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Musica

Chi cacchio va a un concerto di Mariah Carey nel 2016?

Mariah Carey è tornata a suonare in Italia dopo ben 13 anni. Siamo andati a sondare i suoi fan appena prima del concerto, per capire cosa li spinge a seguirla anche nel 2016.
Sonia Garcia
Milan, IT

Foto via.

C'è una grande mixité generazionale tra quelle che vengono ancora considerate Popstar con la P maiuscola—quindi NON a scala italiana, naturalmente—nel 2016. Non credo di star sparando cazzate se affermo che, di molte di queste, perlopiù famose negli anni Novanta, oggi si è quasi del tutto perso traccia.

Noisey Italia

C'è da fare una precisazione in merito. Né io né nessuno della redazione di Noisey, nel corso degli ultimi lustri/decenni, ha effettivamente mai sentito il bisogno di porsi la domanda "Che fine ha fatto [nome popstar famosa negli anni Novanta che non sia Beyoncé]?". Il dimenticatoio in cui siamo convinti molti di queste siano finite, è quasi del tutto frutto della nostra immaginazione da spocchiosi e superficiali redattori di Noisey. Non è andata così per tutti. Non tutti sono stati così irresponsabil nei confronti delle muse del pop, non tutti hanno osato "perdere le tracce" di nessuno, è inutile che ci prendiamo in giro. Prendiamo Mariah Carey, per esempio. Mariah (classe 1970) sui social si fa rispettare—ha un seguito di venti milioni e passa di fan—non ha mai smesso di sfornare dischi dal 1990 al 2014, anno in cui è uscito l'ultimo suo full length Me. I Am Mariah… The Elusive Chanteuse, per Def Jam. Sapevate che è in tour da marzo e che per 13 anni (tredici) non ha mai messo piede in Europa? Sapevate "We Belong Together" e "I Know What You Want" sono solo due dei momenti più alti della sua carriera musicale, che nello specifico consiste in quattordici album, nove raccolte e nove film?

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Tutte queste domande mi si sono accavallate in testa, mentre una mattina di settimana scorsa, fuori dall'università ho notato gli enormi poster che la ritraevano in posa plastica su di un vinile, come annuncio dell'imminente live al forum di Assago, qui a Milano. La sua predilezione per il rosa shocking, per le pose plastiche e per gli scolli vertiginosi hanno contribuito negli anni a trasformarla nella definizione vivente di femminilità, nella sua accezione più stereotipata. Ma chi siamo noi per giudicare le sue scelte estetiche e di vita? Mariah forse è più femminista di tutti/e noi, e alla luce di questa verità mi si è anche palesata, cristallina, la mia prossima missione. Andare là fuori e capire chi è davvero fan di Mariah nel 2016, e perché. Due giorni dopo, cioè sabato verso le sette di sera, ero già ad Assago a compiere il mio dovere. Di gente fuori dal palazzetto non ce n'è così tanta, e comincio a fare i peggiori pensieri, visto che è pure l'unica data italiana del tour. In questo stato confusionale, incontro loro.

Andrea, Eros e Rocco.

Noisey: Ciao! Siete di qui?
Andrea: Sono pugliese ma vivo a Milano da dieci anni.
Eros: Di Torino.
Rocco: Foggia.

Ah cavolo, e siete venuti apposta per Mariah?
Eros: Sì. È la prima data italiana dopo tredici anni, ci sembrava il minimo.

La seguite da tanto?
Rocco: Dal 2005.
Andrea: Dal '91.

Come vi siete conosciuti?
Rocco: Facciamo parte proprio di un gruppo di fan su Facebook.
Eros: Ce ne sono tanti in realtà.
Andrea: La pagina Facebook più grande si chiama Glittering Mariah, dove ci sono tutti i fan italiani che spesso si confrontano, litigano, come qualsiasi altra pagina di Facebook. Poi ci sono un sacco di gruppetti paralleli…
Rocco: Mariah Carey Italia, Mariah Carey Fan, Mariah Carey Foggia… [Ride]
Andrea: Poi ci sono gruppi chiusi o segreti in cui poi siamo diventati amici. Diciamo che comunque Mariah non è una cantante molto apprezzata, in Italia. È ricordata per la canzone di Natale e per il fatto che è grassa. Se guardi la stampa italiana gli articoli medi su di lei riguardano i fotoritocchi, il fatto che sia ingrassata, incinta, che non abbia più la voce, che indossi anelli da tot carati o che vada in giro con duecento cagnolini bianchi. Sono tutte cavolate di questo tipo. Quando diciamo di essere fan di Mariah Carey, o ci chiedono chi sia, oppure la identificano con queste cose. Due palle.
Rocco: Comunque era venuta in Italia in passato, ma non per concerti. Quest'estate ha fatto la vacanza qui.

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L'avete già vista dal vivo?
Andrea: Io tre volte.
Rocco ed Eros: Mai, è la prima volta.

A questo punto si crea un nugolo indefinito di persone sempre sulla trentina-quarantina che, dopo lunghe sessioni di baci e abbracci, si mettono a interagire tra loro, lasciandomi un po' in disparte. A costo di sembrare noiosa, mi avvicina ad altri tre di loro.

Ivano, Gianluca, Valerio + uno che si è aggiunto all'ultimo alla foto.

Da dove arrivate?
Tutti: Viviamo a Milano.

Seguite Mariah da tanto?
Ivano: Io da venticinque anni.
Gianluca: Ti dico la verità, non la conosco tantissimo. La conosco come personaggio, però non la seguo granché.

Cosa vi ha portato qui stasera?
Valerio: La curiosità. Ha comunque una bellissima voce.
Ivano: Io…

Quante volte l'hai vista dal vivo, Ivano?
Ivano: È la seconda volta che la vedo, ma l'ho conosciuta di persona anche in altri contesti. Qualche tempo fa è venuta in boutique dove lavoro, a Porto Cervo, a fare shopping. La prima volta che l'ho vista live comunque è sempre stato qui a Milano, nel 2003.
Valerio: Per me è la prima volta, sono davvero curiosissimo.

Fico! Com'è stato conoscerla?
Ivano: Bello. È molto carina, abbiamo fatto quattro chiacchiere, scattato qualche foto.

Cosa vi aspettate dal live di stasera?
Ivano: In realtà da Internet si vede già com'è impostato il live. Sappiamo già la scaletta e tutto il resto.
Valerio: Ha sempre la stessa scaletta per tutto il tour europeo. A suo tempo aveva fatto un'indagine per vedere quali canzoni del passato avrebbero fatto più successo, per quindi riproporle nel tour europeo.

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Capito. Non c'è tanta gente però stavolta, o sbaglio?
Ivano: È quasi sold out. Col fatto che ci sono posti a sedere numerati molta gente arriva proprio a ridosso del concerto, che tanto nessuno ruberà loro mai il posto anche se arrivano tardi. Anche l'altra volta c'era più o meno la stessa quantità di pubblico. Chi la ama davvero la segue ovunque vada, quindi ogni volta si ritrovano persone da tutte le parti d'Italia.

Come inizio non c'è male. Lascio il nugolo di fan TRUE di Mariah, e mi avvicino verso l'ingresso del palazzetto, dove, in mezzo a tanti gruppetti, cattura la mia attenzione una figura solitaria, giovane, un po' crucciata, che scruta l'orizzonte.

Fernando.

Da dove arrivi?
Da Salerno, sono venuto apposta solo per lei.

Pensi che in Italia Mariah sia sottovalutata?
Sì, decisamente. La mia idea è che in Italia si capisce poco e niente di musica. Si ascolta solamente musica che parla di storie d'amore finite, magari cantate da ragazzini qualsiasi, senza un briciolo di talento. Non voglio essere cattivo, ma è pieno di artisti da quattro soldi. Artisti come lei, Christina Aguilera, e tante altre, fanno dei testi importanti, hanno una voce sovrannaturale e in Italia non vengono mai apprezzate. Solo qui naturalmente, perché poi all'estero vengono amate di più.

In America quindi non è così?
No. È stata pure premiata come miglior cantante della storia della musica, negli anni Novanta. Scala tutte le classifiche ogni volta.

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Quando hai visto che sarebbe venuta in Italia cosa hai pensato?
Ero felicissimo. Si è saputo a ottobre, e alle dieci di mattina avevo già preso il biglietto. Ho visto che fino a stanotte erano ancora disponibili, non credo sia andato sold out.

La segui da tanto?
In realtà mi addormentavo con le sue canzoni già nella culla, perché anche mia madre è fan. Infatti vuole sapere come va il concerto, è qua col cuore.

La figura materna introdotta da Fernando mi fa venire in mente che fino ad ora ho parlato solo con uomini. Ok che la prevalenza è maschile, ma giunti a questo punto diventa mia priorità interagire con delle donne.

Sara e Paola.

Siete fan di Mariah?
Sara: Sì, non mi strappo i capelli per lei, ma mi fa piacere vedere il concerto.
Paola: Abbiamo preso il biglietto cinque giorni fa… per passare una serata diversa.

Ah ok. Cosa vi aspettate da stasera?
Sara: Secondo me fa un bello spettacolo. Almeno lo spero, ho visto le coreografie e mi erano piaciute.

Balla anche?
Sara: Mi sa di sì. Non so quanti anni abbia ma dovrebbe ancora ballare…
Paola: Quello che conta poi è la voce splendida che ha. Speriamo che faccia i classici, dai.
Sara: E che abbia voglia di cantare soprattutto. Quando due anni fa ho visto Rihanna non è che ne avesse tanta… era un po' svogliata.

Speriamo di no. Buon concerto allora!

Mi dirigo verso il bar, e proprio mentre mi rendo conto che non mi potrò mai permettere di cenare lì, nonostante la fame assassina, mi passa accanto una coppia—i due qua sotto a sinistra—con lo stesso taglio di capelli. I due a destra si sono aggiunti poco dopo.

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Marialisa, Antonio + Paola

Ciao! Da quanto siete fan di Mariah?
Antonio: Da quando ho sei anni. Ho obbligato tutta la mia famiglia ad ascoltarla.
Marialisa: Io molto meno.

È la prima volta che la vedete?
Antonio: No, ero andato anche nel 2003, e di recente l'avevo vista anche a X-Factor quando era venuta. Lei [indica Marialisa] era con me solo perché l'ho trascinata… Nel 2003 trascinai l'altra mia sorella.

A questo punto fa irruzione Paola, la ragazza bionda, cacciando un urletto di gioia e stupore nel vedere Marialisa e Antonio. Mi viene presentata da Antonio così:

Antonio: Non puoi non intervistare Paola… ha parlato con Mariah!

Hai parlato con Mariah?
Paola: Sì! Sedici anni fa quando è venuta in Italia come ospite della trasmissione Quelli Che Il Calcio. Io e il mio migliore amico siamo stati tra i fortunati pescati in giro per conoscerla e farsi fare l'autografo.

Che bello!
Paola: Emozione bellissima, lei aveva delle unghie stupende, e una pelle fantastica! Ricordo proprio di essere rimasta colpita da quelle. Per il resto era stupenda, voce incantevole, dolcissima. Purtroppo non potevamo parlare molto, eravamo una trentina di fan che aspettavamo di conoscerla. Poi lei si fa desiderare come tutte le grandi dive… giustamente. Ancora a casa ho la sua sagoma autografata da quella volta.
Antonio: Anche io ho un suo autografo, di quella volta che l'ho aspettata otto ore sotto la pioggia un sacco di anni fa. Ho autografo, foto e foto di lei che mi fa l'autografo.

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Vi vedo carichissimi per stasera. Tu Paola forse sei la più carica, in effetti.
Paola: Ovvio!!! Ma si vince qualcosa?

No, al massimo una foto su Noisey.

Disorientata da tanto entusiasmo, esco e riprendo fiato. Prima di fare il loro incontro.

Maria e Stephanie.

Noisey: Da dove venite?
Maria: Da Roma, ma siamo peruviane.

Bomba. Che ne pensate di Mariah?
Maria: La seguiamo da tanto, sappiamo le sue canzoni, e ci piace la sua musica. Siamo venute da Roma perché comunque non viene spesso in Italia, e non sapevamo quando avremmo riavuto occasione di vederla. Poi è preciso sabato, meglio di così.

Come credete che sarà questo concerto?
Stephanie: Abbiamo visto alcuni concerti di questo tour su Internet, e speriamo che faccia le canzoni più famose.

Qual è la vostra preferita?
Maria: La mia è "Open Arms", ma so che non la canterà perché è troppo vecchia. Sono cresciuta con la sua musica, mia madre me la faceva sentire da piccola. In Perù è famosissima.
Stephanie: Adesso è cambiata rispetto ad allora, anche solo fisicamente. La apprezzo sia come cantante che come persona.

Poco più avanti, verso la fila per i biglietti, trovo questa magnifica coppia avvinghiata esattamente come nella foto.

Federica e Beppe.

State insieme?
Beppe: Sì, siamo meravigliosamente fidanzati da quattro anni.

Grandi fan di Mariah?
Beppe: Da almeno dieci minuti. [Ride]
Federica: No.

Capisco. Da quanto avete deciso di venire al concerto?
Beppe: Venti minuti. Abitiamo qui vicino.

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Un sabato sera diverso. Siete amanti del genere?
Beppe: Sì. Vent'anni fa eravamo amanti del genere. Stasera è solo curiosità, una serata divertente con musica divertente.

Avete ascoltato mai ascoltato le sue robe?
Beppe: In passato, ma non sapremmo dire bene cosa ci piace e cosa no. È tutto una scoperta. Veniamo da Marte e vogliamo scoprire cose nuove.

Cosa vi aspettate da stasera?
Beppe: Divertirci. Staremo seduti, ma a una certa ci alzeremo in piedi, salteremo e magari faremo pure uno spogliarello.

Grandissimi. Buona serata!

L'estasi del momento mi porta ad avvicinarmi all'area vip. Incrocio quella che probabilmente è una modella, cerco l'approccio verbale, e vengo liquidata malamente con un "Scusa devo andare." Decido allora di puntare sulle coppie, che fino ad ora hanno solo regalato gioie.

Matteo ed Elena.

Ciao! Perché siete qua?
Matteo: Non siamo grandissimi fan, siamo solo stracuriosi di vederla dal vivo.
Elena: Speriamo faccia la canzone di Natale!

Esatto. Volevo chiederlo prima anche, ma avevo paura di suonare scontata…
Matteo: Ogni 1 dicembre c'è questo rito in cui facciamo l'albero ascoltando la sua canzone.
Elena: Certo, e come puntale dell'albero c'è lei. È un albero di Natale trash, e lei ne è la regina.

È meraviglioso. È per questo che siete qui.
Elena: Chi non vorrebbe vederla live?
Matteo: Ho la mia teoria personalissima sul fatto che Mariah sia la versione internazionale di Valeria Marini.
Elena: Chissà come sarà vestita… avrà ancora quel bikini rosa? [Canticchia] Spero balli come ai vecchi tempi, e siccome ho la faringite cronica, spero di perdere definitivamente la voce cantando su un suo acuto. Sarebbe bellissimo.

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Mi piace questo approccio che avete alla sua musica.
Matteo: Di sicuro non da fan puristi.

Dopo innumerevoli rimbalzi da parte di madri e figlie apparentemente terrorizzate dalla mia figura, la noia inizia a prendere il sopravvento. Decido che i quattro giovani poco distanti da lì saranno gli ultimi della mia serata.

Gabriele, Filippo, Ilenia, Giulia.

Vivete tutti qui?
Giulia: Sì, siamo qui perché ci è stato regalato il biglietto dal nostro datore di lavoro.

Fico. È molto fan di Mariah?
Ilenia: È suo amico.

È la prima volta che la vedete?
Ilenia: Sì. Però in ufficio l'ascoltiamo di continuo.

Cosa ascoltate di suo in genere?
Ilenia: Be', a Natale si sa.
Gabriele: "Honey" mi piace molto, poi un po' tutte quelle vecchie.

Carichi per il concerto?
Ilenia: Mah, sì. Ha una bella voce, sarà piacevole.
Giulia: Sì. Siamo tutti cresciuti con lei, con i suoi video di MTV, è un fenomeno culturale. Negli anni Novanta la musica non si scaricava, e la guardavamo principalmente su quei canali. Per questo siamo qui.

Mi dicono che però i posti sono tutti a sedere.
Giulia: Vabe', ci alzeremo in piedi no?

Giusto.

Ciò che ho imparato da questa esperienza è riassumibile in due rapidi punti:

1. I fan di Mariah non sono tanto appariscenti, nel senso che non arrivano al concerto ricoperti di suoi gadget, come che ne so, quelli dei Muse.

2. I fan di Mariah si dividono in puristi, curiosi sinceri, curiosi goliardici e amanti del trash.

Sulla via del ritorno, nel dubbio e perplessa da tante cose, ho ascoltato in loop "I Know What You Want".

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