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Musica

La quantità di donne nella musica dance è ancora un problema

Nella classifica dei migliori 100 DJ di DJ Mag di quest'anno, di donne ce ne erano solo tre. Parliamone.

I numeri non mentono, la musica dance ha TUTTORA un problema di partecipazione femminile Come probabilmente avrete sentito un milione di volte, soltanto tre progetti femminili (Nervo, Krewella e Tenashar) hanno tentato il colpaccio nell'unità di misura più popolare all'interno dell'industria dance: la DJ Mag Top 100. C'è da dire che si tratta di un risultato di enorme miglioramento rispetto agli anni passati, tuttavia, per quanto riguarda i line up dei festival c'è seriamente da disperarsi. La percentuale di donne all'interno del programma di alcuni dei più grandi festival di musica dance è a dir poco patetica, e non addentriamoci neanche nelle solite storie di maschilismo ("dai qua che te lo mixo io") e molestie sessuali ("e vedi di muovere quel culetto mentre lo faccio"). Ormai le DJ donna si sono stancate di parlare di questo problema, è ora di piantarla con le chiacchiere e cominciare a ingaggiarne di più.
Anziché mettere per iscritto un mio pensiero scontato ho voluto sentire il parere delle nuove generazioni di DJ al femminile, quelle che girano nei rave underground e non nei palchi principali dei festival per bomberoni. Così ho organizzato una discussione sul sessismo in questa industria invitando negli uffici di VICE la Discwoman Crew, prima che si esibissero in un festival tutto al femminile organizzato da loro a Brooklyn, i cui ricavati andranno al progetto Sadie Nash Leadership.

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La crew è così composta:

Lauren Flax: DJ, compositrice e producer newyorkese
Christine Tran: Fondatrice dell agenzia creativa Witches of Bushwick
Frankie Decaiza Hutchinson: redattrice online del Galore Mag
Emma Olson (aka Umfang): una DJ e producer newyorkese resident al Bossa Nova Civic Club

Le Discwoman con l'autrice dell'articolo (a sinistra)

NOISEY: Ehi tiiiiipe. Vorrei cominciare con una domanda relativamente semplice: il panorama dance è ancora una faccenda da maschi?

Lauren Flax: Oddio, non ci libereremo mai di questa domanda.

Christine Tran: Perché è un argomento importante!

LF: È molto importante, perché l'industria è indubbiamente dominata dai maschi. Ma quando la gente mi chiede: "Come dev'essere?" Cosa cazzo significa? Faccio quello che mi piace fare.

Emma Olson: Nella comunità dei DJ mi sento effettivamente circondata da uomini ma questo non cambia affatto il rapporto che ho con la musica.

Frankie Decaiza Hutchinson: Ne parlavo con John Barclay [proprietario del Bossa Nova Civic Club] e mi ha confidato che molti uomini non amano ingaggiare DJ donna. C'è ancora una sorta di pregiudizio.

So bene che la classifica Top 100 di DJ Mag è più mainstream degli ambienti che frequentate, ma è pur sempre una proiezione dei gusti popolari e questo la rende ancor più sconcertante per via della carenza di esponenti femminili.

LF: Le line up sono terribil. Sono composti per tipo il 97% da uomini e questo incide profondamente sul ciclo vizioso secondo il quale non vieni ingaggiato perché suoni di fronte a poca gente.

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Christine Tran: Dipende tutto da chi prende decisioni nell'artistico di un evento. Personalmente, quando organizzo un evento ingaggio sempre almeno una DJ donna. Non sto neanche a parlarne ctroppo, lo faccio e basta.

Emma Olson: Lo stesso vale per me! Non voglio specificare che questa residency sia solo al femminile, voglio farne parte senza che si insista troppo su questo aspetto.

State quasi hackerando il sistema, spostando i pesi sulla bilancia ma senza esagerare, per evitare che la gente boicotti l'evento senza pensarci nemmeno. Penso sia un modo astuto per contrastare il sessismo, argomento notoriamente di difficile approccio. Usate strumenti elusivi per risolvere un problema che lo è altrettanto.

LF: Ho sempre affrontato il sessismo nello stesso modo. Se qualcuno vuole scoparmi in consolle non se ne fa un cazzo. È casa mia, perciò levati dai coglioni oppure togliti le scarpe.
[risata colletiva]

LF: L'anno scorso stavo mettendo dischi ad una serata a Berlino quando DJ Kaos si è avvicinato a me e mi ha detto qualcosa del tipo "Stai davvero spaccando". Dopodiché mi ha dato due colpetti sul culo con la mano e ho iniziato a vedere rosso. Poi un'ora e mezza dopo è tornato per dirmi "Dovresti suonare qualcosa di Frankie Knuckles, farebbe impazzire la folla" e di nuovo con due colpetti sul culo. Ero pronta a ricoprirlo di insulti ma poi decisi di finire di suonare e lui se ne andò. Ovviamente scrissi su Facebook dell'accaduto [ride] e quel post—divenendo ben presto popolare—arrivò alla sua attenzione. A quanto pare scrisse cose davvero orribili su di me ma in compenso mi hanno scritto diverse DJ donna dicendomi che, "sì, è un coglione,ha fatto lo stesso a me e non ho mai più suonato sue tracce." Penso che sia fondamentale parlare con altre persone di questi accaduti. Adoro quando certi stronzi subiscono delle figure di merda tali, perché una volta che incominciano a risentirne i propri guadagni, iniziano a realizzare che il loro è un comportamento sbagliato.

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EO: L'unica esperienza orribile l'ho avuta con una drag queen, cosa che rende il tutto più complicato. Ero DJ resident al Clump, un party organizzato da Colin Self. Una notte, Colin era assente ed ero io a fare da sostituto capo: quando giunse il momento di contare i soldi a fine serata questa drag queen completamente fatta cominciò a tirarmi le pezze sostenendo di avere portato più gente di me alla festa, perché il vero motivo che avrebbe spinto la gente a recarsi alla festa erano lei e le sue "ragazze"(gli altri travestiti). Per farla breve: sosteneva che non meritassi di essere pagata. Era una situazione complessa perché nonostante avessi di fronte a me qualcuno vestito da donna, percepivo l'aggressione fisica da parte di un uomo che vuole intimidire e mancare di rispetto. Penso davvero che questa fosse la sua versione di sessismo. Erano le 4 e mezza del mattino e questo bestione di due metri sui tacchi mi urlava contro. Per la prima volta nella mia carriera da DJ non sono riuscita a stare in piedi, piangendo. Me ne andai e in seguito si scusò con Colin, ma mai con me.

Vorrei parlare di come i media dipingono i DJ donna. Sono sicura che voi tutte avrete visto dei post su quanto faccia cagare Paris Hilton a fare la DJ. Di recente Dancing Astronaut ha postato un video divenuto ben presto virale di una DJ modella colombiana che "non fa assolutamente nulla". Non ci sono dubbi sul fatto che Paris Hilton e molte modelle non abbiano alcuna capacità nel fare le DJ, ma purtroppo questi post di presa in giro sono molto spesso l'unico proiettore che mette loro pericolosamente in mostra.

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CT: La più famosa immagine di una donna che fa la DJ è quella di Alexa Chung dietro ai piatti, ma perché non Shannon Funchess dei Light Asylum? Perché è una questione di bellezza e non dovrebbe essere così.

EO: Il mainstream non metterà mai in prima linea una donna che sfida apertamente il sesso maschile.

Già, e la critica che porta avanti lo stereotipo sembra uniformemente rivolta alle donne. Quando gli Swedish House Mafia sono stati sgamati a suonare senza cuffie eravamo tutti a dare loro il beneficio del dubbio:"Eh, hanno bisogno di set pre-mixati per via degli effetti pazzi con le luci, ecc.."

EO: E che dire di quel DJ di Jersey Shore, Pauly D? Sembra che alcuni uomini possano giocare il ruolo del DJ da barzelletta. Persino Skrillex che è incredibilmente famoso anche se viene costantemente preso in giro. Ma per le donne si ricorre subito ad appellativi tipo "bionde senza neuroni".

FDH: Penso che sia davvero difficile stare a galla per le DJ modelle, è una lotta totalmente differente dal normale. Devono avere sempre essere più alla moda e fare più soldi, ma sono entrambe delle colossali cazzate! Ho una amica che fa la DJ negli hotel che mi ha parlato di quanto siano brevi le loro carriere; dopo che il loro stile passa di moda vengono semplicemente congedate.

EO: Conosco alcune DJ modelle che a volte se ne escono con: "WOW ma tu suoni sul serio? Che figata!" Perciò non è che non sappiano ciò che fanno, fregandosene, è semplicemente che provengono da un ambiente completamente diverso.

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FDH: Le donne a volte danno per scontato che si debba competere e odiare le proprie colleghe, cosa sbagliatissima e da rimuovere.

Per non parlare delle più giovani che guardano alla DJ Mag Top 100 e vedono solo uomini. Non hanno minimamente il potere per far sapere che esistono altre realtà al di fuori di quella lista.

FDH: Ecco perché con le Discwomen incorporiamo alla nostra attività l'opera di beneficenza con l'organizzazione Sadie Nash: è uno strumento estremamente prezioso per mostrare alle giovani donne ciò che possono fare senza dover ambire a diventare Paris Hilton.

Molte DJ donna con cui ho avuto modo di parlare mi hanno confidato di non sopportare queste cose solo per donne. Sono stanche anche solo al pensiero di parlarne.

LF: Sono davvero schizzinosa quando si parla di ciò, perché si corre il rischio di giocarsi in culo da soli.

EO: Può essere pericoloso. Siamo un club di sole ragazze, e per bilanciare questo squilibrio nella società non c'è alcuna necessità di essere esclusivi. Voglio che si sappia che gli uomini sono i benvenuti ai nostri eventi, è importante specificare che quando diciamo "donna" intendiamo chiunque consideri se stessa una donna, in generale, dato che conosco molti DJ donne eccezionali che però non sono nati donna.

OK, allora perché questa cosa delle Discwoman?

EO: Le abilità tecniche come fare il DJ possono intimidire le donne perché potrebbero vederle come qualcosa di troppo concreto. Perciò Discwoman accoglie loro con il benvenuto: mi piace immaginare che un po' di ragazze giovani possan ricredersi positivamente in merito.

LF: Stiamo cercando di eliminare questo squilibrio tra i sessi portando alla luce l'argomento. Ma è soltanto una delle tante cose che facciamo.

CT: Ricordatevi solo di togliervi le scarpe quando entrate in consolle!