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Musica

Godblesscomputers - Plush and Safe

Plush and Safe è il nuovo e profondo gioiello autobiografico di Godblesscomputers. Le sue dodici tracce sono tutte in esclusiva qui.

“Plush and Safe è il primo disco di lunga durata con il quale mi confronto. Lo sento molto autobiografico e organico, due parole che uso spesso per raccontare la mia musica. Insieme a famiglia. Sono stato ossessionato dal controllo fino a quando mi sono accorto che era pura utopia: dentro Plush and Safe c'è tutta questa urgenza, questa ricerca, questa presa di coscienza, tra field recording urbani e molto personali." (Lorenzo Nada)

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Non serve tanta immaginazione, lette queste poche righe che Godblesscomputers ci ha inviato ieri sera, per capire che stiamo per farvi una sorpresa bella grossa. L'ultima volta che abbiamo parlato di e con Lorenzo Nada è stato circa un anno fa, quando non ci siamo fatti scappare l'occasione per nominare personaggi improbabili tipo Guè Pequeno. Ogni tanto ci vuole. Oggi invece vi presentiamo il suo primo vero LP, in uscita il prossimo 12 maggio per La Tempesta e Fresh Yo! nelle stesse modalità con cui a suo tempo, vi abbiamo presentato quel suo piccolo ed elegante capolavoro che era Veleno.

Il video di "Closer", uscito appena ieri.

Plush and Safe è composto da dodici tracce, frutto di sensazioni, esperienze ed emozioni vissute dall'artista nel corso dell'ultimo anno, dopo appunto l'uscita di Veleno. L'elemento che demarca l'evoluzione stilistica dalla spensieratezza di quest'ultimo, in Plush and Safe, può essere già solo il nome: il rimando è a "Plush Safe he Think", la frase che Basquiat, artista di enorme influenza per Lorenzo durante gli anni in cui gravitava nel panorama hip-hop, scriveva rabbiosamente sui muri, affiancata dall'immagine stilizzata di un'auto. "Pensa solo se sta nel lusso, lui", significa, a voler ironizzare su come nella società newyorchese di quegli anni, l'equilibrio interiore necessario all'elaborazione di pensieri e arte, qualsiasi natura avessero, fosse raggiungibile solo in condizione di agio economico, e quindi psicofisico. Niente di troppo lontano da quello che accade oggi.

Godblesscomputers ha metabolizzato e tradotto la sottile denuncia di Basquiat, in dodici profonde introspezioni sonore, frutto, come ci ha ormai abituato, di arrangiamenti elettronici e sample organici registrati da lui stesso—l'abitudine di girare con registratore e telecamera, Lorenzo, non l'ha mai persa. Al loro interno coesistono due dimensioni, in perfetta e fluida contrapposizione: quella della ricerca artistica intesa come totale dominio dei propri ritmi di creazione, prerequisito da Lorenzo ritenuto fondamentale, e l'ovvia impossibilità materiale e biologica di detenere un tale controllo verso se stessi. Gli spiriti di questi due Godblesscomputers, in equilibrio dopo lunghe e lente competizioni, si trasportano in ritmiche tribali, organiche e viscerali, alle quali si alternano sospensioni ambient dalla natura molto più astratta, con un risultato che è difficile insistere nel definire. Non saranno certo queste parole a migliorarvi la stagione, i suoni qua sotto sì. Possiamo solo augurarvi un buon ascolto.

Soundcloud oggi sembra essere un po' KO, quindi se non riuscite a visualizzare correttamente il player, premete qui per ascoltare il disco.