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Spero che nel 2014 venga abolita la parola hipster

Con tutte le parole disponibili al mondo per insultare qualcuno, perché limitarsi a questo?

Avete mai sentito questa battutona?: "Come fa un hipster a bruciarsi la lingua? Mangia la pizza prima che diventi cool!!!" Oppure, aspettate, quest'altra: "Quanti hipster ci vogliono per cambiare una lampadina? Un numero sconosciuto, sicuramente non ne sapete nulla." Dai, un'altra: "Cosa dice un hipster a un altro hipster? …Come, non lo sai?"

Ok, ci siamo capiti. Queste battute fanno vomitare. Sono la cosa più prevedibile e stagnante che potremmo sentire nel 2014, qualcosa che può stare nella fascia di pena tra le parodie di "Gangnam Style" e le citazioni del film Anchorman. Dare a qualcuno dell'hipster e tirarci su una scenetta è più patetico di fare l'imitazione di Borat e molto più noioso di fare un video di "Harlem Shake". È orrendo, non è intelligente e bisogna che qualcuno castri per sempre queste boutade. Per sempre.

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Guardate dove cazzo siamo finiti: affoghiamo in un mare di meme a tematica hipster. Questo è l'inferno.

So che ora, voi che siete la nicchia dell'intelligenza mondiale dietro a un computer, starete per scrivere qualche furbissimo commento del tipo "Tu guarda, uno di VICE che dichiara guerra alla parola Hipster, da che pulpito." (No, so che non lo fareste mai, vi limiterete a condividere questo articolo dandomi ragione e facendo impennare le mie quotazioni a guru assoluto della comunità di Internet.)

Quindi prima che assuma ufficialmente il ruolo di avvocato del diavolo nel disperato caso degli hipster contro il resto del mondo, chiariamo una cosa: non è mia intenzione difendere gli hipster o la cultura hipster in nessun modo. Anzi, uno dei miei talenti è la perseveranza nel prendere per il culo ardentemente ogni tipologia di stronzi che si vestono come deficienti e fanno scelte del cazzo giustificandole come "presa di posizione culturale". Ecco, questi sono i casi in cui, secondo me, pregiudizi e discriminazioni sono più che giustificati. Se mi trovo davanti qualche minchione pettinato come Skrillex o uno che indossa quei pantaloni a cavallo bassissimo per cui sembra che si sia cagato il cenone di Natale addosso, sono in grado di insultarlo per 24 ore di seguito senza mai ripetermi. Se poi ha queste due caratteristiche insieme, tiro pure una settimana senza interruzioni.

Il problema è che, negli anni, abbiamo infilato troppe subculture e troppi stereotipi sotto l'ambito semantico del termine hipster. Il risultato è che questa parola non ha più alcuna efficacia, nemmeno come insulto. Per esempio, questi menomati che si vestono come se fosse il 1932 e indossano le ghette e comprano la cera per farsi il baffo a manubrio, ecco, questa gente è definita hipster. I giovani fichetti inamidati che ascoltano post-dubstep e sono impegnati a scrivere la sceneggiatura del loro prossimo cortometraggio sono hipster. Quelli che ascoltano hip-hop, però, anche loro sono hipster. Quelli con la barba lunga e la camicia di flanella, indovinate cosa sono. Le ragazze con i pantaloni a vita alta e le scarpe all'inglese? Hipster. Quelli che si vestono da American Apparel. Quelli che hanno una bicicletta. Chiunque segua Pitchfork, vada in negozi dell'usato o collezioni vinili, chiunque ami il folk o in generale la musica suonata in acustico, studenti d'arte, vegani, ex-punk, chiunque abbia tra i 22 e i 35 anni. Tutti quelli che rientrano in queste categorie sono definiti, senza distinzione, hipster. Capite perché dico che questo termine ha perso molto del suo senso? Se tutti sono hipster, nessuno lo è.

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Due giovani hipster, ritratti in un film che non ho visto.

Oltretutto, il fatto che nessuno voglia essere definito hipster porta ogni ragazzo a rischio a definire hipster qualche altra tipologia di essere umano che abbia le sue stesse caratteristiche, ma si differenzi in alcuni importantissimi dettagli. Ma di chi cazzo stiamo parlando quando parliamo di hipster? Apparentemente, di chiunque abbia un'educazione di base, non sia un tabbozzo e non compri vestiti di grandi marche. Benissimo, quantomeno abbiamo ristretto il campo a circa undici milioni di persone.

Per convalidare la mia tesi, procedo a stilare una lista degli stereotipi hipster più insensati:

Gli hipster sono tatuati. Siete stati in qualche spiaggia negli ultimi anni? A quanto pare ci sono tonnellate di quarantacinquenni sovrappeso di nome Manuel che pompano le hit di Pitbull dal loro cellulare e hanno giganteschi tribali o scritte gotiche su tutto il corpo.

Gli hipster amano Instagram. Sì, ma pure mio cugino di 14 anni ed altre 150 milioni di persone convinte di essere grandi fotografi grazie all'utilizzo del filtro Valencia.

Agli hipster piace il brunch. Ok, adesso ditemi a chi cazzo non piace il brunch. Il brunch è delizioso. Il brunch è fatto di uova, pancake e bacon e, fanculo, non permetterò che il bacon sia utilizzato per insultare qualcuno.

Agli hipster piace l'ironia. Ma davvero? Giusto, perché l'ironia è troooppo cool.

Cazzo, avete visto? Sono caduto nella mia stessa trappola anti-hipster. È troppo facile così, questo è il problema. Non dico che non ho mai chiamato nessuno hipster. L'ho fatto, anche un sacco di volte, principalmente quando voglio tacciare di ridicolo qualcosa di effettivamente ridicolo come i pantaloni da cacati-sotto. (Non vorrei calcare la mano su quei pantaloni, ma fanno semplicemente schifo.) Solo che, ogni volta che quella parola passa tra le mie labbra dovrei lavarmi la bocca con il sapone perché sento che sto utilizzando un insulto precostituito, che sto facendo un copia-incolla da Urban Dictionary. Mi guardo dall'alto in basso e mi dico: "Dan, puoi fare meglio di così."

Ed è vero, perché voglio che quando prendo per il culo qualcuno o qualcosa, il mio insulto sia significativo. Voglio stare al di là di questi stupidi cliché di qualcosa che so che funziona sicuramente, voglio che quando pianto il mio coltello nel petto del nemico, possa ferirlo con la precisione di un chirurgo. Voglio guardare la mia preda negli occhi e dirgli che il suo pelo facciale lo fa sembrare un muppet menomato. Se incontro una con un solo lato della testa rasato voglio poterle dire "che cazzo hai fatto al tuo parrucchiere per meritarti questa vendetta?!?"

Quindi il mio proposito per il nuovo anno è di smetterla di usare un termine vuoto come "hipster"—inizierò a farlo appena dopo questo articolo—ed impegnarmi seriamente ad essere più specifico e fantasioso quando insulto qualcuno, dato che sono stato dotato di un vocabolario che mi permette di massacrare a parole ogni inutile, pretenziosa e stupida insorgenza culturale.

Vi invito quindi a condividere con me questo proposito e a iniziare oggi stesso. In questo modo potrete dire che avete smesso di dire "h*pster" prima che diventasse cool.