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Musica

Abbiamo parlato con Denzel Curry di Nostalgia, acqua minerale e segni zodiacali.

Sarà presto a Milano per la sua unica data italiana. L'abbiamo intervistato e vi offriamo la possibilità di vincere 4 ingressi gratuiti.

Fotografie di Justin Staple

Questo sabato al Rocket di Milano, durante la serata Akeem Of Zamunda, sarà protagonista Denzel Aquarius'Killa Curry, giovanissimo (è un classe '95) rapper di Miami, che da un anno a questa parte sta facendo parlare molto di sé. Questo martedì Denzel si è esibito a Londra ad una cosina che si chiama Boiler Room. Potete trovare tutti i dettagli riguardanti la serata sulla pagina dell'evento Facebook, ma noi vi offriamo altre belle sorpresine. Prima di tutto la possibilità di avere 4 ingressi gratuiti, semplicemente mandando una mail a AkeemOfZamundaParty@gmail.com, con oggetto "Contest Denzel Curry", avete tempo fino alle ore 17 di sabato; i vincitori saranno comunicati tramite la pagine della serata Akeem Of Zamunda.

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La seconda e la terza sorpresina sono il mixtape a tema, nel caso vi foste persi qualche traccia di questo piccolo prodigio che sta sconvolgendo la scena da costa a costa; il mix è stato realizzato da Krime, resident dj di Akeem, che si esibirà durante la serata. Ancora più sotto trovate un'intervista che abbiamo fatto a Denzel, così potete chiarirvi bene in mente con che tipo di artista avete a che fare, e arrivare preparati di conseguenza.

Krime's Mixtape: Denzel Curry by Noisey Italia on Mixcloud

L’otturatore di una fotocamera scatta ripetutamente mentre la brezza pomeridiana soffia una mazzetta di banconote lungo il marciapiede. Io salto per prendere le banconote, strappando venti dollari da sotto uno pneumatico. Un’altra quasi mi scappa e finisce in un tombino. Alla fine riesco ad acchiapparle tutte e metto insieme ben 500 dollari e di nuovo il fotografo ricomincia il conto alla rovescia, un breve movimento di polso e riempie di nuovo l’aria di banconote, e la fotocamera ricomincia a scattare.

Il motivo di questo casino è Denzel Aquarius’Killa Curry, un diciottenne fenomeno originario della Florida e che ora è a New York per la prima volta. Se la sta godendo, senza prendere troppo sul serio le buffonate sui soldi. Se l’è guadagnato, dopotutto quello passato è stato l’anno di Denzel, il 2013 l’ha visto prendere le redini della scena di Miami con “Threatz”, uno dei pezzi rap che ha fatto più rumore negli ultimi dieci anni. Denzel è una forza della natura; la sera prima l’avevo visto esibirsi nella mia scuola d’arte di periferia: ha portato una fotta così grossa da far cedere il palco sotto i suoi piedi alla seconda strofa del primo pezzo.

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Denzel è cresciuto negli ultimi anni sotto l’ala protettiva di SpaceGhostPurrp, attirando l’attenzione, attirando l’attenzione per le sue collaborazioni con Raider Klan e Lil Ugly Mane. Il suo primo mixtape, dopo essersi uscito amichevolmente dal Klan, è stato Nostalgic 64, una bomba in cui c’è ben più delle tracce più goth e incazzate come “Parents” e “Widescreen”.

Noisey: Tu sei…
Denzel Curry: Denzel Mothafuckin’ Curry

Cosa hai fatto a New York la scorsa settimana?
Mi sono esibito, ho alzato soldi, fatto interviste, guardato la tv, fumato erba.

Che cosa hai guardato in tv?
Stavo guardando Demolition Man prima, cazzo. Quella è roba seria. Mi capisci? Con Wesley Snipes e quell’altro figlio di puttana di Sylvester Stallone. Delirio.

Com’è l’erba di queste parti, rispetto alla Florida?
Fa schifo. Devi conoscere la gente giusta per trovarne di buona. La differenza è che noi in Florida possiamo trovarne di buona da chiunque. Qui invece c’è la selezione.

Scrivi meglio quando sei fatto?
No. Preferisco scrivere da sobrio perché posso catturare i miei pensieri, sedermi alla scrivania e ottenere roba buona velocemente. Quando sono fatto riesco a pensare solo che voglio sedermi sul divano. Divento pigro come la merda. Però fare freestyle da fatti non è male.

Il tuo ultimo lavoro è Nostalgic 64, con ovvi riferimenti alla consolle Nintendo. Quali sono i ricordi migliori legati all'N64?
Quando giocavamo a 007 Goldeneye con la velocità aumentata e quell’altro trucco che fa diventare tutte le teste giganti. Quello e Super Smash Bros.

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Quale personaggio usi in Smash?
Sonic e Donkey Kong, principalmente… Ah, anche Kirby.

Pensi che tutti questi videogiochi abbiano in qualche modo cambiato la nostra generazione?
Qualcosa del genere. Tutti cercano di avere le novità più recenti, all’inizio, quando arriva un nuovo videogioco, la gente pensa “Oh cazzo, cos’è questa roba?!” Quando poi inizia ad invecchiare ne cercano uno più nuovo, direi che i giochi hanno cambiato il nostro modo di vedere le cose. Tutti vogliono soltanto roba più nuova, più grossa e più fica.

Com’è la scena a Carol City?
Fuori di testa, ci sono ragazzi, nati da dove vengo io, che parlano di situazioni davvero forti, tipo che un giorno alcuni ne massacrano di botte altri, e il giorno dopo ci fanno una canzone. A quel punto arriva la polizia a beccarli e probabilmente per loro finisce molto male, e ti ritrovi con gente che parla delle persone e degli amici che ha perso, ma in realtà sono tutte aggressioni pure e semplici, capisci? La musica di Carol City è molto aggressiva.

Che rapporto hai con la scena? Ti fai ispirare?
Sono ispirato da quello roba, ma nel senso che mi spinge a fare qualcosa di diverso. Non ho intenzione di sembrare uno qualsiasi. Posso rispettare la tua musica, ma posso anche farne la mia, capisci? Se cercassi di emergere nel modo in cui ci provano tutti gli altri finirei soltanto per restare incastrato da qualche altra parte, proprio come lo sono qui.

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Cosa c’è di unico in ciò che fai?
L’arte. Penso che sia l’arte, quando ascolto musica di altra gente originaria di Carol City, e quando loro ascoltano la mia musica, per la maggior parte del tempo sembra che facciamo la stessa cosa, ma a volte è diverso. Loro raccontano il loro mondo e ti dicono ‘ecco, questo è il posto da dove vengo, lo vedi come mi ha ridotto?’ Anch’io porto il mio bagaglio e racconto il mio mondo, ma ci aggiungo del surrealismo e il modo in cui si relaziona con la mia vita, mi segui? Loro rispettano ciò che faccio perché anch’io ho rispetto per ciò che fanno.

Quale pensi che sia stato il trip più profondo della tua vita?
Mi piace andare alla Art Walk di Miami, andare fatto dove ci sono le gallerie e le esposizioni è stata una delle esperienze più folli che ho mai fatto. Puoi sentire tutto, tutti parlano, sembra quasi che la luce sia più luminosa del solito. Ti fa sentire come in una bolla scura, ma è comunque tutta roba che riesce ad ispirarmi, quindi diciamo che quello è stato uno dei trip più fuori di testa che mi sono mai fatto.

Parliamo del tuo nickname, Acquarius Killa. Cosa significa?
Sono dell’Acquario, sono nato il 16 febbraio del 1995, e “killa” è stata soltanto un’aggiunta, sai come funziona, il flow e tutto il resto, l’ho scelto perché Acquario è un portatore d’acqua e la scarica, quella merda lì. Puoi vederlo anche nel segno, “Killa” ci sta benissimo, come se potessi morire annegato da un momento all’altro. Pensaci, è lo stile perfetto: Acquarius Killa, e poi parte una mitragliata di fuoco, come se un samurai stesse arrivando per fare a pezzi tutto quanto.

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Essere dell’Acquario influenza il modo in cui fai rap?
Sicuro, sento su di me il potere di quel segno e lo prendo come viene, lo sfrutto come se fosse la mia forza di volontà.

Quali sono gli altri segni zodiacali con cui sei compatibile?
Sostanzialmente Gemelli e Sagittario, quelli mi vanno molto a genio, ma una volta ho scopato una ragazza di un segno che non era tra i miei preferiti, ed è andata comunque piuttosto bene.

Com’è stato emergere mentre eri ancora al liceo?
Ho avuto un sacco di supporto, certe persone mi rompevano le palle, ma tutti quanti mi rispettavano, gli piaceva quello che stavo diventando e cercavano di incoraggiarmi. Anche quando mi sono diplomato, leggevo sulle facce di tutti ‘Yo, staremo qui e ti sosterremo, ok?’ Ho ricevuto un sacco di amore durante il liceo.

Com’erano le feste?
Non è che mi fregasse molto delle feste del liceo, in realtà. Finivano sempre in modi strani perché a Carol City non puoi andare ad una festa senza che qualcuno attacchi a dire ‘Ehi, negro…” e a quel punto scoppia la violenza. Cercavo di tenermi alla larga dalle feste, ma venivo invitato.

Sei andato al ballo studentesco?
Nah, non ci sono andato, quel giorno avevo un servizio fotografico per Adidas quindi ho sfanculato il ballo.

Questo mi sembra un buon modo di scegliere le priorità.
Sì, ma ci sono state volte in cui ho pensato che sarei dovuto andare al ballo, però alla fine riuscivo a fottermene. Rivedrò quei ragazzi in futuro, e avrò roba migliore della loro, e più grossa. Non mi è mai fregato molto delle stronzate del liceo, anche se alla fine ero un ragazzo popolare. Uscivo sempre con gli stessi amici, ma ero in buoni rapporti anche con gli atleti che si davano delle arie e con i ragazzi più popolari.

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Come hai conosciuto Lil Ugly Mane?
L’ho conosciuto grazie a Purp, è stato lui a presentarmelo. È successo che mi è arrivata la sua richiesta di amicizia, non posso dirvi il suo nome, ma era un ragazzo che continuava a postare roba su Lil Ugly: Lil Ugly questo, Lil Ugly quello. Gli ho chiesto se voleva lavorare con me, ed è sembrato entusiasta. Ho fatto sentire Lil Ugly Mane a mio fratello più grande quel giorno stesso e lui si è messo a ridere, mi chiedeva ‘com’è che si chiama?’ Poi gli ho fatto sentire “Bust A Sag”, e allora ha iniziato a pensare che quella era roba seria.

Se potessi curare il design di un qualsiasi pezzo di merchandise, qualcosa che non sia troppo fuori di testa, che cosa vorresti fare?
Vorrei disegnare collane di perle da mettere al collo e bandane.

A tal proposito, ho notato la tua bandana Fiji. È la tua acqua minerale preferita?
Se non è Fiji, preferiamo tenerci la sete, è una sorta di manifesto. No Aquafina, no Dasani, solo Fiji.

San Pellegrino?
No. Ripeto: se non è Fiji, non la vogliamo. [sospira] Niente da fare.

Pensi che ti farai costruire un rubinetto di acqua Fiji in casa tua?
Probabilmente andrà così.

Che direzione dobbiamo aspettarci che prenderà il tuo nuovo progetto, Planet Shrooms?
Aspettatevi quello che non vi aspettereste, non suona affatto come la roba che ho fatto fin’ora. Sarà qualcosa di diverso, molto sinistro, ma manterrà il suono che mi caratterizza e avrà dei testi migliori, più aggressivi, vi porterò tutti dentro al mio mondo, in una parte diversa.

Se fossi il capo supremo del pianeta, quale sarebbe la prima cosa che cambieresti?
Il colore del cielo.

Come lo faresti?
Cazzo, non ci ho mai pensato, senz’altro non sarebbe più blu. Penso che dovrebbe cambiare colore a seconda dell’umore della gente, hai mai visto l’oceano quando si infrange su una spiaggia? Forse dovrebbe avere quel colore lì.

Tipo ‘colore di onde che si infrangono’?
Sì, ma anche che cambiano colore a seconda dell’umore di ciascuno. Potrebbe essere indaco, rosso… ma comunque scorrere come un oceano. Sarebbe proprio fico.