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Musica

Richard Papiercuts - "IF"

Il nuovo album ci accompagna tra le fogne e i club più patinati di New York.
Giacomo Stefanini
Milan, IT

Questo è il classico genere di dischi che io amo alla follia. Formalmente disomogenei ma dotati di un filo conduttore elusivo, a tratti esagerati, strappano qualche sorriso sardonico perché è evidente l'egotrip dell'autore, ma il suo talento è anche impossibile da ignorare.

Richard Papiercuts si era già fatto un nome un paio di anni fa con il suo album di debutto A Sudden Shift, ottimo disco che prendeva il classico post-punk di inizio anni Ottanta e lo ingrassava e riscaldava con influenze art-rock, jazz e rock'n'roll, ma con "IF", in uscita oggi per ever/never records, decide di svoltare e tirare fuori un'opera rock decisamente ambiziosa. Accompagnate da un cantato baritonale e ancora più sopra le righe di prima, le canzoni di "IF" ti scuotono, ti inquietano, ti cullano e ti eccitano, e la narrazione dell'album alterna visioni patinate e malinconiche di New York, perpetuando il mito di una città dalle forti contraddizioni. Dalla dance music moroderiana di "The sorrow of faith" (pubblicata anche come maxisingolo 12" con remix house sul lato B) al blues rock di ispirazione Stones di "They tried to change me" alla cavalcata a mille all'ora di "How it really begins", Richard Papiercuts è come un moderno David Byrne: riesce a inserire ispirazioni e citazioni "alte" in un contesto pop nel vero senso della parola, creando un disco spiazzante ed estremamente affascinante.

Ascolta l'album in streaming qui sotto, e ordinalo dal negozio online di ever/never records.