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Musica

Semantica dei testi dei Verdena

“Dipingimi distorto come un angelo anormale che cade”

“Dipingimi distorto come un angelo anormale che cade”

"Che cazzo avrà detto"

Ciao sono Adam Kadmon e oggi mi inoltrerò in un àmbito dell’ignoto che le scie chimiche e gli illuminaty a confronto sono alla luce del sole.

Oggi parlerò dei testi dei Verdena.

Non fraintendetemi da subito, cari fan dei Verdena, vengo in pace, sono una fan dei Verdena anche io. Sono fandena da quando avevo circa 14 anni e il loro album omonimo, con annesso video POV tipo "Smack My Bitch Up," aveva messo una bombetta nella moscissima rotazione di MTV, allora popolata da "That Don't Impress Me Much" di Shania cazzo Twain, l'intramontabile "Kiss Me" dei mai più visti Sixpence None The Richer (in effetti con quel nome demmerda meglio che siano scomparsi), Britney e Christina agli esordi, se si era fortunati, Biagio Antonacci con la tricorde "Mi Fai Stare Bene" e Jovanotti con la neonata figlia a cui dedicava video in Super8 e altre canzoni tricordi.

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È quindi ovvio che negli anni 00 i Verdena rappresentassero una ventata di freschezza e allegria, oltre che l'ultimo baluardo dell'indie italiano con la doppia I maiuscola: Gli Afterhours non erano più quelli di Mi Fist—i loro fan avrebbero fatto un figlio e perso buona parte dei capelli di lì a poco, i Marlene Kuntz cercavano di fare i sexy con Skin degli Skunk Anansie confermando la comune opinione che se eri loro fan non avevi mai imparato a drogarti bene. Stare nella nicchia dei Verdena, al contrario, ti faceva sentire giovane e fresco, oltre che speciale, appagato. Forse era il senso di familiarità di questa band a conduzione fraterna che registra i suoi album in un pollaio, forse il fatto di per sé che basso, figa e acconciature strane appartenessero all’allegra e colorita Roberta, di cui peraltro era abbastanza facile innamorarsi (fino a quando, dopo la certezza della commistione con Samuel dei Subsonica, non iniziò a circolare la voce che stava con BUNNA degli Africa Unite… La cosa che voglio pensare più scissa dal concetto di scopare), forse era la loro musica, diretta e potente e in continuo climax. O forse erano proprio i loro testi.

Ok ora mi direte che chi conosce i Verdena sa benissimo che i testi non hanno assolutamente significato, come dichiarato dal frontman Alberto in più di un’intervista. Talmente questa è una cosa che sanno tutti, che su Wikipedia esiste addirittura un paragrafo della biordena dedicato ai testi che recita più o meno così:

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I testi, come già detto, non hanno un significato narrativo o politico, ma sono per Alberto delle allucinazioni quasi oniriche. In un'altra intervista Alberto ha dichiarato: «Possono secondo me essere interpretati in modo diverso, in base alla persona, o al momento. […] Ognuno vive le cose in modo diverso e le sente in modo diverso. I miei testi non hanno senso, e allo stesso tempo ne hanno più di uno. Possono averne anche tre/quattro.»

O, in altre parole,
“Io sono l’hippy che fuma i giorni tuoi”

Il lavoro che seguirà, quindi, più che semantica, sarà una polisemantica, dato che è ovvio che chiunque voglia vascare in questi testi e trovare un senso a questa storia anche se questa storia un senso non ce l’ha, sta compiendo un lavoro inutile oltre che superfluo.

Eccomi qua!

E nonostante la dichiarata inutilità di questo trattato, sono convinta che un approccio ermeneutico possa abradere occamianamente notizie fuorvianti tipo che i testi siano scritti da Salvatore Bagni o meglio da Nico Bortis. Ecco quindi raccolti alcuni macrotemi ricorrenti nei testi dei Verdena, comprendendo i quali possiamo avvicinarci alle loro acrobazie fonetico-glottologiche, ma non troppo che uno sputo negli occhi non è mai gradito.

SPIAZZARE L’INTERLOCUTORE CON SOGGETTI ALTALENANTI CHE SPESSO SONO LEI MA A VOLTE SONO IO ANCHE SE CERTE ALTRE VOLTE SEI TU

"Qualcosa non va qualcosa in me / e sudi ": Ora spiegami con che utilità hai appaltato il sudore a un'altra persona.

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“Rido in lei semmai / Nei tuoi nei io mai”: E lo spero figliolo, perché la brutta abitudine di abitare i corpi di altre persone è già una cosa malata, ma desiderare di abitare i nei sarebbe oltremodo scomodo.

"Io tremo con lei / forse ci sei / io vorrei di più / un po' di lei / Dio contro di me / e come vorrei / sfiorarti di più aaaah" Questa sembra direttamente sceneggiata da Povia per uno dei suoi ultimi cortometraggi.

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Pubblicazione di Giuseppe Povia.

"Vorrei credere / che non ci sei / le mie lacrime / forse tu ci sei / ma non ci sei": Voler credere, solitamente, è il primo passo per convincersi, oltretutto se l'oggetto in questo caso è un fazzoletto basta veramente poco a procurarselo.

"Lei non ha tempo io non so perché / Perché, tu sei sola / Tu sei sola": Molto probabilmente dedicato a una rappresentante porta a porta del periodico Lotta Comunista che viene respinta ad ogni porta cui si presenta perché non ha al suo fianco il reale Carlo Marx ma è stata abbandonata dalle Grandi Ideologie.

"Questa è la canzone per lei che infetta la ragione, lo sai / fra mile mie parole ci sei / ma non mi avrai / Questo non è giusto però / io spero rimarrai per un po'": Ascolta, un consiglio in amicizia, prima risolvi il tuo problema con lei poi pensi a dedicare una canzone a un'altra. Non è che sei d'aiuto così.

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TUTTA QUESTA CONFUSIONE PORTA CHIARAMENTE A MALESSERE FISICO

"ora lo so / non mi sento più bene da un po' ": Be' puoi tentare di sublimare questo malessere scrivendo canzoni!

"Se affondo nell'up-nea non dormo più": ci credo che poi di giorno non stai tanto bene, comunque per chi russa come te ci sono tantissime soluzioni.

“Tremi un po’ e non è facile urlare nei rumori tuoi per te”: Se si tratta ancora di russare o bruxismo ho un'altra dritta:

“Affondo in nora, affondo in nora”: Poverino non sa nuotare, ma non è il suo unico problema…

"io temo di vincerti la vertigine in volo": Qualcuno ti risponderebbe che la vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare, qualcun altro "morbida vertigine sui vuoti della vita" e io ragazzi consiglio a tutti onestamente di farvi dare una controllata all'orecchio interno, non sarà una sinusite la causa di tutto sto russare e soffrire di vertigini?

"mi spremi e inventi nuvole e mi illudo spesso come se… poi la vertigine": Prova anche solo con uno di quei coni anticerume.

QUAL È IL COLORE PREFERITO DEI VERDENA

“Nei miei neri e blu”

"Vedi blu e ti senti fragile"

"Nessuno saprà mai in questo cielo dovrò concluderti / nel blu"

"Consumi vuoti blu in più"

"Con piume blu stringimi satura"

"Blu, l'impero è blu"

"Topi blu ballano sull'oceano, nulla è più vero"

"Quando il mare era blu e il cielo era blu"

"Tu non sai… Vai così verso il blu"

"Tu seno blu mi vuoi per te"

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Non ne ho la più pallida idea.

GLI IMPERATIVI PRONOMINALI

"Dipingimi distorto come un angelo anormale che cade / Offendimi, se odiare è un crimine il prezzo è uguale e fa male": Non è proprio odio, è più incomprensione.

"Ora commentami un giorno come non lo hai fatto mai": "ora stai calmo, altrimenti sai cosa ti commento" (Bruno Pizzul)

"Parlami / Mi asciugherai / Giuro, lo fai": questa breve digressione dimostra come la confusione dovuta alle vertigini non sia assolutamente passata risolvendo alcuni problemi di labirintite, anzi, si sia accentuata includendo ora anche la consecutio temporum.

"Correggimi se tutto questo è debole": appello disperato a qualche insegnante di italiano, questo però non è un tema sono i testi delle tue canzoni.

"Trovami semplice": Tu dimmi come faccio, dopo tutto questo, ragazzo mio.

NON CONCLUDERE LE FRASI

“Vera tu mi fai”

CHE CAZZO MI FAI

In conclusione, ecco un agevole schema in cui ho matematicamente raccolto i lemmi più ricorrenti nei testi dei Verdena, date un'occhiata e attenzione alle vertigini.

Ora vi invito a sfidare gli amici al divertente gioco da tavola: "Chi è più Verdena?" —si gioca così: ritagliate dei bigliettini con le parole che vedete qui sopra, pescatene cinque e vedete chi di voi è più verdena.

A me è uscito "lei clown inutile ancora blu", mi sento Verdena almeno al 75%.

Sono talmente Verdena che ora vi lascio.

Trovatemi semplice su Twitter: @virginia_W_