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Musica

La guida di Noisey ai babbei da festival

Un'indispensabile vedemecum di sopravvivenza alla stagione

Se volete sapere do qual è il peggior modo in assoluto di sentire la musica live, be’, io non ho dubbi: andare ai festival. Perché? 1: Perché inspiegabilmente gli organizzatori dei festival riescono sempre a far coincidere almeno uno dei giorni con la tempesta del secolo (spesso in partnership con i temporali più cattivi dell’anno). 2: Perché ogni volta ti tocca guardare la tua band preferita a una distanza pari a cinquanta campi da calcio o superiore. 3: Perché indipendentemente dal genere che stanno suonando sul palco, quella musica non ti sembrerà poi così diversa dalla drum and bass che ascoltava tuo fratello quando si portava in garage il mangiacassette dei tuoi. Tutte le ragioni che vanno dalla cinque all’infinito (senza considerare le birre costosissime o gli insopportabili braccialettini-pass) sono riassumibili così: "la cosa peggiore dei festival sono le persone che vanno ai festival". Tutti, tutti, tutti, tuttissimi quelli che vanno ai festival sono delle grandissime teste di cazzo, di diversa natura, specie e forma. Li abbiamo studiati e abbiamo visto che sono classificabili in dieci categorie.

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IL FIDANZATO PREMUROSO

Se di esemplari presenti qui si potesse fare una classifica, questo figlio di puttana sarebbe sicuramente il peggiore. Saremo brevi e incisivi: è quello che tiene la borsetta, che accompagna la sua tipa sotto il palco a sentire (e cercando anche di apprezzarla) la peggio musica del mondo suonata dalla peggio band del mondo scovata nell’ultima pubblicità della della Nikon (presente “Welcome Home”? Ecco). È quello che tra le sue skills ha sviluppato anche la “modalità sedia”, che attiva quando la sua tipa è stanca o troppo bassa per vedere il palco. Detto questo, è molto probabile che i suoi sforzi vengano ripagati la sera a fine concerto, quando la sua ragazza gli chiederà a gran voce di gioire del suo pisello, non fatico però a pensare che mentre lei se lo sta scopando, nella sua testa, più che l’immagine del fidanzato premuroso, si proietti la facciona pelosa del cantante dei Radical Face.

LA CUMPA DI ZARRI

Sono giovani, abbronzati e tutti maschi. Generalmente si muovono in gruppi da cinque o sei individui, tutti con un taglio di capelli praticamente identico e con indosso magliette che sono variazioni sullo stesso tema, quando non se le sono direttamente fatte fare tutte uguali. Il branco è quasi sempre composto di: tre bellocci, uno più grasso ma più acchittato e uno o due brutti in culo e per questo ancora più acchittati. Sono sempre sbronzi e in maniera molesta, fanno cori fuori luogo solo sulla musica meno indicata e insistono continuamente a volersi fare foto insieme a gruppi di ragazze di numero inferiore al loro ("mica possiamo scopare tutti"). Nei festival con campeggio tentano a tutti i costi di attirarle verso la loro tenda perché "oh, c'abbiamo un sacco da bere e da fumare e pure un botto di DROGA, dai" ma, quando gli va bene, finiscono a molestarne una in quattro dentro un cesso chimico.

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LA FASHION BLOGGER

Foto prese da questo FASHION BLOG (ma va?)

Questo è un esemplare ormai onnipresente, il cui terreno d’elezione sono i festival estivi. Parteciparvi richiede una preparazione meticolosissima che dura giorni, settimane, a volte mesi: il suo outfit è sempre studiato in ogni dettaglio, non c’è niente che le sfugga, neanche le tonnellate di materiale organico (dalla birra al sudore a un sacco di altre cose) che finiscono per depositarsi sui suoi abiti dalla prima mezz’ora di concerto. D’altra parte, quel che conta davvero per lei sono i like che riceve su Instagram, basta qualche apprezzamento e il lavoro di settimane è ripagato. La fashion blogger ha migliaia di accessori, centinaia di braccialetti sonanti, occhiali da sole di forme differenti, coroncine di fiori delle sneaker di tendenza e un delizioso tatuaggio che riproduce una forma astratta, magari geometrica tipo un triangolo. Ogni volta che va a un festival dice: “Ah, ma non sapevo che qui suonassero anche.”

IL FOTOGRAFO UFFICIALE

Sei giovane? Sei bella? Ti stai divertendo un casino? Bene, lui è quello che non vede l’ora di fotografare la tua #giovanissima, #bellissima, #divertitissima persona per poi venderla a un’agenzia pubblicitaria a caso e fare di te un efficacissimo campione di mercato per la prossima campagna rivolta ai giovani giovani belli e divertenti. No, non è che adesso te la devi prendere con me solo perché ti ho detto che quel tipo non ti ha fotografato perché pensava che fossi la più figa del festival.

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IL FATTONE/FRICCHETTONE

Questa è la risposta che ottieni quando chiedi a Getty Images che cos’è un fricchettone

Lui è uno degli avventori più assidui dei festival, c’è chi ritiene che li frequentasse prima ancora che fossero inventati. È quello che conosce tutti i trucchi per superare i controlli antidroga, dei cani, sa dove bisogna scavalcare per entrare gratis sfuggendo a tutte a la security e tutte le telecamere del mondo, e come introdurre al festival boccioni di alcool da fuori. Ovviamente ha anche un sacco di roba da venderti, ma se ti dovesse capitare di parlargli a lungo, sappi che ti si aprirà un mondo che non avresti mai nemmeno immaginato potesse esistere, talmente avventuroso e fuori dal comune che ti sembrerà inventato. Cioè, è sicuramente inventato.

LA COPPIA CHE (SE VA BENE) STA LIMONANDO

Questi sono presenti un po’ dappertutto. Li trovi quasi sempre in un angolo mentre cercano di leccare via dalla bocca del partner le ultime molecole di MDMA ma spesso anche in posti più fantasiosi, tipo in mezzo alla gente. Al punto che il vorticoso movimento delle loro lingue si inserisce precisamente nel punto focale tra te e la band, che stavi cercando, tuo malgrado, di vedere sul palco

IL COGLIONE ESIBIZIONISTA

Questo qui è uno capace di farsi notare anche in mezzo a trentamila persone, ha il potere di costringere la vostra mente a riprodurre la sua faccia da culo ogni volta che qualcuno pronuncerà il nome di quel cazzo di evento a cui avete avuto la sfiga di partecipare. Sarà perché indossava un perizoma e un cappello da cowboy, perché si è presentato vestito da Power Ranger, oppure perché si è messo la maglietta della salute di suo nonno e il trucco di Ace Frehley, fatto sta che non riuscirai mai più a levartelo dalla mente. Vaffanculo. Tutti lo guardano, tutti ridono con lui, tutti gli danno il cinque. Questo è un mondo di merda, ma soprattutto è un mondo ingiusto.

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IL TIPO SENZA CREMA SOLARE

Bisogna essere cretini.

I TWITTER-REPORTER o INSTAGRAM-REPORTER

Loro sono dei veri e propri soldati in missione, sono i paladini dell’hashtag e il loro compito è quello di far sapere a tutto l’internet quanto #inserirenomeband stia #spaccando tantissimo. Che si tratti di Avril Lavigne o di Mac DeMarco, l’importante è che qualcuno stia #spaccando e che lo stia facendo ora. “Loro” sono più che altro ragazzine, e su Twitter hanno 48 follower. In tutto.

IL GIORNALISTA MUSICALE

Non badate alla sua faccia da scemo, è un avventuriero. Va di qua, va di là, è sempre alla ricerca di notizie, scoop, dichiarazioni. È quello che vi intervista quando voi siete giù ubriachissimi e dite un sacco di stronzate, ma che per la maggior parte del tempo se ne sta a guardare i live evitando accuratamente di divertirsi ma attento a ogni dettaglio. Secondo lui, la lineup dell’anno scorso spaccava molto di più e comunque, di quest’anno si ricorderanno solo i meme divertentissimi che hanno davvero SPOPOLATO sui social network. È il genere di persona che scrive le stronzate che poi trovate su siti brutti tipo Pitchfork, Tinymixtapes, Sentirascoltare o Noisey.