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Musica

Guida per cazzari alla musica dance underground

Un piccolo aiuto per fare finta di saperne a pacchi senza farvi sgamare (più o meno)

Ti sei goduto l’edonismo fricchettone dei festival estivi e magari è capitato che, sballandoti di gas esilarante e popper mentre ballavi il set di Joy Orbison, ti è venuta una gran voglia di diventare un serio appassionato di musica dance. Speri che basti raccattare tutti i tuoi risparmi, procurarti un giradischi ed entrare in un qualche negozio di musica per chiedere al commesso quali sono i 12” pollici più fighi che tengono.

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E invece no, la musica dance è un mondo incredibilmente snob, e ti ritrovi ben presto a venire punito con l’esilio perché hai scambiato Perlon con Playhouse, o Kenny Larkin con Kenny Dixon Jr. mentre chiacchieravi con degli estranei in fila per entrare al Watergate. Devi studiare, farti il mazzo e passare giornate intere su Discogs a imparare a ricostruire il DNA dei pallosissimi DJ set tech house che non potrai più fare a meno di sorbirti. Il problema è che non hai una lira, non sei uno di quelli che hanno imparato a sputtanarsi l’ottanta per cento del loro stipendio dividendolo in parti eguali tra EP che nessuno ripperà mai in mp3 e buste di coca ciccionissime con cui reggere botta per l’ennesima maratona house.

A quel punto arriviamo noi, il cui scopo è renderti la vita facile con una guida che, esplorando cinque etichetta chiave, ti insegnerà a distinguere Move D da Fred P ed evitare figure da babbeo.

STRICTLY RHYTHM

BREVISSIMA DESCRIZIONE: Classiconi da Sala 1

COSA DICE DI ME: Quando ancora eri un giovane apprendista DJ stavi in fissa con Bicep, e ora sei espertissimo di house newyorkese: zio, tu SEI la house newyorkese. Stiamo parlando di vera house, non minimal da cagoni. Vera house. House music. Capito? Cazzo…!

COME DOVREI PARLARNE: “Non ho intenzione di ascoltare nulla che non sia fatto con un bel kick profondo, accordoni di organo e qualche strillo soul campionato” oppure “compare, questi qua erano dei maestri e lo sono ANCORA, perché potresti mettere queste tracce a qualsiasi serata e ANDREBBERO comunque daddìo!”

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IN CHE TIPO DI CLUB LA METTONO: Più o meno in tutti i locali che non sono dei dungeon per scopare alla tedesca o delle luride pozze di vomito, è quasi scontato che prima o poi ti capiterà di ascoltare un delle familiari bombette uscite sulla venerabile label newyorkese nel corso dei decenni.

TRE USCITE CON CUI FAR CAPIRE CHE NE SO: Photon Inc. - "Generate Power" (Wild Pitch Remix), South Street Player - "(Who?) Keeps Changing Your Mind (The Night Mix"), Hardrive - "Deep Inside”.

L.I.E.S.

BREVISSIMA DESCRIZIONE: Acid per nevrotici

COSA DICE DI ME: In culo allla deep house commerciale coi suonini tutti puliti. In culo alla robetta liscia tipo Kompakt: la techno deve essere imballabile e suonare come se l’avessi strofinata con la carta vetrata. È assai probabile che ti piaccia guardare vecchi slasher di serie B in videocassetta e che ti faccia le seghe con gli snuff.

COME NE DOVREI PARLARE: “il nuovo di Willie Burns spacca tantissimo, una legnata totale. Hei, ma hai letto niente di William T. Vollman? Ha scritto un sacco di libri che parlano di puttane, disastri nucleari, guerre…”

IN CHE TIPO DI CLUB LA METTONO: Buci di culo bui e umidi i cui frequentatori abituali odiano le discoteche e odiano ancora di più ballare.

TRE USCITE CON CUI FAR CAPIRE CHE NE SO: Delroy Edwards - "4 Club Use Only", Florian Kuper - "Lifetrax", Marcos Cabral - "Capri Social"

DANCE MANIA

BREVISSIMA DESCRIZIONE: Roba buona per farsi delle gran chiavate.

COSA DICE DI ME: "Ti slinguazzerò il deretano per ore mentre ci ascoltiamo un EP di DJ Funk rippato a 320kbps in camera tua. Adoro il tuo culo e nulla mi farà venire voglia di toglierti la bocca da lì, non mi fermerò mai. Vorrei portarmelo a casa e fargli il ritratto. Diamine, se potessi ci infilerei dentro tutta la testa."

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COME NE DOVREI PARLARE: "Hai mai provato a scopare a testa in giù, fatti di speed e con DJ Assault in sottofondo? È quasi la stessa cosa che farlo con DJ Slugo in sottofondo. Ma dimmi, hai scopato ieri sera, eh? Anche io, sai…”

IN CHE TIPO DI CLUB LA METTONO: In quegli strani posti in cui la gente si ostina ancora a ballare tutta la notte invece che fare live tweeting. Di solito odorano di sudore, ditalini e tabacco.

TRE USCITE CON CUI FAR CAPIRE CHE NE SO: DJ Deeon - "Work This Dick", Club Style - "Crazy Wild", DJ Slugo - "Freaky Ride”

HYPERDUB

BREVISSIMA DESCRIZIONE: Bassoni sul bus notturno

COSA DICE DI ME: Leggi Simon Reynolds al cesso e balli Fatima Al Qadiri. Compri roba a km zero e ti coltivi l’erba in casa. Non sai cucinare niente che non sia pasta al sugo, ma ci metti meno di trenta secondi a rollare una canna. Hai un giubbotto della Carhartt niente male.

COME DOVREI PARLARNE: “Guarda che Hyperdub non è solo una label, è un lavoro concettuale molto vasto sullo squallore deprimente di Londra Sud”

IN CHE TIPO DI CLUB LA METTONO: Quelli in cui il buttafuori è uno studente fuoricorso di antropologia e la barista ha appena finito di scrivere un trattato sul rapporto tra il neoliberalismo e la repressione dei rave illegali.

TRE USCITE CON CUI FAR CAPIRE CHE NE SO: King Midas Sound - “Without You", Joker - "Digidesign", Ikonika - "Tug Zone”

OSTGUT TON

BREVISSIMA DESCRIZIONE: Severità e potenza teutoniche

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WHAT DOES IT SAY ABOUT ME?: Ti sei preparato a dovere, hai studiato tutto sul Berghain, dalla posizione delle dark room alla biografia di Sven Marquardt, e hai cercato i migliori consigli su come entrare nei blog più improbabili. Ciononostante, la tua settimana a Berlino non ha incluso nessun party di tre giorni e mezzo, niente panico però: non serve esserci stati davvero per intedersi della label di casa. Credici.

COME DOVREI PARLARNE: “Una volta Marcel Dettman ha messo questo pezzo sette volte in un set di tredici ore. La gente è impazzita completamente!”

IN CHE TIPO DI CLUB LA METTONO: Al Berghain (ma va?)

TRE USCITE CON CUI FAR CAPIRE CHE NE SO: Steffi - "Yours", Answer Code Request - "Status", Dettmann and Klock - “Dawning"

Ecco, questo è più o meno il corso-base. Ci auguriamo che funzioni con chiunque abbia voglia di passare più tempo a chiacchierare di musica che ad ascoltarla. Se così non fosse, non ci prendiamo nessuna responsabilità.