Tonylight fa quello che fa da un bel po' di tempo, ed è decisamente uno dei migliori del suo campo. Un tempo la chiamavamo tutta "micromusic", poi questo termine ha iniziato ad assumere significati più ampi e a differenziarsi da quello oggi più comunemente usato: chiptune, nel senso che è musica prodotta dal chip sonoro di una macchina originariamente progettata per fare altro.Comunque vogliate chiamarla, Tony ne è stato uno dei pionieri italiani, fondatore del Micromilano HQ, membro dello squadrone uber-disciplinare Otolab e co-creatore di Leploop (un synth-sequencer che ha fatto dire "WTF???" pure a Chris Carter) e Lumanoise. Oltre a questo interessante curriculum, va detto che il suono del signor Luce spicca di brutto nella ciruma dei musicisti microdigitali. Il troncone principale da cui fiorisce la sua ispirazione, è, infatti, quello della electro detroitiana, già di suo basata su una reiterazione ossessiva di una palette limitata di suoni, e ancora più limitata nella versione chip che Tony esplora da anni. Questo, paradossalmente, non la rende né più pallosa né limita la libertà creativa del nostro, gli regala anzi la possibilità di dedicarsi completamente nelle sfumature e nei dettagli della texture a 8 bit, per creare un suono molto più immersivo. Questo rende le sue tracce attitudinalmente simili al lavoro di gente come TM404 o persino Mark Fell, che trasformano ciò che già era ipnotico e minimalista in una versione ancora più ipnotica e ancora più minimalista, dopo averne dissezionato a dovere la fenomenologia.Dicevamo che Tony questa cosa la fa da anni, ma, oltre a girare con le sue consolle portatili per praticamente tutto il mondo, ha lasciato una scia frammentata e incasinata di uscite su netlabel e compilation varie. Ha deciso solo quest'anno di dare un ordine decisivo alla sua produzione con due raccolte: Selected Works '09-'14 il cuii Vol. 1 è uscito a dicembre per 51Beat, mentre il Vol.2 esce tra pochi giorni per Sanguedisken e lo ascoltate in anteprima alla fine di questo testo. Cioè qui: