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Musica

Come fare una festa in casa senza sembrare un cretino

Eccovi una breve guida su come non fare figure da babbi se organizzate una festa a casa vostra.
Ryan Bassil
London, GB
festa in casa
Questi siete voi. Fotografia di Jake Lewis.

L'accoglienza degli ospiti è davvero importante nel caso in cui teniate una festicciuola in casa vostra. Provate questa: "Ehi, benvenuto alla mia festa! Prendi un bicchierino di plastica e unisciti alla sbronza collettiva. Ah, non bevi? Bè, allora ti presento mio cugino, così potrete pippare sopra il libro di Gianni Rodari che mi leggevano prima della nanna."

Semplice, no? Alla fine non è impossibile dare vita ad una festa che venga ricordata come "piacevole". Basta che ci siano i servizi di base, una distribuzione equa di maschietti e femminucce, delle superfici piane per appoggiare bicchieri e un padrone di casa che non sia un completo sbirro.

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C'è un elemento essenziale che viene trascurato fin troppo spesso dal proprietario di casa: la musica da ascoltare.

Ma c'è un elemento essenziale che viene trascurato fin troppo spesso dal proprietario di casa: la musica da ascoltare. Nel migliore dei casi la musica consiste in una playlist random di Spotify in riproduzione da un account gratuito. Tanto, a chi importa se la musica si interrompe nel bel mezzo della festa perché Ultimo deve pubblicizzare il suo ultimo, strepitoso album? Poi ovviamente ci sono i sapientoni armati di iPhone che vogliono costantemente rovinare la festa a tutti con la loro musica che non ascolterebbe nemmeno un sordocieco chiuso in un bunker antiatomico.

Questi individui sono presenti in ogni festa. Di solito li si trova facilmente: sono seduti in un angolo, sicuri di poter svoltare la festa con la loro traccia di Ligabue. Il nostro consiglio è di lasciare che passino la serata a mettere tracce in coda, nell'illusione che il prossimo brano sarà il loro, quando—ovviamente—tale brano non verrà mai riprodotto quella sera, per la gioia di tutti gli invitati.

Se però fate parte di questa categoria di profeti improvvisati della buona musica, abbiate l'accortezza di seguire questi pratici consigli. Questa è una semplice guida per non mandare a puttane una festa di tutti per colpa dell'incompetenza di qualcuno.

CHE GENERE DOVREI SCEGLIERE?

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Nessuno va ad una festa in casa per sentire musica nuova. Perciò tenete per voi le mille sfumature della vostra libreria brani. Pensate alla festa come un'occasione per sfoggiare il miglior repertorio di bombe del mondo, tipo i Blur a Hyde Park o Umberto Smaila allo Smaila's di Verona. Preso atto del vero scopo della selezione brani, ecco i tre generi perfetti per una festa in casa:

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Rap e trap: Esistono tre lapidarie certezze ad una festa. Ci saranno furti di piccola entità, un casino di immondizia da raccogliere e un boato della folla quando partirà un pezzo rap che tutti conoscono. Ci sono davvero una sequela di tracce che vi faranno fare belle figura, tipo "Still Dre", "Niggas In Paris" e "SICKO MODE". Oppure, restando in Italia, "Scooteroni", "YOSHI", "7 Miliardi" o "Rehab".

Suonate una di queste bombe a neutroni e sarete degli eroi, suonatele tutte per raggiungere il grado di semidivinità. Assicuratevi di suonare solo classiconi e non roba troppo lenta come le trapponate zarre. Oppure sbattevene il cazzo e suonate direttamente "Pem Pem" di Elettra Lamborghini.

House: La musica House esiste da molto più tempo dell'Internet, perciò chiunque—anche i vecchi—si troverà a proprio agio sul tempo in quattro quarti scandito dal colpo di cassa. Frankie Knuckles è meglio di Joe T Vannelli, e non dovremmo essere noi a dirvelo, però sappiate che purtroppo nessuno ascolterà la musica. Se la musica è a 120 bpm potete suonare il cazzo che vi pare tanto nessuno farà caso al brano, penderanno tutti dalle vostre labbra come cuccioli assetati davanti a una ciotolona di acqua fresca.

Disco: La disco è fantastica perché parla d'amore, nostalgia e anche se non hai mai sentito una determinata traccia, ti sembra sempre familiare come un caldo abbraccio. E poi la disco ci insegna che non importa quanto tu sia sfigato: se ti abbandoni a piroette acrobatiche che potrebbero provocare una tremenda lussazione dell'omero, la biondina sceglierà te e non il milanesotto tutto muscoli e lampada.

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Nostalgia: Un po' di revival ci sta sempre ma occhio agli errori banali. Perciò NO agli Offspring e SÌ a bombe italodance come "L'amour toujours". Ci sta anche mettere roba più energica ma per un breve lasso di tempo perché potrebbe avere due effetti diametralmente opposti quanto indesiderati: la festa si ammoscia terribilmente oppure diventa una rievocazione dello sbarco in Normandia, in casa vostra.

Ultima cosa, cercate di fiutare con furbizia quando riproporre una hit recente. Se questa hit ha meno di tre mesi, allora dateci dentro. Non esitate nemmeno se la hit ha più di quattro anni, se però risale ad un periodo compreso tra le ultime due possibilità, vi state addentrando in un terreno impervio che potrebbe compromettere il lieto evento. Immaginate qualcuno che, dopo essersi impossessato dell'iPod, suona in sequenza "Get Lucky", "Somebody That I Used To Know", "Call Me Maybe", "Harlem Shake" e infine "Blurred Lines". Come minimo viene la leucemia a tutti.

CHI DEVE METTERE LA MUSICA?

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Foto di Jake Lewis

Il setup dell'audio cambia a seconda del party. Alcuni vantano un controller di Traktor, speaker sul tavolo e cartelle organizzate in base ai bpm. Altri invece hanno soltanto un tristissimo iPod + casse del computer + sciame di rincoglioniti (come questi qua sopra). Quale che sia il vostro setup, vi invitiamo a seguire i seguenti consigli:

1) Fate in modo che non ci sia MAI e ripeto MAI il silenzio nella sala. Perciò ogni brano deve sempre averne un altro in coda, meglio se mixato. Non strappate mai il telefono dalle mani di qualcuno per togliere il cavo jack collegato alle casse e collegarlo al vostro, perché questa azione significa SILENZIO in sala. Nessuno è più importante dell'atmosfera e voi non fate eccezione.

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2) Nelle feste in casa, le persone si attaccano allo stereo come le mosche sulla cacca. Nessuno mollerà la presa finché almeno una delle proprie canzoni sarà in riproduzione e questo comporterà una forte tensione attorno all'impianto stereo/giradischi/telefono/grammofono/clavicembalo. Quando chiederete di mettere un brano vi risponderanno: "Certo! Appena finisce questa!" dopodiché ne metteranno un'altra e così via finché non vi arrenderete.

Raga, nessuno è il capo della festa, nemmeno il proprietario di casa, perciò lasciate che la gente suoni quel cazzo che le pare. Basta seguire le semplici regole di condividere il cavetto e non rovinare mai l'atmosfera della festa. Un producer alle prime armi vi chiede di testare la sua ultima bomba EDM? Te lo scordi. Un tizio malnutrito vuole la drum-n-bass? Stocazzo. Una tipa normie intende appioppare a tutti la playlist su cui fa Zumba? Tornatene a casa! Un trio di guasconi chiede di mettere "Mrs. Jackson" degli OutKast? Di brutto! In generale, chi porta roba da bere o da mangiare alla festa dovrebbe godere di più voce in capitolo.

FRASI DA EVITARE CATEGORICAMENTE

  • "Aspetta il drop!"
  • "Oh, suona questa che è della band di un mio amico."
  • "La mia amica fa gli anni stasera, puoi mettere questa?"
  • "Hai mai sentito la cover ska di questa traccia? Meno male che ce l'ho qui sul telefono"
  • "Sono il DJ e decido io."

CHE METTERE A FINE SERATA?

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Ovviamente, non esistono solo tre generi musicali da suonare ad una festa in casa. Questo perché nel fine serata potete creare un turbine di endorfine con combo di tracce viaggiose come "Tides" (Modeselektor's Last Remix Ever), "In Love With You" dei Paradise o "Can't Do Without You" di Caribou. Ma in questo caso potete spaziare molto più liberamente. Se vi atterrete ai suoni che rispecchiano gli stati d'animo, in generale, non dovreste mai sbagliare. Segui Noisey su Instagram, Twitter e Facebook.