dell’appartamento distrutto e dei pericoli incorsi, i ragazzi sono soddisfatti: 150 persone che erano lì a ballare, senza commerciale, senza tavoli e bottiglie, senza veline, senza evento facebook e senza prevendite.
È stato un segno che forse non solo loro, ma anche altri a Monza volevano qualcosa di diverso, per davvero.

Da allora, la cricca è cresciuta, ha iniziato a collaborare anche con altre situazioni underground della Brianza, per seguire un obiettivo comune in cui si porti non solo musica differente, ma una nuova concezione di clubbing e di divertimento.

“Per noi il club non ha una sede fissa, i party più girano, meglio è; per noi bisogna sempre variare, rinnovarsi e reinventare spazi perchè diventino club.
Puntiamo sempre a scoprire posti nuovi: scantinati, appartamenti, fabbriche, qualsiasi cosa va bene, perché, per come la vediamo noi, un party dentro un garage verrà sempre meglio che in un locale.”
Per questo motivo, il 9 novembre riapre la stagione e questa volta la magnifica sede sarà lo scantinato della casa dello zio di un amico che ha una band heavy metal. Immaginiamo già che sarà una bomba vera.
La festa inizierà prestissimo, come tutti i party indipendenti che si rispettino, e finirà non si sa a che ora—per il resto, è abbastanza ovvio dire che non si sa dove sarà, e non si sa chi suonerà. Ma è questo il bello.
L'unica cosa nota è che il 9 novembre 2nd ground torna in città ed è pronto per affrontare Monza con altre nuove sorprese per tutta la stagione invernale, e che ci sarà tanta techno e tanto undergound.

we are the new species.

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