Chi va davvero a un concerto dei The Kolors?

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Musica

Chi va davvero a un concerto dei The Kolors?

Abbiamo sondato una a una le #kolorine, cioè le vere fan dei The Kolors, in occasione del loro live di apertura del tour all'Alcatraz di Milano.
Sonia Garcia
Milan, IT

L'altro pomeriggio, mentre riflettevo sull'amara situazione di Roma, dilaniata dalle recenti scelte amministrative del prefetto, sono stata catapultata in una realtà di diversa natura, ben più vicina geograficamente ma altrettanto drammatica: il concerto dei The Kolors a Milano. Vengo messa al corrente dell'evento da Virginia qualche ora prima dello scatto qua sopra, e benché il nome non mi fosse per nulla nuovo, sul momento non potevo minimamente comprendere la portata dell'evento, né immaginarmi di arrivare a riflettere sulle cose con cui ho invece deciso di aprire questo articolo. Senza dilungarmi con ulteriori sproloqui sull'indubbio—o dubbio—interesse sociologico che un'occasione del genere può far nascere a chi è estraneo all'universo The Kolors, mi affretterò a sottolineare che 1) era bel tempo 2) con Mariah l'ultima volta non era andata così male. Per tutti questi motivi, e senza aver ancora realizzato che il jingle televisivo-radiofonico della Vodafone altro non è che la loro "Everytime", in un pario d'ore sono già sotto all'Alcatraz a sondare la fanbase della boyband napoletana. La prima amara conclusione è che l'ennesima possibilità data a questo disgustoso clima primaverile di non provocarmi sempre e solo sudorazione indesiderata, ma anche qualcosa di più piacevole, è andata fallita. Lo realizzo mentre percorro da fuori la gremita fila fuori dagli ingressi del locale di via Valtellina, e osservo incuriosita i volti sovraeccitati del settantacinque percento delle accodate. Il sesso femminile domina spregiudicato su quello maschile, e l'età media è, a occhio e croce, quattordici anni. Scaccio via i pensieri depressivi sulla mia età ormai prossima all'inumazione, e arrivo in fondo alla fila. Non so bene perché ho deciso di partire dal fondo, quando è evidente che le fan più hardcore sono quelle spalmate sulle transenne a inizio fila—ci arriveremo—magari qualche solidarietà recondita verso chi sta in fondo nella vita ma vuole comunque lottare per risalire, chissà. Scopro con disincanto di non stare simpatica alle #kolorine che si trovano in fondo alla fila. Provo a spiegare loro, ma soprattutto alle mamme, che non ho intenti maligni, non voglio traumatizzare nessuno, ma non serve a niente. Alcune come vedono la macchina fotografica e sentono la parola "indagine" assumono l'espressione Santancheiforme e smettono di considerarmi. Succede così per tutto il primo quarto d'ora, e ho anche modo di assistere a impagabili momenti di Patriarcato Italiano: madre e figlie che acconsentono felici a farsi intervistare, padre che con sguardo castigatore le pietrifica vive, e conseguente "No grazie, non importa." Ok. Non demordo e finalmente trovo loro—i volti delle minorenni sono oscurati per ovvi motivi.

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Giovanna e Federica, 13 e 14 anni.

Noisey: Ciao! Da quanto seguite i The Kolors?
Entrambe: Un anno e mezzo circa, da Amici.

Siete di qui?
Federica: No, di Modena. Ci abbiamo messo un'ora e mezza di macchina.

Ah cavolo, una bella trasferta. Cosa vi aspettate da stasera?
Giovanna: Tanto divertimento.

C'è un sacco di gente! Da quanto siete arrivate?
Giovanna: Sì, tanto casino. Siamo arrivate da poco, la coda però si è allungata. Prima siamo andate a prendere le caramelle al bar.

Che buone. Cosa c'è scritto nel cartello?
Entrambe: Ti facciamo vedere.

Deliziata da Federica e Giovanna, le prime a mostarsi solidali con la mia causa, proseguo e incontro Antonella.

Antonella.

È di Milano?
Antonella: No, di Torino.

Perche è fan dei The Kolors?
Sono sempre stata una fan di Micheal [Jackson, ndr], dei Pink Floyd, dei grandi degli anni Ottanta. Loro richiamano molto la musicalità di quegli anni, più qualcosa di moderno ovviamente, perché un po' di funk ci sta.

Capisco. Anche l'immaginario estetico che hanno, un po' rievoca quello stile.
Sì, anche nell'immagine. Non è nulla di precostruito.

È la prima volta che li vede dal vivo?
Sì, per me è il primo concerto. L'anno scorso non sono riuscita ad andare a nessuna data perché erano tutte distanti da dove ero io. Quest'anno Milano-Torino sono due ore di macchina, quindi ce l'ho fatta.

Bene! Adesso la lascio rimettersi in fila.
No tranquilla, mi sono messa qui di lato perché sto vendendo gli starlights… sono un po' più avanti con altre amiche del gruppo The Kolors - Band.

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Ah ok, buon proseguimento allora.

Scopro in questo istante che il gruppo appena citato—duemila e passa membri—ha come amministratori tre uomini, e il fun fact è che in tutta quella interminabile fila, neanche completa perché erano solo le sei di pomeriggio, i maschi individuati sono stati: zero. Mi trovo nuovamente di fronte alla rabbia leonina di madri/zie impaurite dalla mia persona, fino a quando non mi imbatto in loro, che invece sono FELICISSIME di parlare con me.

Sfortunatamente quando mi hanno detto i nomi il telefono non stava registrando :(

Di dove siete e come vi siete conosciute?
Tutte: Un po' sparse… Bergamo, Varese, Costa Adriatica, Ferrara e Brescia. Ci siamo conosciute nel gruppo Facebook "The Kolors over Thirty".
Anna: Siamo prodotto dei Kolors!

È la prima volta che vi incontrate di persona?
Beatrice: No, alcune di noi si sono già trovate. Noi per esempio siamo già alla terza volta. Siamo un po' sparpagliate, altre sono più in fondo.
Anna: Nuove amicizie nate con i The Kolors.

Cosa vi piace di loro?
Tutte: La voce, il sound, gli anni Ottanta, o comunque questa ripresa che hanno… L'energia che trasmettono, la grinta di Stash, il suo carisma da leone e la voce… non stancano mai, il loro CD è consumato.
Marta: Con noi è sempre disponibile e gentile!

Ah l'avete conosciuto?
Carla: Piccoli contatti, molto piccoli, tramite Facebook. Ogni tanto commenta cose, mette like, è molto social. Si vede che è un ragazzo disponibile ed educato con i suoi fan.
Sabrina: Ha una cultura musicale che per un ragazzo così giovane è davvero rara. Noi che siamo un gruppo over, arriviamo al sabato sera da casalinghe disperate, guardiamo Amici, troviamo questi che cantano così, e rimaniamo impressionate. Sembrava di tornare ai nostri tempi.
Anna: Non siamo più uscite l'anno scorso di sabato, eh! Sempre in casa a guardare Amici, guai a uscire! [Ride]
Tutte: Vero! Finalmente un gruppo giovane che fa bella musica!

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Bello che vi abbia unite così, però.
Carla: Sono arrivata sola sapendo di trovare le altre del gruppo. Grazie a loro sono nate davvero delle belle amicizie.

A quel punto la fila per la prima volta in mezz'ora avanza, e il gruppo così affiatato e pimpante di over si disgrega. Di nuovo riacquistato il buonumore, proseguo fino a dove non iniziano le transenne di contenimento, dove faccio l'incontro di queste signorine.

Angela, Giulia e Michela, 14 anni.

Ciao! Venite da lontano?
Angela: Cavenago, provincia di Monza.

Cosa apprezzate dei The Kolors?
Tutte: Le canzoni, lui… tutto!

Sapete tutto a memoria?
Tutte: Sì.

Chiaro. Cosa vi aspettate da stasera?
Giulia: Spero tutto il meglio!

Che altro ascoltate oltre a loro?
Michela: Io hip-hop e rap. Tipo Ghali, Sfera…

Ci sta, molto diverso. Fatemi vedere le vostre fasce…

Che belle. Mi avvicino sempre più alla zona calda della fila, e infatti noto subito che qui la gente ha molta meno voglia di scherzare. Vengo squadrata da capo a piedi un po' come alle care vecchie medie quando, per andare in bagno, passavo davanti alle tipe delle terze pregando di essere scusata di esistere.

Martina, Nicole, entrambe 14 anni, e Tiziana (mamma di Nicole).

Da quanto siete qua?
Martina: Da mezzogiorno, ma abitiamo qua vicino. A mezz'ora da Milano.

Mamma mia! Tantissimo tempo.
Nicole: Conosco alcune ragazze davanti che sono qui dalle sei di ieri sera, quelle in prima fila.

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Vabe', ci dovrò parlare. Siete anche voi nei vari gruppi sui The Kolors?
Tiziana: Sì, molte persone che sono qui oggi le ho conosciute tramite i social, e così anche loro due.
Nicole: Su Instagram soprattutto. Lì nasce tutto, posti foto, commenti, fai conoscenze…

Li seguite molto?
Tiziana: Tramite loro due, sì.
Martina: Il 5 maggio 2015 li abbiamo visti per la prima volta ad Asiago, è stato il primo concerto della nostra vita. Quattro ore di viaggio.
Nicole: Poi abbiamo visto quello ad Expo, poi al firmacopie di Busnago.

Siete proprio strafan.
Tiziana: Dovrebbero dare loro un premio fedeltà. Se vuoi ti porto anche a casa nostra a vedere la sua camera [indica Nicole, ridono tutte e tre]. Poster dappertutto, mancano le mutande con su Stash!
Martina: Quelle ce le ho io… [Ridono]

Mentre rifletto sul significato della parola FIRMACOPIE, la folla va improvvisamente in subbuglio dal nulla. "Staranno facendo una foto," mi spiega Nicole. Approfitto del tumulto momentaneo per proseguire, e in mezzo allo sciame di urla e braccia alzate individuo queste tre tre tenere figure. Valeria (a cui abbiamo coperto il volto con una foto dell'autrice, per motivi di privacy), Francesca, 13 anni, e Marisa (zia di Valeria).

Di dove siete?
Marisa: Gagliano, Puglia.Siamo qui dalle undici di mattina.

Come li avete conosciuti?
Valeria: Tramite lei, ecco… [indica Francesca]
Marisa: Io accompagno e basta.
Francesca: Tramite Amici.

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Qual è la vostra canzone preferita?
Francesca e Valeria: "Everytime".
Marisa: Ce ne sono tante belle, i titoli non me li ricordo ma le ascolto spesso. "Me Minus You."

Cosa vi siete portate dietro per stasera?
Valeria: Queste specie di palloncini con dentro delle luci, da gonfiare e lasciare andare in aria. Poi cartoncini e mini poster che abbiamo stampato.

Che altro ascoltate?
Francesca e Valeria: Ariana Grande!
Marisa: Parecchia musica. Mi piacciono molto i Modà, Marco Mengoni…

Non lascio che quest'ultima frase mi impressioni, e prima che sia troppo tardi saluto le bimbe e la zia. Forse ha senso puntare sulle maggiorenni, se ce ne dovessero essere in questi ultimi metri di coda.

Roberta, Elena e Maria Chiara, tutte 23 anni.

Ciao! Siete qui da tanto? Da dove arrivate?
Roberta: Nell'ordine: Milano, provincia di Milano e Forte dei Marmi.

Raccontatemi come avete conosciuto i The Kolors.
Maria Chiara: Tramite Amici, il boom è stato il primo live a cui sono andata da cui sono uscita estasiata, ripetendo "Oh mio Dio." Non avevo potuto vederli prima per via dello studio. Da lì la follia assoluta.
Elena: Più o meno anche per me. Ho visto poche puntate di Amici, tra cui la finale, e con alcune compagne di università abbiamo deciso di andare a vedere il live a Milano… ed eccoci qua.

E voi invece vi siete conosciute tramite i gruppi Facebook?
Elena: Sì, alla fine sì.
Maria Chiara: Io in realtà ti ho conosciuto agli MTV Breaks [indica Elena]
Roberta: È vero! Anche io.

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Che altra musica ascoltate?
Maria Chiara: Ti dirò, spazio abbastanza, poi chiaramente ci sono delle preferenze. Direi innanzitutto i The 1975, cosa che loro [i The Kolors] apprezzeranno perché si rifanno molto al loro immaginario rock anni Ottanta. Ma anche roba più moderna.
Roberta: Io adoro Micheal Jackson. C'è molto di lui nel loro sound.
Elena: Anch'io quel genere lì, magari ascolto anche qualcuno di italiano. Mi piace tantissimo Elisa, Mengoni, Tiziano.

Ultima cosa: da quanto tempo siete in fila?
Maria Chiara: Allora… sono successe cose. In realtà da ieri sul tardo pomeriggio, soltato che poi è arrivato il signorino [Stash] in persona e ci ha chiesto di andare via perché era preoccupato per la nostra incolumità.

Ah ma lo conoscete?
Maria Chiara: No, è passato perché ha visto che c'era gente e ha fatto sgomberare tutto perché era preoccupato che si dormisse per strada. Abbiamo dormito altrove, grazie a lui. Qualcuno in macchina, qualcuno si è appoggiato ad amici, e anche noi avevamo risolto così.

Avevate in mente di dormire qua?
Tutte: Sì sì.

È a questo punto che finisco inevitabilmente a pensare al concetto in sé di presidio e ai miracoli del popolo italiano. Ci si può barricare dentro Init e difenderlo dagli sciacalli che vogliono la morte culturale di una città, oppure si può decidere di lottare fino allo stremo delle forze per il diritto di stare in prima fila al concerto dei The Kolors. In entrambi in casi si parlerà di presidio, e tutto ciò mi folgora e riempie di coraggio per compiere l'ultimo, decisivo passo. Dirigermi verso la prima fila.

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Cinzia, sua figlia Giusi, Michela, e altre.

Da quanto state facendo questa fila?
Cinzia: Dalle tre di pomeriggio di ieri.

Non avete dormito qua, giusto?
Cinzia: Sì che abbiamo dormito qua. In macchina.

Siete tutte insieme?
Cinzia: Sì, abbiamo due macchine. Ci siamo conosciute al concerto di Expo.

Quindi è la seconda volta che li vedete?
Figlia di Cinzia di 9 anni: Questa è la quinta mia!

Accidenti. Cosa vi siete portate dietro per stasera?
Giusi: Queste fan art… [inizia a sfilare poster uno a uno]
Michela: Io ho inciso sul ciondolo della collana "Me Minus You."

Pensavo di imbattermi in un certo tipo di fondamentalismo, e invece per nostra fortuna non è stato così. La fila è finita, ma poco più avanti c'è un nugolo di persone—quasi perlopiù genitori e figlie molto piccole—fermo davanti a un'altra porta. Le uniche non poi così piccole sono queste tre splendide fanciulle.

Dania, Marina e Gaia, 16 e 17 anni.

Ciao! Perché c'è questo gruppo distaccato dalla fila?
Dania: Non so, mi sa che questi hanno un pass speciale e possono saltare la fila.

E voi? Non ce l'avete?
Marina: No… entriamo quando sono entrati tutti.

Ah ok, non vi importa di stare davanti.
Gaia: No.

Cosa vi piace dei The Kolors?
Marina: A me piacevano più le canzoni del primo disco. Adesso mi piacciono sempre, però… bo. Siamo meno accanite. Lo scorso concerto eravamo in prima fila, adesso siamo un po' più tranquille.

Che altro ascoltate?
Gaia: Di tutto. Dal rock all'indie al funk. In questo periodo io 21 pilots, The 1975. E domani andiamo al concerto dei Muse.

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Oddio è domani?
Marina: Tutta la settimana, al Forum di Assago.

E andate tutte e tre?
Gaia: No io no. Non mi piace tanto il genere… Sono più per il reggae, quelle cose lì.

Mi congratulo nuovamente per la loro maturità d'animo e decido che la mia missione è terminata. All'improvviso però capisco di aver commesso un imperdonabile errore: non aver parlato con nessun uomo. Come ripercorro all'indietro la coda, che nel frattempo si è raddoppiata di lunghezza, vengo fulminata da sguardi assassini colmi di diffidenza da parte di ogni singolo individuo maschile. Solo un signore decide di dedicarmi un sorriso: Severo.

Severo, Giorgia, Elisa, Beatrice, Alessia, 11, 10 e 9 anni.

Siete tutti in famiglia?
Severo: Sì, e con amici.

Da quanto tempo siete fan?
Giorgia: Dall'asilo.

Avete tutti delle gran magliette. Anche lei Severo vedo che è ben fornito.
Severo: Sì, diciamo che mi sono adeguato. Sapete anche a memoria le canzoni?
Beatrice e Alessia: Sì!  Le bimbe mi iniziano ad elencare una a una le hit dei loro eroi, e mentre lo fanno mi ricordo che alla loro età impazzivo male per Avril, e insomma, pure io ho trascinato i miei a Firenze a vederla non mi ricordo bene in che occasione—forse qualcosa con TRL. Una vampata di imbarazzo mi infuoca la faccia, già accaldata come dicevamo per il clima, e capisco che è davvero l'ora di togliere il disturbo. Per nulla al mondo tornerei ad avere quegli anni anche solo per questioni estetiche, perciò coraggio ragazze. Un giorno sarà finito. Segui Sonia su Twitter. Segui Noisey su Twitter e Facebook.