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Musica

LXV - Asylum/Theophany

Il nuovo EP di LXV per Soft Abuse è ambient adatto ad accompagnare la mente nelle sue esplorazioni più profonde.
Sonia Garcia
Milan, IT

"Asylum/ Theophany è un EP di musica che ho composto tra il 2012 e il 2014. Contiene parte dei miei primi movimenti come LXV," spiega David Sutton sul suo sito, in cui annuncia l'uscita del suo quarto, splendido EP, per Soft Abuse. I vecchi nomi a cui viene associato sono svariati—Current Amnesia, Car Commercial—ma da qualche anno, il producer di Philadelphia ha incanalato le sue energie in un progetto più coinciso ed evocativo, contrapposto alla matericità (e antimatericità) dei suoni che lo caratterizzano. Il progetto si chiama LXV e lo scorso giovedì ha rilasciato Asylum/ Theophany, ovvero sei spirali di noise, voci e piano, ispirate al Chapel Perilous, termine occulto con cui Anton Wilson—e molti altri prima di lui—denominavano un particolare stato di confusione mentale in cui l'uomo non capisce se determinate esperienze da lui vissute siano reali, o alterate da forze ultraterrene, di cui per natura non concepisce l'esistenza.

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Gli strati di voci, droni, palpiti e sospensioni ambient che Sutton ricama traccia dopo traccia, sono venti algidi e sintetici che lentamente fanno affiorare un'entità sonora perfettamente complementare all'esplorazione spiritica della mente, durante lo stato di Chapel Perilous. Il deserto raffigurato sull'artwork è più che eloquente, riguardo all'atmosfera di Asylum/ Theophany, e ne rappresenta forse la stessa essenza. Si tratta del primo album solista realizzato dopo la collaborazione con Kara-Lis Coverdale, Sirens, e lo potete ascoltare qua sotto.

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