FYI.

This story is over 5 years old.

Musica

Ecco chi c'è dietro a Has It Leaked

Il sito che avvisa i propri utenti quando un album è scaricabile prima della sua uscita ufficiale.

Staffan Ulmert è quello che ti spiffera se è uscito il leak degli album che aspetti.

Il suo Has It Leaked è il Chi L'ha Visto della pirateria musicale, nato allo scopo—stando a quanto recita la descrizione del sito—di avvicinare i fan alle label.

Steffan, però, non fornisce agli utenti i link diretti per scaricare gli album fuoriusciti prematuramente da qualche pertugio dell'industria musicale, è più, secondo lui, una piattaforma in cui gli utenti possono discutere dell'esistenza/qualità/veridicità di un leak (e magari dare le basi per avviare una ricerca e trovarli facilmente).

Pubblicità

Ulmert, che gestisce il sito dalla Svezia sin dal 2012, è un producer, oltre a occuparsi regolarmente di podcast, e capisce a pieno la il pericolo economico e creativo di caricare su Internet gli album prima della data ufficiale di pubblicazione.

Ciononostante, i leak digitali sono oramai parte integrante del modo in cui circola la musica, più o meno da quando esiste l'Internet. Nel 1993, l'album dei Depeche Mode Songs of Faith and Devotion traspirò prematuramente in qualche angolo della rete, e questo quando ancora Internet era il tenerissimo World Wide Web accessibile a pochissimi fortunati con una connessione paleolitica. Da allora, i fan hanno reclamato qull'ascolto prematuro per i loro tanto attesi album.

Nonostante le grosse etichette vogliano far credere il contrario, i leak non sono necessariamente una cosa negativa per gli artisti e, anzi, possono essere un ottimo strumento se arrivano nelle mani giuste. Il classico di Wilco Yankee Hotel Foxtrot ha iniziato a circolare come leak, dopo che la Warner si era rifiutata di pubblicarlo, ma, grazie al leak, generò un fermento tale che, di conseguenza, la sua pubblicazione e il suo successo furono assicurati.

Sì, perché la leak culture è una di quelle parti della musica ancora alimentate dal puro entusiasmo. Le label possono provare a chiudere a chiave i propri dischi e tenerli sotto sorveglianza, ma se c'è qualcosa che i fan vogliono raggiungere, non c'è dubbio che troveranno un modo per farlo.

Pubblicità

Noisey: Hey Staffan, come hai iniziato a fare il sito?
Staffan Ulmert: Suonavo, e mi dava fastidio il modo in cui le label gestivano la promozione, il fatto che fossero così poco creative, così ho iniziato a crearmi una piattaforma per promuovere la mia musica. Però c'erano un sacco di altri dischi di cui volevo parlare e mi interessava sapere se c'era un leak in giro, per cui ho iniziato a fare un forum per informare il pubblico. Non ho avuto bisogno di capire come renderlo legale, perché non invito la gente a scaricare i leak, non posto torrent, né niente del genere. Per cui ecco come è nato Has It Leaked: per promuovere la mia musica, anche se per quello scopo non ha mai funzionato.

Secondo te i leak contionueranno a esserci per molto tempo?
Sì, sfortunatamente oramai sono parte del mercato. Le Label non hanno idea di come fare in modo che non ci siano, tranne le major con il metodo dei surprise album, ma comunque succedono cose tipo Depression Cherry dei Beach House che è stato lakato con due mesi di ancitipo nonostante fosse su una grossa etichetta come Sub Pop. .

Ha intervistato Slade, un leaker che sostiene i leak facciano bene agli artisti.
Più o meno, in alcuni casi penso sia effettivamente così. Però alla fine, diciamo che hai un singolo in arrivo, e sei d'accordo per uno stream su Pitchfork, e di colpo esce un leak del tuo disco. Allora Pitchfork o gli altri media, andranno avanti con la campagna come se niente fosse, però di fatto è stata rovinata. Per cui penso che Slade si sbagli. Kanye ha fatto girare lui stesso il leak del suo secondo album, attirando molta attenzione. Ma era una mossa calcolata, dietro queste mosse ci sono sempre delle agenzie di PR. Per cui sì, i leak fanno male agli artisti.

Pubblicità

Pensi la responsabilità maggiore ce l'hanno i leaker o i fan che scaricano il disco?
Penso decisamente ce l'abbiano i leake. I sono un fan, ho scaricato dischi in passato, ed è molto molto difficile dire di no a un disco illegale. Pupi rispettare il lavoro di qualcuno, però resti sempre un superfan. Credo che gli artisti questo lo capiscano, ma non capiscano i leaker.

Che ci guadagnano i leaker
Credo che la loro unica motivazione sia quella di fare i fichi che hanno il disco prima degli altri. Ho intervistato un altro leaker per il sito, e lui diceva che lo fa solo per i 5 minuti di fama.

Per cui è tutta vanità?
Di sicuro non ci sono soldi. Slade forse ne ha fatti un po', ma pochi.

Hai mai avuto problemi legali col sito?
Quando uscì 20/20 Experience di JustinTimberlake, mi arrivò una mail dicendo che dovevo rimuovere il post. Dissi si no, perché non linkavo a nessun download illegale. Mi hanno minacciato di azioni legali perché c'era la cover dell'album, così l'ho rimossa.

Te l'aspettavi?
No, anzi, sono sempre stato sorpreso che mi abbiano minacciato così poche volte. Non credo di stare facendo niente di illegale, ma sono in una zona molto grigia.

Non pensi che diffondere informazioni su un leak sia sbagliato tanto quanto fare un leak?
No, non credo. Non voglio alimentare la pirateria, non è il mio obiettivo. Non guadagno soldi col sito, lo uso solo per promuovere la musica di amici e gente che stimo. Sono un fan. Se cerchi un leak spesso troverai siti di gente che ti vuole fare il numero di carta di credito. Io no, e quindi è meglio avere Has It Leaked che dice “no, it hasn’t leaked.”

Come va la percezione del sito?
Non è molto negativa, il che mi sorprende. Avrò ricevuto tipo dieci mail incazzate da quando esiste, da label e persone a cui in generale il sito non piace. Si potrebbe dire che promuovo i leak, ma è una cattiveria. Io non credo di stare contribuendo a rendere i leak più popolari di quanto siano.