FYI.

This story is over 5 years old.

Musica

Francesco Goats disegna tutti i flyer punk di Milano

Francesco Goats di Occult Punk Gang da anni disegna la scena punk di Milano con illustrazioni a matita, grafiche e immaginari crust da vecchia fanzine.
Sonia Garcia
Milan, IT

Mi è venuto in mente che su Noisey abbiamo parlato tanto di chi fa musica—fica e non—e mai di chi la disegna. Lo sanno pure i piccioni fuori dal Lidl di via Watt a Milano che gran parte dell'appeal di un prodotto musicale, che sia supporto fisico o digitale, è dato dall'estetica con cui questo viene proposto. Non mi riferisco solo a cd, booklet o cassette, ma anche a tutto ciò che ruota attorno agli eventi musicali, quindi a flyer, locandine, annunci, etc. Qui a Milano il sotterfugio "underground" del punk/hc/noise gode delle più variegate sfaccettature e declinazioni artistiche—ma pure politiche—immaginabili, e provare a snocciolarle tutte sarebbe inutile oltre che impossibile. Quello che sto provando a fare, invece, è raccontarle attraverso le immagini di un artista che da un bel po' di anni ha contribuito a rendere questo sotterfugio riconoscibile, se non altro dal punto di vista della forma grafica. Forma grafica che, per inciso, ha ammaliato la sottoscritta fin dalla prima volta in cui mi ci sono imbattuta—ho un po' di suoi flyer appesi in camera.

Pubblicità

Francesco Goats, ventiquattro anni, ha specificato di non essere un grafico quando gli ho chiesto di beccarci per parlarne di persona, al che gli ho fatto notare che neanche io sono una giornalista, quindi tutto poteva comunque avere un senso. Ci sono andata a bere una birra nel bar cinese di Piazzale Loreto dove tra l'altro stavano anche trapanando un muro e si sentiva malissimo tutto. Mi ha raccontato di Ciao Proprio, collettivo punk con cui ha organizzato/organizza concerti a Milano, Burzum e banane schiacciate nello zaino. Non spreco parole a descrivere i suoi lavori perché sono sparsi qua e là per l'articolo e parlano da soli.

Noisey: Raccontami un po' come hai cominciato a disegnare.
Francesco: Avevamo la sala prove al T28. Suonavo e suono in un gruppo con cui avevamo questa saletta, scoperta per caso tramite amici e situazioni. Ci siamo inseriti lì, e abbiamo iniziato a risistemarla, dato che era un po' andata in disuso. Tutto è partito da lì. Poi a un certo punto ci siamo messi a organizzare concerti, che è una cosa che abbiamo sempre voluto fare. Da lì è nato il collettivo, e io mi sono messo a fare le grafiche.

Ma scusa stai parlando di Ciao Proprio?
Esatto. Mi piaceva fare le copertine e ho cominciato a caso a farle. Eravamo tre amici, io, Gino e Christian, che giravamo l'Italia per concerti sempre senza biglietto. Anche noi li volevamo organizzare da un sacco, ci siamo trovati e abbiamo iniziato. È stato facile perché siamo tutti più o meno di Milano. Ci siamo stanziati al T28, che esiste da più di dieci anni, ed è costituito dalla sala giù per i concerti e dalle case occupate sopra. Siamo entrati un po' a gamba tesa in 'sto posto e dopo un po' di anni abbiamo iniziato a organizzarci cose.

Pubblicità

Capito. E da lì quindi hai deciso che avresti fatto i flyer di questi concerti.
Sì, a me piaceva più o meno disegnare e allora mi ci sono messo. Ho fatto l'artistico però non penso di aver imparato niente a scuola, a parte farmi le canne e le tag.

Ah facevi le tag?
Sì, per un po' le ho fatte con varie crew del mio liceo. Giravo in piazza Leo, poi ho smesso più che altro perché ho cambiato giro di amici.

"Sono molto disordinato, ho portato un po' di roba ma è tutta incasinata. Poi che schifo, mi si è aperta una banana nello zaino e si è appiccicata ovunque…"

Hai un Tumblr, giusto?
Sì, non ci metto tutto, solo quello che mi piace di più.

Ah fichi i flyer degli eventi alla Sacrestia, ne avevo visti già un po' in giro.
Sì, l'idea è quella di fare una mini fanzine con tutti i concerti del mese. Uno stesso schema, cioè un'immagine sgranata in cima e le scritte. È nato tutto quest'estate, ad agosto, quando andavo a casa di Davide [Zolli], ci fumavamo le canne e pensavamo a questa roba qua. È frutto di una mediazione comunque, di mio faccio cose un po' diverse. Ultimamente sto abbandonando il disegno, nel senso che lo sto mettendo da parte per la grafica.

Ecco, a costo di sembrare cheesy, spiegami un po' da dove attinge l'immaginario che rievochi nei tuoi lavori.
Mah, semplicemente girando su Tumbrl o su Internet, magari ogni giorno sto un'oretta a guardarmi robe e scaricarmi immagini che mi piacciono e soprattutto che penso possano funzionare dopo che le ho trasformate come mio solito.

Pubblicità

Sì perché da alcuni è evidente il riferimento all'estetica punk-anarcopunk degli anni Ottanta, per quel poco che ne so…
Quella dei Crass ad esempio. L'estetica è quella, partendo dalle robe hc anni Ottanta italiano, sia a livello musicale che di attitudine. Anzi, più che attitudine è proprio la prima roba che ho ascoltato da piccolo, quindi la prima influenza. Quindi Wretched, Nerorgasmo, l'esperienza del Virus… tutta roba che mi ha flashato.

Prima di Ciao Proprio avevi mai disegnato?
Sì, ma non con questo stile, che ho iniziato ad adottare con i flyer. Prima magari ero più in fissa con i graffiti, e quindi passavo il tempo a scrivere il mio nome mille volte, fare le tag etc. I disegni che facevo erano abbastanza diversi. Non so di preciso a cosa mi ispirassi, forse ai fumetti americani un po' underground, tutto l'immaginario Lightning Bolt… non ho mai approfondito più di tanto, perché non era quello che volevo fare. Quando ero piccolo, ancora prima di ascoltare la musica, leggevo X-Man e tutti i fumetti della Marvel. Però non penso che tutto ciò mi abbia lasciato qualcosa a livello di immaginario ed estetica. Al liceo sono stato in fissa con l'hc anni Ottanta e il crust. Ero super crust, bomber nero con le toppe etc. È stata questa la maggior influenza, senza dubbio.

Si intuisce da un sacco di elementi, che ne so, anche l'effetto sgranato delle immagini che usi.
Mi piace ricreare l'effetto delle vecchie fanzine e i vecchi flyer, un po' rovinato. Ultimamente mi sto mettendo a fare collage e cose del genere.

Pubblicità

Eh sì, mega fanzine. Tu ne hai mai fatte di vere e proprie?
Dovevo farne una quest'estate. L'idea era coinvolgere un sacco di persone, raccogliendo le loro illustrazioni delle loro canzoni preferite in una fanzine grafica. Ero anche preso bene perché erano tanti quelli che ero riuscito a tirare in mezzo. Ovviamente poi è naufragato tutto perché di tutti coloro che se ne dovevano occupare assieme a me, sono rimasto solo io. Già di mio sono pigro e ci metto mille anni a fare le robe per me, se devo pure mettermi a star dietro agli altri, tanto vale che mi impegni solo alle mie e buonanotte. Adesso però ne devo fare un'altra per un tipo francese.

Una nuova solo per lui?
Sì, gli ho già mandato dei collage e ne sto ultimando altri. Anche questa è una fanzine grafica, fatta di sole immagini. Lui ha una piccola casa editrice, quindi una volta che è pronta ne stampa un po', le vende, alcune me le manda, e io decido cosa farci.

Fico. E come l'hai conosciuto?
Mi ha scritto su Facebook, avrà visto qualche roba mia in giro e bo.

"Questa doveva essere una grafica per una maglietta del nostro gruppo, che poi non abbiamo fatto perchè il batterista è andato a vivere in Spagna."

Stai avendo maggior riscontro a livello lavorativo rispetto a prima, mi sembra di capire.
No ma infatti magari all'inizio la prendevo più sottogamba questa cosa, mentre negli ultimi tempi cerco di impegnarmi un pochino più seriamente. C'è un po' di gente che mi sta chiamando per dei lavori di grafica, quando in realtà io non sono mai stato grafico né ho mai studiato per diventarlo. Ora quindi mi piacerebbe studiare la materia seriamente, e impegnarmi più sulla tecnica. Il disegno lo riprenderei in mano fra un po', anche lì seguendo qualche corso per imparare a disegnare bene. Penso che la mia forza sia avere un senso estetico ben definito, so cosa mi piace, so cosa funziona, quindi anche se non so disegnare faccio una cosa, mi piace lo stesso e son soddisfatto.

Pubblicità

Si capisce bene. Pure i disegni a matita sono semplicissimi ma estremamente espressivi.
Mi piace molto il tratto a matita sporco, grezzo, non so bene da dove l'ho presa questa cosa.

Pensi mai all'evento in sé o alla lineup quando fai i flyer?
Sì all'inizio ci penso, poi in realtà faccio cose totalmente a caso. Più o meno cerco di rimanere sull'atmosfera delle band.

"Questa è una pipetta per fumarsi la metanfetamina credo… bo, a caso. La frase in fondo invece l'aveva scritta Chris sull'evento Facebook. È presa da una canzone di un gruppo straight edge, che in realtà era "The kids still have a lot to say". Abbiamo messo "Destroy", che sommato al tipo che si fuma la metanfetamina ci faceva ridere. Anche perché gran parte dei gruppi che hanno suonato a quel concerto erano effettivamente straight edge, tipo i To Ashes e gli Stillborn."

Adesso comunque sto facendo anche copertine di dischi. Ne ho fatta una per un gruppo di Trento, gli Schifo. Poi ne ho un'altra per un gruppo delle Marche, i Polis Ackel, che l'anno prossimo faremo anche suonare al T28. Non più a nome Ciao Proprio in realtà, ma come Occult Punk Gang, e da gennaio vogliamo fare minimo un concerto al mese, sia punk hc che noise.

"Quello in basso a sinistra credo sia un campo di sterminio del Vietnam"

In media quanto ci metti a fare un artwork del genere?
Dipende sinceramente. Prima ci mettevo tantissimo, anche perché non avevo niente da fare, adesso che sto facendo tante grafiche, flyer e cose, cerco di accorciare i tempi ed essere più produttivo.

Pubblicità

E ti fai ogni volta la menata di trovare le immagini senza copyright…?
No no, non me ne frega un cazzo. Basta non siano foto strafamose, sennò non mi interessa. In generale cerco di evitare di usare immagini che ha già usato qualche altro gruppo. Mi è successo di recente per una prova di grafica per una roba del mio gruppo. Vabe' che poi a forza di stampare e fare fotocopie, l'effetto rovinato trasforma molto l'immagine originale.

In cosa consiste questo processo?
Prima facevo proprio a mano, con forbici, ritagli, collage etc. Ora faccio la grafica a computer, la stampo, scannerizzo, ristampo, faccio fotocopie e vado a distribuirlo in giro.

Hai dei rientri economici o te ne freghi?
Dipende, se sono concerti che organizzo io no, perché mi dovrei pagare da solo. Se invece lo faccio per concerti di amici, o comunque ambito punk hc/D.I.Y non mi pagano, lo faccio come favore. È un giro in cui nessuno viene pagato, i gruppi suonano e si prendono il rimborso e basta. Mi faccio pagare per esempio se devo fare la copertina di un disco di un gruppo che non conosco, non sono miei amici, e magari mi chiedono una roba mega complicata. Oppure in casi come quelli della Sacrestia.

Qualche tempo fa Gizmo, il boss di Berceuse Heroique, aveva scritto su Twitter che seguire una tipa per strada solo perché ha un bel culo non è un crimine, vincendo così un linciaggio mediatico da parte di chiunque. Ha provato a difendersi con una paraculata, cioè dicendo che stava scherzando, mettendosi possibilmente ancora più in ridicolo di prima. Almeno abbi il coraggio di essere stronzo fino in fondo e dì che la pensi così, punto. L'immaginario estetico volutamente cruento, controverso e "politicamente scorretto", a cui BH è da sempre stato associato—e per me del tutto innocui, non sono certo i primi ad esserci arrivati—sommato all'incidente di cui sopra, mi fa dedurre che molti, semplicemente, non sono in grado di tenere testa alle scelte etiche ed estetiche che applicano al proprio lavoro. A te hanno mai fatto storie per le immagini che usi?
Considerato che principalmente faccio grafiche per concerti punk hc, il riferimento è abbastanza chiaro. Nel crust è sempre stato così poi, i Crass utilizzavano immagini cruente, di guerra, ma come loro tanti altri. I riferimenti sono chiari e anche il background che ci sta dietro. Bisogna sempre vedere a chi ci si sta rivolgendo, magari nell'elettronica funziona diversamente, magari non è comune associare questo immaginario a quel tipo di suoni. Per me è più immediato, e non c'è neanche bisogno di porsi la domanda, è già un richiamo abbastanza chiaro. A me hanno rotto le palle la volta che ho usato Burzum in un volantino super ironico. Era un concerto black metal, con tutti gruppi dichiaratamente antifascisti, al T28 tra l'altro. Uno dei Fuoco Fatuo, gruppo che in realtà spacca, una volta si è presentato in Villa Vegan con la maglietta di Burzum e gli hanno rotto il cazzo. Allora questo ha deciso di romperlo a me, dicendo "Ah, gente che scassa la minchia per le magliette e poi mette Burzum nei volantini". C'è un abisso tra mettersi una maglietta di Burzum e fare un volantino super ironico insomma dai… a parte quell'episodio lì non mi è mai capitato che qualcuno avesse da ridire, ecco.

Il flyer incriminato

Quest'anno partecipo a Filler, la mostra di illustrazioni che fanno due volte all'anno a Milano. È legata al mondo dello skate, concerti punk, volantini, locandine… tutte cose molto distanti dalle mie, perché è proprio illustrazione vera, ma è comunque carina come cosa.

Segui Francesco su Tumblr

Segui Sonia su Twitter—@acideyes