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Musica

Le sette vite di Kim Gordon

Prima, durante e dopo i Sonic Youth, Kim Gordon è sempre stata una una gran figa.

Già, Kim Gordon è una delle donne migliori del mondo e una di quelle che hanno fatto più cose: è rockstar, artista, fashion designer, e ora anche scrittrice, dato che la co-fondatrice dei Sonic Youth ha appena scritto un libro intitolato Girl In a Band, in cui c'è molto di più di un solo titolo, di una sola definizione.

Questa autobiografia contiene anche un sacco di aneddoti interessanti, tipo che Billy Corgan è un coglione, che Courtney Love è una poraccia e che Thurston Moore quando è andato in crisi di mezza età ha iniziato a tradirla. Oltre a questo, contiene anche un punto di vista mai affrontato sulla vita di Kim, sulla sua evoluzione artistica e sui suoi 61 anni spesi a surfare sul filo del rasoio della cultura alternativa. Abbiamo pensato di renderle omaggio a nostro modo riassumendo in 7 momenti le 7 fasi più emblematiche della sua vita.

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Fiorellino Teenager

Kim è cresciuta nel sud della California negli anni Sessanta, quindi è naturale che fosse una giovane hippy. Anche se in realtà è nata a Rochester, New York, quando aveva cinque anni a suo padre venne offerta una cattedra al dipartimento di sociologia dell'UCLA e tutta la famiglia si è spostata sulla costa Ovest. Da teenager Kim indossava calzoni cuciti dalla sua mamma fricchettona, ricavati da un copriletto in stile indiano e si perdeva nelle immagini di Joni Mitchell e Marianne Faithfull, ascoltava jazz con suo fratello maggiore e andava a campeggiare sullo Yosemite con il suo fidanzatino Danny Elfman. Sì, quel Danny Elfman.

Studentessa di arti sperimentali

Kim ha passato anche un buon pezzo della sua vita coreografando spettacoli di danza moderna al suo liceo—lo stesso in cui, anni dopo, venne filmato My So-Called Life—sulle note di pezzi di Frank Zappa. Questo era già un buon inizio per le sue passioni e competenze. Mentre studiava al Santa Monica College, un suo fidanzato dell'epoca la presentò a Larry Gagosian, un gallerista, allora ai primi passi, per cui lavorò come corniciaia. Si trasferì poi a Venice Beach, e il suo padrone di casa era il roadie di Crosby, Stills, Nash & Young, tra l'altro, e successivamente si diresse alla York University di Toronto per studiare con il filmmaker di Fluxus George Manupelli. Lì girò un film surrealista a tema Patty Hearst. Una volta compiuti i vent'anni, tornò a Los Angeles, si iscrisse a un istituto d'arte e si legò sentimentalmente all'artista Mike Kelley, e si innamorò artisticamente di Dan Graham. In questo periodo Kim andò ad un concerto dei Black Flag che fu per lei illuminante—il frontman era ancora Keith Morris.

Artista a Manhattan

Nel 1980, Kim approdò a New York, una città lurida, ma anche il posto in cui tutte le arti sperimentali erano in fermento. "Ogni cosa che accadeva, accadeva a New York", scrive Kim, che riuscì a trasferirsi in città grazie al denaro ricevuto come indennizzo per un incidente automobilistico. Guidò tutto d'un fiato da un lato all'altro degli States con il suo ragazzo Mike Kelley, appena arrivata in città si fermò a dormire da Cindy Sherman a Fulton Street, prima di affittare un angolino del loft di Jenny Holzer. Tornò a lavorare per Larry Gagosian, che a questo punto era diventato un bel po' più famoso nel mondo dell'arte, e il suo ruolo era quello di receptionist alla sua galleria di Broadway. Kim ammette che quello non fosse proprio il lavoro ideale per lei, non rispondeva nemmeno al telefono, anche se la sua figura la faceva lo stesso, dato che era vestita con "Occhialetti svedesi, vestiti orribili e capelli corti biondo-cenere." E mentre "lavorava" lì conobbe la stella nascente della fotografia Richard Prince. In pratica girava con tutti gli artisti che di lì a poco sarebbero diventati un culto. Niente di che.

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Novellina No Wave

Dan Graham guidò Kim verso la caustica e anti-tutto No Wave di New York, portandola in club come il Tier 3 e la galleria Franklin Furnace, e a sentire band come i Theoretical Girls di Glenn Branca e Jeffrey Lohn. "Il puro senso di libertà e furia emenato da quella musica mi fece pensare che avrei potuto farlo anche io", dice lei. Di lì a poco fini per prendere parte a una performance di Dan Graham intitolata Performer/Audience/Mirror, con una band composta interamente di ragazze. Quel gruppo non durò molto, ma la bassista Miranda Stanton fu una figura chiave per la vita di Kim, perché le presentò un giovane chitarrista di nome Thurston Moore.

La dea dei Sonic Youth

Kim e Thurston si incontrarono all'ultimo concerto della ex-band di lui, i Coachmen. Era il primo ragazzo più piccolo di lei (di cinque anni) che avesse mai avuto. Molto presto iniziarono a suonare insieme, unendo le forze con Lee Ranaldo prima col nome di Male Bonding e poi come Sonic Youth, con Kim al basso. Di lì a poco sarebbero diventati il nome più importante della scena rock sperimentale di tutti gli anni Ottanta e Novanta, finché la coppia non si è separat nel 2011, dividendo anche la band. Trent'anni sono una roba enorme per qualsiasi prodotto creativo, figuriamoci impiegarli senza mai perdere un briciolo di integrità tra le maglie dell'industria musicale, andando in tour con chiunque (dai Nirvana a Neil Young) e usando la propria fama mondiale per portare a galla un sacco di bei nomi dell'underground (Boredoms, Wolf Eyes, Jim O'Rourke, Jooklo Duo…). Hanno anche l'onore di avere generato una delle t shirt più famose della storia del rock, quella con l'artowrk di Goo disegnato da Raymond Pettybone. Ora la vendono pure da Urban Outfitters, e la indossa gente che probabilmente non ti saprebbe fischiettare il riff di "Kool Thing" nemmeno sotto tortura.

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Idolo fashion

Nel 1993 Kim si unì alla stilista Daisy Cafritz, sorella di Julie Cafritz dei Pussy Galore, per creare una linea di abbigliamento chiamata X-Girl, come reazione alla scaristà di offerta in termini di moda che si percepiva all'epoca nella downtown di Manhattan. "In un periodo in cui andava fortissimo uno stile tra grunge e skate, io e Daisy eravamo alla ricerca di qualcosa con un fit più netto e dallo stile più semplice e pulito. Il marchio fu ispirato dal look di Anna Karina in Pierrot Le Fou di Godard e Anita Pallenberg periodo Exile On Main Street. Si misero insieme a Mike D dei Beastie Boys, che generò un suo brand di streetwear chiamato X-Large. Il marchio debuttò nel video di "Bull In The Heather", indossato da Kim incinta di quattro mesi e da Kathleen Hannah delle Bikini Kill. In seguito aprirono un negozio su Lafayette Street e misero la loro amica Chloe Sevigny a fare da testimonial d'eccezione per il marchio.

Kool Mom

L'unica figlia di Kim e Thurston, Coco Gordon Moore, nacque all'inizio degli anni Novanta e, ogni volta che Kurt e Courtney passavano da New York, la loro tata portava Francis Bean e le bambine giocavano assieme. Una volta deciso che non gli andava di tirare su una pargoletta nel casino di Manhattan, i coniugi si spostarono a Northampton, nel Massachussets. Sarà pure cresciuta nel borghesuccio New England, ma la ragazza ha comunque finito per appassionarsi a Yoko Ono e frequentare vicini di casa quali J Mascis. Da adolescente formò anche una sua band, i Big Nils, ma proibì a entrambi i suoi genitori di andare a vedere un suo concerto. Al momento studia arte a Chicago. Tale madre….