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Musica

Music 2000 era l'unico modo per suonare jungle sulla play

Molto più di un gioco: questo programmino per la Play ha regalato chicche assolute.

Chi di voi non è nato nel 1999 si ricorderà che il 1999 pullulava di tensione e fibrillazione pre-millennium bug. Tutti speravano che quel bug ci riportasse all'età della pietra e ci trasformasse in scimmioni che si pestano con ossa e adorano dolmen di ardesia. L'euro sembrava una cosa strana e inutile e Ricky Martin cantava ancora robe a una certa Maria. Tempi d'oro. Ma l'oggetto più culto del glorioso 1999 è stato il gioco Music 2000 per Playstation.

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Sviluppato da Jester Interactive, prodotto da Codemasters, questo software era rivoluzionario e ha permesso a un sacco di ragazzi di capire quanto cazzo è noioso fare i producer e gli ingegneri di mastering. Tuttavia, mentre come gioco era tipo la cosa più lenta e noiosa del mondo, come strumento era qualcosa di incredibile.

Ho speso ore del mio periodo preadolescenziale a sperimentare tutte le possibili stronzate che potevo creare con questo fantastico software, provavo a spippolare con sample di chitarre di Jack White a bit rate minima spiaccicati su una batteria rudimentale.

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L'aspetto visivo di Music 2000 con i suoi quadrati e linee e colori è abbastanza familiare per chiunque abbia passato del tempo utile della propria esistenza su software come Fruity Loops con qualche etto di ganja come compagnia. Il complesso atto creativo musicale era finalmente qualcosa di comprensibile all'utente medio Playstation. L'unico problema è che dovevi avere qualche idea su cosa volevi suonare, e io ovviamente non ne avevo.

Mi limitavo a unire i riff preconfezionati tra di loro e creare una specie di approssimazione alla musica, e facevo cagate con il pianoforte creando melodie sperimentale fatte con quello e sample di tromba. Ultimamente ci ho riprovato ed è venuto fuori, purtroppo per il mondo, una roba alla Burial che, per fortuna, non si è mai trasformata in una traccia conclusa.

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Fortunatamente però ci sono persone là fuori che ci sapevano fare più di me, erano più pazienti e sicuramente più talentuose di quanto io sia mai stato. Questi maestri della tecnologia musicale sono riusciti a solcare i netti limiti del programma e a produrre tracce che una umile consolle di videogame a 16 bit poteva solo sognarsi.

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Per iniziare, ascoltatevi questo meraviglioso tentativo di trasmutare il classico di Robert Miles "Children" in un materiale da Playstation. Ne viene fuori una traccia futuristica e sentimentale. Non pensate a tutto quello che questo essere umano avrebbe potuto fare nel tempo occupato a comporre sta cagata, pensate solo al risultato finale.

Merda, quest'altra è davvero una bomba. Potrei immaginarmela suonata al Tresor senza nemmeno sapere che in realtà viene da un aggeggio che ha vent'anni. Fanculo alla 808, buttate via la 303, ci vediamo all'after.

Music 2000 non era solo lo strumento giusto per comporre house abbastanza bidimensionale. Anche se Dizzee Rascal avrebbe potuto risparmiare e comporre Boy in Da Corner tutto su Playstation ma non l'ha fatto, altri geniacci hanno superato l'antiquato schema dei quattro quarti e hanno creato queste chicche. Per le mie orecchie sculturate questa roba suona potente e carica come le migliori tracce jungle che abbia ascoltato prima di saltare quella parte del mix di Ben UFO. Questa è musica, ragazzi.

Non so che ne pensate, ma voglio rimettere le mani sulla Play e su questo gioco almeno per una notte intera. State pronti perché a sto giro la mia intenzione è chiudere le tracce e buttar fuori un EP. Vi darò maggiori dettagli in futuro.