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Musica

La tipa che ha vomitato su Lady Gaga

Siamo andati a scovarla e l'abbiamo intervistata.
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"Quando vomitano addosso a lei è una performance, ma quando lo faccio io è soltanto un altro venerdì sera" ho twittato, mentre guardavo Lady Gaga su un maiale meccanico che veniva ricoperta dallo sbocco della ragazza al suo fianco. "#Nonègiusto!" Ho aggiunto. La ragazza in questione è Millie Brown, un'artista performativa conosciuta per aver vomitato latte colorato su tela e ora ancora più conosciuta per aver vomitato su Lady Gaga in persona. Anche se le due l'avevano già fatto in video, la sboccata del SXSW ha riscosso una grande attenzione da parte dei media, e pure un sacco di commenti dai fan e dai VIP irritati. Ho deciso di chiamare Millie su Skype per fare un po' di chiarezza, parlare del futuro e capire finalmente che tipo di latte le piace riproporre.

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Noisey: Com'è stato il SXSW?

Millie: Super divertente! Sono arrivata lì di martedì, e il giorno dopo ho incontrato Gaga e abbiamo concordato la performance.

Quindi è stata una decisione improvvisata?

Esatto. In pratica, la sera prima di arrivare ad Austin ho scoperto che ci sarebbe stata anche lei e idem lei ha scoperto che ero lì io e ci siamo dette: cazzo, dobbiamo far qualcosa!

E come ti sei sentita lassù?

Non avevo mai fatto una performance di quel tipo, con così tanta gente. Oltretutto, lei è la prima persona che ho coinvolto direttamente in un mio show, altri me l'hanno chiesto ma mi ero sempre rifiutata. Ho scelto di farlo con lei perché sapevo che avrebbe capito il senso della cosa, è una che apprezza la performance art. Quindi fare quella roba, con l'energia di quel pubblico, è stato davvero incredibile.

La performance ha riscosso un sacco di commenti, come previsto. Gaga ha spiegato che il vostro intento era semplicemente rappresentare la canzone e il suo messaggio. Mi spieghi più nel dettaglio?

Per noi aveva senso così. Ho lavorato sul significato della canzone e sull'idea di buttar fuori tutta l'energia negativa e liberarsene.

Come si è sviluppato il tuo lavoro da quando hai vomitato arcobaleni per la prima volta, nel 2005, con !WOWOW!?

Sta tutto nello spingersi oltre i propri limiti, ora ogni performance che faccio è mentalmente e fisicamente al limite, per me. Ho appena girato un film abbastanza malsano che si chiama Pendulum che uscirà quest'estate, ma non posso dirti molto di più perché è una sorpresa! Voglio continuare a sfidare me stessa con esperienze sempre nuove. Ho un sacco di cose che non riguardano il vomito in arrivo.

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Alcuni critici sono preoccupati per il tuo stato di salute. Quanto spesso vomiti arcobaleni?

Lo faccio una volta ogni due mesi, circa.

Oh, non è tanto! Credo che in molti si immaginino che tu lo faccia ogni giorno.

Ecco, no! Faccio performance live, film, pitturo, c'è sempre almeno un mese di pausa tra una vomitata e l'altra.

Demi Lovato suggerisce che tu e Gaga abbiate reso la bulimia glamour con la vostra performance. Altri vi hanno accusato di promuovere i disturbi alimentari, e così via. Cos'hai da dire a riguardo?

Non abbiamo reso glamour proprio un bel niente. Ogni mia performance è tesa ad ispirare chi vi assiste a mettere in discussione il concetto di bellezza, di femminilità classico, anziché perpetrare quegli standard che vediamo ovunque, ogni giorno, quelli che, a mio parere, causano davvero una serie di problemi, non ultimi quelli alimentari. Penso che ci sia un'ovvia differenza tra usare il mio corpo per creare qualcosa di bello ed esprimermi e usarlo per ferirmi e adeguarmi agli standard sociali. Il mio lavoro si ribella a questi standard. Capisco che possa sollevare qualche dubbio, ma in quanto artista non mi è consono censurarmi per mantenere il quieto vivere.

Ho sofferto di disordini alimentari e non ho mai pensato che le tue performance fossero connesse a quelle storie. O se l'ho fatto, ho pensato che fosse un modo per portare alla luce il soggetto e far riflettere la gente sulla cosa, anziché trattarla in modo triviale o feticistico.

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Esattamente, molte persone che hanno sofferto di disordine alimentare sono venute da me e mi hanno detto che le mie performance fanno pensare alla cosa in modi totalmente nuovi. L'hanno trovato terapeutico. Ho incontrato molta gente positivamente impressionata dal mio lavoro, tra quelli che hanno sofferto di questo disturbo. Certo, se conti i commenti di Internet siamo a cavallo, è ovvio che sono pieni di odio.

Sono d'accordo. E tu come reagisci alle critiche?

Mah, all'inizio mi leggevo tutti i commenti e mi incazzavo pure, gente che mi minacciava di morte e parlava di mia madre, roba del genere. Ora non li leggo nemmeno più, ma credo che se quello che faccio riesce a impressionare così tanto, forse significa che sto facendo bene il mio lavoro, perché questa è la funzione dell'arte. L'arte deve provocare emozioni e incoraggiare a farsi delle domande, quindi ha uguale importanza se uno si entusiasma o si inorridisce.

Certo, anche io all'inizio ero traumatizzata dai commenti pieni d'odio a quello che scrivevo, ma ora sono al punto in cui mi dico "ha scritto che mi merito di essere stuprata e di morire, di nuovo, LOL", ma ci sono voluti anni per arrivare a questa leggerezza. Hai qualche consiglio per chi magari ha appena iniziato ad esporsi per via del proprio lavoro ed è inibito da queste reazioni?

Semplicemente che non serve a niente ascoltare robe di questo genere, non devi lasciare che gente di questo tipo limiti la tua espressione. Non piacerai a tutti, di sicuro, quindi non ha senso provarci. Se questa gente riesce a fermarti hai perso tu.

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I commenti sono perlopiù rivolti a donne, e il minimo comune denominatore è la vergogna. Tipo che vogliono che tu ti vergogni di quello che fai.

È proprio così, specialmente quando si tratta di disordini alimentari. In ogni caso si tratta di insicurezza, ed è strano come la gente che si nasconde dietro allo schermo del proprio computer pensa di poter dire qualsiasi cosa. Moralisti, uscite di casa e abbiate il coraggio di dirlo in faccia!

Pensi che questo significhi che la gente è segretamente più cattiva di quello che crediamo?

Be', credo che la gente sia solo più predisposta a scrivere commenti quando qualcosa non piace. Se invece una cosa impressiona positivamente, non stanno nemmeno lì a scriverti, non so perché succede così. Forse uno si sente in dovere di esprimere il proprio odio.

Sono quelle persone che se per caso le incontri per strada ti trattano pure con gentilezza… Parlando di commenti, una volta uno ha commentato una tua performance dicendo: "perché non si limita a sputare il latte?" Ecco, perché è così importante per te arrenderti completamente al tuo corpo anziché permettere che mantenga un minimo di controllo, per una questione di confort o "senso comune," come alcuni tuoi spettatori suggeriscono.

Dunque, ho esplorato molti mezzi artistici e performativi con cui esprimermi, ma l'arte per cui io possa usare tutto il mio corpo è quella con cui trovo la mia massima forma di espressione. Certo, potrei sputare latte o tirare pittura sul muro, ma l'intero processo è la parte che mi interessa, per creare qualcosa di davvero grezzo, istintivo, qualcosa che non puoi modellare o controllare.

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Hai “everything is possible” tatuato sul braccio. È una citazione di Matthew Stone, giusto?

Più che altro è un mantra di !WOWOW!. Tutto è possibile, l'universo provvederà.

Hai mai realizzato questo mantra?

Sì! Credo di sentirlo ora, molto più di prima. Credo che tutto ciò a cui tengo succederà e sarà fantastico.

Probabilmente succede anche con un po' di perseveranza. Ogni tanto può essere un po' scoraggiante la vita dell'artista. Hai qualche consiglio di sopravvivenza?

Devi credere in quello che fai, e basta. Pensare positivo, detta banalmente. Non sarà sempre facile, ma con la giusta attitudine un po' di più forse sì.

Perché volere una cosa davvero significa mettersi in gioco del tutto, no?

Esattamente. Non è che non ci devi lavorare, è più una combinazione tra duro lavoro e credere fermamente nel fatto che raggiungerai i tuoi obiettivi.

Senti, sei sempre vestita così bene durante le performance. In molti hanno chiesto: "perché si mette delle scarpe belle quando sta per vomitarci sopra?" Quant'è importante l'immagine e la moda per te?

È iniziato quando vivevo in una comune di artisti, con lo studio di Gareth Pugh in casa, ho capito che la moda è un'arte molto vicina a me. Credo che quello che indosso possa rappresentarmi, in qualche modo. Se la mia personalità fosse in sintonia con un paio di jeans e una maglietta bianca, indosserei quelle cose nelle mie performance. Non è che mi vesta in un altro modo quando non sto facendo uno show. Succede anche che io scelga di lasciar totalmente da parte la moda e vada in scena nuda, e non lo faccio per il fattore shock, piuttosto per una questione di purezza.

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Sbaglio o ti stai preparando un cappuccino? Che latte stai usando? La mia ultima domanda sarebbe stata su che tipo di latte usi per le tue performance, e se lo usi anche nella vita di tutti i giorni.

Si chiama Silk! È il primo che ho provato e lo trovo delizioso.

Posso fare uno screenshot?

Dovrebbero diventare il tuo sponsor. O almeno organizzare una festa in tuo onore. Tipo che al posto della vodka ci mettono shot di latte.

Oddio, mi è successa roba più strana, mi aspetto di tutto!

O no? Ciao Millie, ti ringrazio!