Ho scoperto i Funk Rimini quasi per caso spulciando tra i video caricati da Fresh Yo! e inizialmente pensavo di avere davanti un'altra di quelle band che fanno andare sample sintetici e vocali senza affrontare particolari complessità tecniche. E invece poco dopo mi sono resa conto che Riccardo Cardelli e soci fanno sul serio, sono al 100% immersi nel loro sound, il che comporta una passione quasi maniacale per dischi e attrezzature analogiche dell'epoca d'oro del funky—roba che costa cara, oltre che economicamente, a livello di credibilità: non tutti sanno vivere il soul con dignità nel 2016.Invece qui ci troviamo davanti a un'operazione sonora tutt'altro che nostalgica, probabilmente qualcosa che all'estero risuona nelle voci di JMSN o Anderson Paak—per dire due dei nomi più freschi del soul contemporaneo—ma che dalle nostre parti raramente è sviluppata in tutta la sua complessità.L'EP che vi presentiamo oggi uscirà venerdì 27 maggio per Fresh Yo! Label. Schiacciate play e leggete quello che i Funk Rimini ci hanno raccontato, appena qui sotto.Abbiamo usato quasi esclusivamente strumentazione analogica, prima di tutto il basso è il "Moog theRogue" vera voce del "Funk Rimini Sound", e altre tastiere come il Roland JX3P e il piano Rhodes, il tutto "bagnato" nel nostro fedele Space Echo. Abbiamo usato anche: Korg Poly800, MicroKorg Xl, Volca Beats e Volca Bass, oltre che una batteria elettronica molto economica come la Zoom StreetBoxx SB-246 più vari campionatori e qualche sample rubato dalla nostra vastissima libreria di dischi.Non abbiamo una provenienza o una struttura delineata, per noi è semplicemente importante avere un forte impatto sonoro live (tipo ai concerti punk/rock), un'interazione tra i musicisti (come nel jazz, perché l'improvvisazione è una parte essenziale) e un'attenzione per il dancefloor (come in un dj set: ci piace che i brani sfumino l'uno nell'altro in un crescendo ritmico). Siamo un ibrido di tutti questi mondi, vogliamo sentire il beat potente senza che la musica passi in secondo piano.La nostra musica andrebbe suonata in una pista da ballo sospesa nello spazio. Rimini è la metafora con cui raccontiamo il nostro dualismo: un luogo in cui la natura cerca di convivere con il cemento, in cui si balla l'elettronica, il rock, il funk, tutto nel giro di pochi chilometri.Segui Funk Rimini su Facebook e Mixcloud.
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La scintilla che ci ha portato a registrare questo primo disco è nata dopo la convention Grabber Soul a Firenze, lo scorso ottobre. Abbiamo usato diversi nomi negli anni, (l'elenco sarebbe lungo…!) ma Funk Rimini è quello rimasto nel cuore e che rappresenta al meglio chi siamo e cosa facciamo.Il disco è stato registrato e prodotto nel synthposio di Funk Rimini. Alcune canzoni esistevano già da tempo ed erano state sviluppate nel precedente progetto, ma mai incise, mentre il brano "Different Feelings" è nato in fase di registrazione da una jam session. Abbiamo registrato tutto in venti giorni, avevamo le idee abbastanza chiare su quello che volevamo ottenere: un suono elettronico ma "caldo".Quello delle registrazioni ha coinciso per noi con un periodo molto creativo; Oder (beatmaker di San Marino) si è occupato della parte ritmica, Ricky delle linee melodiche, Mr.Ciuck ha contribuito con assoli cosmici su "Future" e "Different Feelings" e Franz Crimson, un super producer Drum'n'Bass, ha mixato il tutto. Gli scratch sono affidati a Francesco "Kambo" Figliola, DJ, selector, funkriminese doc. Nel brano "Different Feelings" è presente anche un featuring di Dyami, preso in prestito dagli amici Apes On Tapes.
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