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Musica

Bok Bok a Pump This

Abbiamo intervistato Bok Bok, che sabato suona a Pump This di Bologna.

Avete capito bene, la nostra crew preferita di Bologna, che ci ha fatto andare fuori di testa con le feste del venerdì, torna a procurarvi degli hangover biblici il sabato. La prossima data di Pump This infatti si farà al Cassero LGBT Center, che nella vita di tutti i giorni è un gay bar, ma che questa volta ospiterà i nostri amici e la loro crew. Perciò rendiamo grazie al Cassero per questa straordinaria opportunità in una location da urlo, che quindi sarà bene non danneggiare durante le feste selvagge. Esatto, fate festa, ma non spaccate il Cassero.

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Dopo questi agghiaccianti, ma doverosi, giochi di parole possiamo concentrarci sull'evento. Il protagonista della serata è senza dubbio DJ Bok Bok, fiore all'occhiello di Night Slugs nonché paladino del grime e della ballotta londinese più fresca. Ad accogllerlo in terra emiliana saranno i bassi sbarazzini di T.Bone e del nostro amico Natlek.

Per l'occasione ci siamo fatti due chiacchiere con Bok Bok, che potete leggere qua sotto. Tutto il resto lo trovate sulla pagina Facebook dell'evento di venerdì.

Party Instinct: Ci ricordiamo bene le tue feste nel 2010. Cosa è cambiato da allora nel clubbing a Londra e quali sono i tuoi propositi, e quelli di Slugs in termini di sonorità e texture, per il 2015?
Bok Bok: Quando abbiamo cominciato con NS nel 2008 non c'erano tante realtà come la nostra nel clubbing londinese. Ora sembra che l'idea di unire più generi di club music internazionale sia ben più concreta e accettata. A Londra si sono alternate svariate fasi, fin da quando abbiamo cominciato, ma noi abbiamo sempre continuato a fare il nostro, anno dopo anno. Ora siamo pronti a lavorare con le nuove generazioni che sono state influenzate dalla musica che abbiamo suonato su Rinse FM e da quello che abbiamo fatto uscire per l'etichetta, negli anni. Intanto, i primissimi artisti di NS stanno espandendo i loro progetti, e portano la label verso nuove frontiere musicali.

Che mi dici delle piante? Non è difficile capire che sono un pilastro della comunicazione visiva di Night Slugs. C'è dietro qualche messaggio segreto o è solo estetica?
C'erano palme sulla cover di entrambi i miei primi EP usciti per NS, questo perchè mi ha sempre attratto l'idea di combinare la natura al sintetico, esattamente come la mia musica. Poi c'era la vegetazione della fontana all'ingresso del Hyatt Institute, riprodotta sulla cover di Classical Curves di Jam City, dal significato abbastanza oscuro. In "Melba's Call" e Your Charizmatic Self c'è raffigurata una serra, anche qui con l'intento di relazionare l'operato dell'uomo alla natura; aldilà del mio lavoro, il centro di tutto era la serra.

Hai suonato sia negli Stati Uniti che in Giappone. Come ti rapporti col pubblico straniero? Pensi che l'approccio o il sound che hai scelto funzioni bene anche fuori dal Regno Unito?
Non so, tendo sempre a mantenere il mio stile, ma ogni set è diverso e apporta nuove esperienze. È interessante vedere come la gente reagisce alle diverse fasi di un mio set, mi aiuta a capire cosa funziona meglio e cosa no. Mi piace. Capisci molto di un locale quando sai la musica che ci suonano più spesso.

Abbiamo sentito i tuoi ultimi lavori con Tom Trago (sai che ha suonato nello stesso locale in cui ha suonato tu ad Halloween, a Milano?). Night Voyage Tool Kit II può essere visto come la sintesi finale del connubio tra Slugs e Rush? In che rapporti sei con Tom?
È fantastico lavorare con Tom, lo amo. Impariamo molto l'uno dall'altro. Ci divertiamo un sacco: una volta vado io ad Amsterdam e una volta viene lui a Londra. Lavoriamo chiusi in casa per una settimana e ci spacchiamo.

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