Buon compleanno e buon disco, Joey Bada$$

Le foto di Joey sono a cura di: Benjamin Thomson

Ieri Jo-Vaughn Virginie Scott aka Joey Bada$$ ha celebrato il suo ventesimo compleanno, nonché l'uscita del suo album, con un significativo “fuck off” party. B4.DA.$$ (Before Da Money) è uscito il 20 gennaio 2015 per la gioia di tutti noi. Direi che di ragioni per far festa ne avevamo eccome. Bada$$ è il co-fondatore del collettivo Pro Era e ha già fatto uscire un bel numero di mixtape acclamati da pubblico e critica, ed al momento è la stella più brillante del firmamento dell'hip-hop.

Abbiamo incontrato J prima di un suo show e abbiamo chiacchierato sorseggiando una camomilla. La nostra discussione è passata per temi come il genio indiscusso di J Dilla, i piani di Pro Era per la dominazione del mondo e la passione di Joey per l'ametista.

Noisey: Ci sono un paio di storielle interessanti su di te che girano ultimamente, una riguarda il tuo arresto dopo lo show a Byron Bay e l'altra è che la figlia di Obama è una super fan di Pro Era. Eri a conoscenza di questo dettaglio presidenziale?
Joey: No. Una mattina mi sono svegliato e ho visto che tutto il mio feed di Instagram era pieno della stessa foto. Mi chiedo "ma chi è questa ragazza che indossa la nostra maglia e perché ne parlano tutti?" Poi ho realizzato chi fosse, cazzo, e ho subito ripostato la foto. Capisci come mi posso sentire se penso che in qualche modo sono arrivato fino alla Casa Bianca? Obama probabilmente ha pronunciato pure il mio nome due o tre volte, forse anche di più.

Ne hanno parlato tutti, dal Guardian a TMZ. Anche mia mamma ne ha parlato, mi fa: "Ma chi è questo Joey Bada$$? Mi piacciono le sue magliette."
(ride) Mi fa molto piacere. È un bel modo per essere sulla bocca di tutti. Sono tornato a casa e i telegiornali parlavano di me.

Il merchandising di Pro Era è una cosa che va un po' oltre le magliette con le stampe. È una marca in tutto e per tutto.
Sì, nemmeno a me piace chiamarlo merchandising, preferisco dire che abbiamo la nostra marca. E gli altri ragazzi del collettivo sono d'accordo con me.

C'è qualche personalità dell'industria rap, tipo Jay o Fiddy, a cui ti ispiri per quanto riguarda la musica, ma anche dal punto di vista del business?
Ok, mettiamola in questo modo: non c'è qualcuno da cui prendo ispirazione, più che altro guardo a quelli che sono riusciti a trascendere le categorie, in modo da non copiarli, ma di fare un percorso analogo, che sia mio. Jay e 50 Cent sono due che ho studiato così a fondo che ora non mi importa più di quello che fanno, perché il mio obiettivo è diventare più figo di loro.

Li hai mai incontrati?
Ho incontrato Jay.

E com'è stato?
Incredibile, davvero. È stato surreale. L'ho incontrato solo una volta e sono subito stato catapultato nel suo mondo.

Una volta l'ho incrociato nel backstage di un suo show mentre stava cenando, ho interagito con lui per tipo dieci secondi e mi sono sentito esattamente come te. Come vi siete incontrati voi?
Ho incontrato Jay perché mi ha convocato nel suo ufficio, avevo 17 anni e lui voleva mettermi sotto contratto. Chiaramente la mia intenzione era di dire sì a qualsiasi cosa mi avesse proposto…

E perché invece gli hai detto no?
Be', non è stato proprio un no. Diciamo che è stato più un capirsi a vicenda. Credo che Jay Z avesse visto in me il portavoce di una nuova generazione dell'hip-hop, credo che avesse intuito quale sarebbe stato il mio percorso. Quando ho letto il suo libro, Decoded, mi ha fatto capire come funziona il suo cervello, e più vado avanti più il suo punto di vista acquista valore, per me. Jay mi ha chiamato quando avevo solo 17 anni e io mi sono sentito in grado di rispondere alla sua chiamata, mi capisci? Era tutto quello per cui stavo lavorando: sognavo di poter avere, un giorno, il rispetto di uno come Jay. E il fatto che questa possibilità mi sia arrivata così presto, così facilmente, mi ha fatto capire che forse sarei stato in grado di fare un percorso diverso con le mie gambe.

Quindi Jay, Nas, MF Doom, Biggie sono ovviamente le tue principali influenze, ma cosa ti ascoltavi quando eri più piccino?
Mah, mi ascoltavo robe abbastanza mainstream, da quando ho otto anni circa sento quello che passa alla radio, la ascoltavo mentre mi portavano a scuola, e quando tornavo a casa. Certo, nel 2003 le cose erano un po' diverse, tutto passava per canali un po' più tradizionali, Internet non aveva ancora cambiato le carte in tavola.

Ti piacevano Dipset e Murder Inc. e le crew di New York di quel periodo?
Ja Rule a un certo punto è stato uno dei miei preferiti. Quando avevo all'incirca sette/otto anni, ho scritto con l'indelebile sul mio armadietto Bow Wow, Ja Rule e Lil Romeo. Che erano i migliori, secondo me, a quel tempo (ride) forse perché Bow Wow e Lil Romeo erano alti come me, mi sentivo vicino a loro.

Be', complimentoni per B4.DA.$$. E buon compleanno. Come speri che sia la tua festa?
Grazie mille. Spero solo che non mi arrestino di nuovo (ride). Oddio, forse non avrei dovuto dirlo!

Ha, questa storia del tuo arresto è finita ovunque. Forse l'hanno pure un po' ingigantita.
Già, senti, so che l'ho tirata fuori io, ma facciam finta di niente.

La J Dilla Foundation ti ha regalato un beat di Dilla da usare sul tuo album perché il pezzo che avevi fatto con loro, i cui proventi sono andati in beneficenza, era andato davvero alla grande. Ti han dato una cartella di beat tra cui scegliere o era solo quello?
Il mio "incontro" con Dilla è stato un altro momento incredibile della mia vita. Prima ho incontrato questo qui (indica la mia maglia di Jay Z), il mio rapper preferito, poi ho avuto la fortuna di collaborare spiritualmente con il mio producer preferito. Dopo queste due esperienze, mi sento pronto a tutto.

Mi piacciono molto quelle ametiste che porti al collo, infatti anche in un tuo video c'erano questi visual malati con le ametiste, mi sbaglio?
No, affatto, era il video di "Christ Conscious" e le ametiste mi fanno impazzire.

Buon compleanno Joey.
Grazie mille, è stato bello chiacchierare con te.

B4.DA.$$ è uscito ieri per Cinematic/Pro Era.