FYI.

This story is over 5 years old.

Musica

Le 30 canzoni più tristi e deprimenti del rap italiano

Anche i più duri ogni tanto hanno bisogno di un abbraccio fatto di note e metriche. Le canzoni rap italiane tristi che vi strapperanno il petto
Mattia Costioli
Milan, IT
canzoni più tristi del rap italiano

Anche i più duri ogni tanto hanno bisogno di un abbraccio fatto di note e metriche pronte a strappargli il cuore dal petto. Lo scopo di questa classifica di canzoni rap italiani tristi è proprio strapparvi il cuore dal petto, quindi prima di scivolare alla Numero 1 e dire che non è quella giusta, provate a soffrire un po' insieme a noi. Se promettete di metterci voi la metà delle lacrime potremmo anche pensare di rendere quest'opera di ansia, angoscia e tristezza ancora più vasta.

Pubblicità

30 - Sottotono, "Solo Lei Ha Quel Che Voglio" - Sotto Effetto Stono (1997)

Il primo brano di questa classifica è anche il più datato ed è opera della mente di Tormento e Big Fish quando ancora componevano i Sottotono. Come vi abbiamo già spiegato in passato i Sottotono sapevano cos'è l'amore e soprattutto sapevano come starci sotto quando conosci una persona che ha già in testa il tarlo di qualche altro essere umano che, guarda un po', non sei tu.

29 Coez, "È Colpa Tua" - Figlio Di Nessuno (2009)

Capire i testi di Coez

Figlio Di Nessuno è il primo disco solista di Coez, la cui carriera da musicista era iniziata giusto qualche tempo prima, dopo aver incontrato Lucci e formato i Brokenspeakers. In un certo senso qualsiasi brano di questo disco è un misto di angoscia, di canzoni deprimenti e ansia da quella clausura che ti autoimponi nei momenti in cui rapportarsi con altri esseri umani diventa doloroso come una frustata sulla carne viva. Questo brano è la tipica fase di odio e disprezzo post-rottura, attraverso cui chiunque è passato, prima o poi.

28 Guè Pequeno, "Voodoo" - Vero (2015)

Il disco più chiacchierato di Guè Pequeno (la cui discografia è comunque ricca di altri pezzoni dolcissimi) contiene "Voodoo", una perla per una serie di motivi così lunga che non mi va di condividerli tutti con voi. Al di là di un paio di strofe (soprattutto quella che comincia con vita vera / sto KO, Carnera) che sono semplicemente belle, il brano racconta una storia d'amore che finisce in overdose, e forse vi ci potete ritrovare anche se siete straight-edge.

Pubblicità

27 Club Dogo, "No More Sorrow" - Penna Capitale (2006)

Così come i Sottotono, anche i Club Dogo sapevano cos'è l'amore e questo è uno dei loro pezzi più riusciti, sul loro disco più riuscito: Penna Capitale. Atmosfere da vecchio b-side per un brano costruito su un beat di Shablo che avrebbe dovuto fare del suo The Second Feeling, ma che alla fine si è avvolto perfettamente intorno a due strofe di Jake e Guè così insolite che non c'è nulla di paragonabile nel resto della loro discografia.

26 La Pina feat. Giuliano Palma, "Parla Piano" - Piovono Angeli (1998)

Piovono Angeli è uno dei dischi hip-hop italiani più introspettivi e riflessivi, in cui tutto si gioca su questo rimuginare di sentimenti e suggestione legate alla sfera affettiva. Per l'angolo gossip vi farà piacere sapere che in quel periodo Giuliano Palma e La Pina se la intendenvano e, vada come vada, se un giorno riuscirete a far spengere il cuore di qualcuno con un brano del genere, allora avrete beccato la persona giusta.

25 Dargen D'Amico, "Arrivi Stai Scomodo e Te Ne Vai" - Di Vizi Di Forma Virtù (2008)

Dargen D'Amico in questo brano di quel monumento di disco che è Di Vizi Di Forma Virtù racconta la storia di una vita ed è qualcosa di così straziante da lasciare senza fiato nel momento in cui ci si rende conto che, momento più momento meno, ci incastriamo tutti in quella canzone triste.

Pubblicità

24 Jake La Furia, "Serpi" - Roccia Music Vol. 1 (2005)

C'è stata discussione sull'includere o meno questo brano di Jake La Furia, uscito per il primo mixtape di Roccia Music (aka Marracash). Alcuni sostenevano che non fosse una canzone rap italiana triste, bensì di rivalsa sugli altri, ma cosa c'è di più triste di dover lottare a pugni chiusi per ciò che gli altri hanno già acquisito per diritto di nascita?

23 Cor Veleno, "Dillo Un'Altra Volta" - Nuovo Nuovo (2007)

Penso che tutti sappiano canticchiarsi in testa questa canzone, presa da Nuovo Nuovo, disco che per motivi di budget, successo, supporto di una major, novità nelle modalità di distribuzione e sonorità è tra i più importanti negli ultimi dieci anni di storia dell'hip-hop italiano. Mentre inserivo la canzone in questa pagina l'ho ascoltata e mi sono reso conto di poterla cantare tutta a memoria.

22 DJ Gruff - "Mentre Ci Penso Un Po'" - Sandro O B (2009)

Fate un favore a voi stessi e alla collettività ascoltando questa canzone esclusivamente quando vi siete mollati da pochissimo, meglio se da giorni, massimo una settimana. Non è fatta per altro. Anzi, regolate la vostra vita sentimentale SOLTANTO in funzione del momento in cui vi lascerete e sarete così autorizzati ad ascoltare questa canzone, ottenendo così una morte degna del vostro nome. È la cosa più saggia e chi se ne importa se non è esattamente un pezzo rap.

21 Ghemon, "Fantasmi Pt. 1" - Qualcosa È Cambiato (2012)

Pubblicità

Le classifiche sono sempre qualcosa di parziale e difficilmente riescono ad avere un senso profondo, più che altro la speranza è che ognuno riesca a scoprire qualche nuovo scorcio tra paesaggi già conosciuti. È questo il motivo per cui, tra tutti i brani che ci fanno frignare come fontanelle, la scelta è caduta su questa bonus track che, per fa il paio con "Fantasmi Pt. 2", che invece trova posto tra le tracce di Qualcosa È Cambiato. All'interno ci sono campionamenti di Amir, dei Duplici e di Neffa, che insieme costruiscono una barra da far venire i brividi, gli stessi che ti vengono quando l'ascensore sobbalza e resti sospeso nel vuoto.

20 Articolo 31, "Non È Un Film" - Domani Smetto (2002)

Ma qui non è così / non c'è il lieto fine e poi / il buono perde. Il resto sono fregnacce e ce le teniamo per noi, questa volta.

19 Gel feat. Metal Carter, "Dolore Dentro" - I Più Corrotti (2006)

Questo peana di sofferenza composto da Gel e Metal Carter è allo stesso tempo un inno al suicidio e una lode all'arte, alla possibilità di esprimersi e trasformare tutto quel nero denso e appiccicoso che prova ad avvolgerti da dentro in un flusso di parole che possa alleggerire qualcun altro.

18 Basley Click, "E Dire Che Tu" - Basley Click The Album (2001)

Questo brano di Basley Click è, al di là di un arrangiamento da stracciarsi le vesti per farsi legare al gioco e fustigare in pubblica piazza, un inno all'incomunicabilità, in un mondo in cui tutti sono in fila per aspettare il loro turno di parlare. Scrivi lettere al mondo si ma chi pensi le legga? e Ognuno nelle cuffie ha tutto tranne che se stesso le due barre migliori di un pezzo che è inciso sopra un disco del 2001 che ha messo insieme Fede dei Lyricalz, Fabri Fibra e Fritz De Cat, qui accompagnati da Rachael Anne. Quel fischiettio alla fine è il vostro cuore che si frantuma e viene soffiato via dal vento.

Pubblicità

17 Caneda, "C'Era Una Volta" - La Farfalla Dalle Ali Bagnate (Atto III) (2009)

La Farfalla Dalle Ali Bagnate è il secondo album di Caneda e sia che facciate parte di quelle persone che riescono ad apprezzare il suo timbro, sia che non ne facciate parte, più che un disco è un'antologia di poesie. "C'Era Una Volta" è la storia di una ragazza tra abusi e dipendenze, in cui compaiono tre barre capaci di far torcere lo stomaco Tornò alla partenza, la città è una caramella senza zucchero, senza speranza / l'eroina pianse per le sue vene, la coca per le sue righe / e la bambina tornò nella giungla come una tigre.

16 Mecna, "Pace" - Laska (2015)

Scappi prima tu o sparisco io? Non siamo niente io e te. Mecna probabilmente è la cosa che più si avvicina a raccontare il modo di vivere le relazioni di una generazione che, anche se dite di no, controlla gli orari a cui la persona per cui prova affetto ha risposto, si fa desiderare aspettando e con la stessa metodicità scompare nel nulla quando si incrina quel meccanismo che ci fa pensare di vivere in un videoclip. Laska è più o meno tutto così, sincero e ben verniciato.

15 Frank Siciliano, "Notte Blu" - 60 Hz (2004)

L'ultima ragazza che mi ha scaricato ha detto che non aveva tempo per me, che stava vivendo il suo momento blu. Non è molto importante che quel particolare caso sia vero o no, ma credo sia capitato a tutti di ritrovarsi in quel cliché di camminare per camminare, viaggiare per viaggiare e sentirsi soli come la merda. Questo pezzo di Frank Siciliano (che proprio l'anno scorso è uscito con il suo primo disco da solista) su 60 Hz è viscerale, solitario e indemoniato, un anthem non generazionale, ma semplicemente classico, da custodire e utilizzare per tutti i vostri momenti blu, in cui non ne potete più.

Pubblicità

14 Co' Sang, "Fino A Quanno Vai Ncielo" - Singolo (2007)

Questo singolo dei Co' Sang, gruppo formato da Luche e 'Ntò la cui storia si è evoluta in modi non previsti e non piacevoli, non trova posto in nessun album, ma rimane un racconto meraviglioso di spietato determinismo, della fatica di riuscire a sfuggire alle regole di un gioco a cui non hai mai scelto di giocare, ma in cui ti sei trovato come pedina. Il singolo è uscito in free download subito dopo l'uscita di Chi More Pe' Mme e il video (qua sopra schiacciato per motivi di spazio) vede la partecipazione del cantante napoletano Pino Mauro, in un'operazione di riconoscimento della scena rap napoletana piuttosto storico.

13 Neffa feat. Deda & Al Castellana, "Guerra e Pace" - 107 Elementi (1998)

Neffa, Deda & Al Castellana dovrebbero riuscire a smuovervi le budella anche senza ascoltare musica, ma questa triste canzone italiana, che apre 107 Elementi, racconta quello spiraglio di vita che ogni tanto, se sei abbastanza fortunato, puoi riuscire a scorgere negli occhi di un'altra persona, tra uno sbattimento e l'altro.

12 DJ Gruff, "Senza Te" - O Tutto O Niente (1999)

O Tutto O Niente è il quarto album di DJ Gruff e "Senza Te" è un brano composto insieme a Giuliano Palma, che insieme a Karima canta i quattromila ritornelli a precedere e accompagnare fuori l'unica strofa del brano. Questa costruzione e l'ossessiva ripetizione a più voci di Ora il tuo sguardo non fa più i miei giorni sono qualcosa di puro e straziante, qualcosa che un giorno a tutti piacerebbe dire di aver provato.

Pubblicità

11 Sacre Scuole feat. Irene Lamedica, "Le Parole Non Dette" - 3MC's Al Cubo (1999)

Il quarto brano di 3MC's Al Cubo su è estremamente adolescenziale e in certi momenti del brano le rime sono più pretestuose che giustificate. Corvo D'Argento inizia già a sentirsi un po' Dargen D'Amico e Irene LaMedica ha scritto il ritornello di un'altra canzone, ma per qualche irripetibile congiunzione tutto funziona alla perfezione e ci sono una quarantina di secondi in cui Jake passa a Dargen un gioco di parole che poi viene chiuso così: se le parole lecite ci terrorizzano ma le persone negano normalmente, se le frasi silenziose sentenziano dove verità tacciono nobilmente e poi parte, completamente a caso, l'ultimo ritornello di Irene. Non saprei dire perché, ma è angosciante.

10 Bassi Maestro, "Foto Di Gruppo" - Foto Di Gruppo (1998)

Questo brano è l'angoscia che ti viene quando il tuo primo amico o amico della tua comitiva, invece di venire a ubriacarsi al bar, passa la sera di Natale a casa del partner con la sua famiglia. È lo schifo di diventare vecchi e trasformare Quest'estate faremo in Quell'estate abbiamo fatto.

9 Kaos One, "Domani Sarà Peggio" - Fastidio (1996)

Cogliamo qui l'occasione per ribadire e rassicurarvi con affetto CHE IN FUTURO SARÀ PEGGIO, MOLTO PEGGIO, QUESTO NE È UN ASSAGGIO.

8 Stokka & MadBuddy, "Quando Un Giorno Tornerai" - Block Notes (2005)

"Quando Un Giorno Tornerai" è la storia di tante estati e alcune vite, quell'insicurezza che alcune sere ti sembra una forza grandissima e che altri giorni è solo l'ultimo vagone del treno che scompare all'orizzonte, dove si incrociano i binari.

Pubblicità

7 Club Dogo, "La Stanza Dei Fantasmi" - Mi Fist (2003)

Anelli di catena che m'imprigionano al patema e a ogni sua retroscena, scimmie sulla mia schiena. Questo pezzo, su Mi Fist è la cronistaria di chi ogni notte combatte l'angoscia e l'ansia, in cui la musica evoca fantasmi e mostri da armadi che pensavamo di avere chiuso per sempre, ma invece…

6 TruceKlan, "Per Kare" - Ministero dell'Inferno (2008)

Questa canzone, dedicata a un writer che non c'è più, ha bisogno di essere raccontata. Fa parte del disco Ministero dell'Inferno e a me fa battere il cuore. Cancelleranno i tag / ma non quello che c'è in me / ma non quello che c'è in me / ma non quello che c'è in me.

5 Teste Mobili, "Chi Ti Ricordi Per Sorridere" - Dinamite Mixtape (2001)

Questo brano, spesso erroneamente attributo agli Uomini di Mare, è in realtà accreditato a Teste Mobili e pubblicato per la prima volta nel 2000. All'interno del brano si passano il microfono Fibra, Nesli, Shezan Il Ragio e fin dal titolo è una fucilata in pieno stomaco. Anche se l'analisi sintattica del testo lascia un pochino a desiderare (o più probabilmente non stavo attento al liceo) questo pezzo riesce a portare a galla quella nostalgia per quel rapper che ognuno si cova in un angolino del cervello.

4 Marracash, "La Mia Prigione" - Roccia Music Vol. 1 (2005)

Sono sinceramente convinto che il giro di trombe in questo pezzo sia uno dei punti più alti della carriera di Don Joe che è riuscito a incastrare i campioni in modo impeccabile. Qualche tempo fa, da qualche parte nell'Internet, ho letto che ci sono alcuni suoni che provocano reazioni istintive e ataviche all'interno del cervello umano, ad esempio le porte che cigolano, il cui suono è inquietante perché scritto nel nostro DNA. Ecco, credo che le trombe di questo pezzo si incastrino in qualche modo con l'idea stessa di malinconia e con le barre di Marracash che prova a raccontare quello stato di impotenza e prigionia che chiunque si sia trovato chiuso in camera sua, dopo essersi accontentato o essere stato sconfitto, ha potuto sperimentare almeno una volta nella vita.

Pubblicità

3 Lou X, "Via Da Qua" - La Realtà, La Lealtà e Lo Scontro (1998)

Ascoltare tutto questo disco, ma in particolare "Via da qua", in una condizione psicofisica che non sia RAGGIANTE (caps lock perché deve davvero essere così) equivale a prendere in mano la propria voglia di vivere, appallottolarla, lanciarla giù per un dirupo e fuggire via sperando di non sostituirla mai più con niente di lontanamente simile. Ottima anche come arma di distruzione di massa.

2 Gemello, "Piangimi Un Fiume" - Non Parlarmi d'Altro (2006)

La verità è che piangere sul primo album di Gemello è un cliché fin troppo abusato. Stiamo inserendo questa simbolica traccia tra le canzoni più tristi del rap italiano per non mancare di rispetto a nessuno, ma in realtà vorremmo tutti tirare uno schiaffo morale a questo antipatico stereotipo della lacrimazione di fiumi mentre si saltano sagome di uomini sull'asfalto. Basta per favore.

1 Fabri Fibra, "Momenti No" - Mr. Simpatia (2004)

Questo è uno sfogo. Tutto Mr. Simpatia è uno sfogo e "Momenti No" è intriso di una violenza molto più opprimente di quella contenuta nelle figure che evoca. È uno sfogo fatto di confusione artistica, un tentativo di decompressione per liberarsi di tutti quei pesi e quelle etichette applicate da chi prova a entrare in connessione con la tua arte. Uno sfogo dettato dalla frustrazione, dall'abbandono di tutte quelle piccole realtà che a un certo punto rimangono schiacciate da quella bestia nera d'angoscia che, in modi diversi, ha popolato tutta questa lista. "Momenti No" è forse il pezzo più profondo che il genere rap italiano sia riuscito a produrre in questi anni di ricerca, profondo come un buco nel petto, come quella litania di Non lo so ad accompagnarne la chiusura.

Segui Mattia su Facebook, Twitter o Instagram.
Si ringraziano i preziosi Tommaso Naccari, Sonia Garcia, Federico Nejrotti e Mattia Salvia.