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Ho cercato di vendere l'aria di Williamsburg su eBay

Come ho quasi fatto un sacco di soldi vendendo una busta di aria hipster su eBay.

Non so se hai mai sentito parlare del quartiere in cui vivo io, che sarebbe il quartiere più cool del mondo. Quel posto che si chiama WILLIAMSBURG, BROOKLYN!

Vivere qui ha tanti di quei vantaggi che non so nemmeno da dove iniziare. La mia routine quotidiana è super cool. Posso trotterellare lungo Bedford Avenue a ogni ora del giorno e ci troverò sempre un set fotografico per qualche blog di moda o un performer di strada che si esibisce davanti a uno dei nostri tanti murali pubblicitari artistici. Ogni giorno incontro facce nuove, tra i turisti europei che visitano i nostri negozi vintage e i nostri caffè, ai miei amici che si trasferiscono qui dalle grandi pianure del Midwest. È come se ogni settimana si inaugurasse un posto nuovo super fico dove fare il brunch, o un locale per suonare, assolvendo tutti i miei desideri di millennial alla moda.

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Ogni cosa a Williamsburg è una figata. Gli abitanti sono cool, le scalinate d’ingresso sembrano quelle dei Robinson (il che è una figata), anche l’aria è fica… e questo mi ha dato un’idea.

Visto che con il mio stipendio da synergy brandpupazzer di una ditta di marketing biologico riesco a malapena a coprire i costi di manutenzione del mio loft, ho deciso di vendere un po’ di roba su eBay: alcuni rari dischi shoegaze presi da Rough Trade in occasione del Record Store Day, una sella da bicicletta, un kit per cocktail ancora sigillato… Ma poi ho pensato: cosa può esserci di più fico che un campione di aria dalla zona più trendy del pianeta? Così, lunedì sera, ho messo in vendita una busta del miglior ossigeno di Williamsburg su eBay.

“Aria di Williamsburg, Brooklyn! HIP COOL BROOKLYN LENA DUNHAM 11211” recitava l’oggetto dell’annuncio. Riporto anche una porzione della descrizione:

“L’aria è stata raccolta durante l’estate 2015. Questo misterioso ossigeno potrebbe venire da chissà dove; magari ha circolato dentro i nostri bar e brunch-bar più fichi, tipo Enid’s o il Whyte Hotel. Oppure ha passato un po’ di tempo sul set della serie TV di Lena Dunham per HBO, Girls. Potrebbe essere stato respirato dagli abitanti più cool, tipo Sky Ferreira. Quel negozio su Bedford Avenue che vende solo cappelli? Il negozio di salse piccanti su Whyte? Non ve lo possiamo dire! Non c’è modo di sapere da che parte del Burg venga quest’aria!”

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Ho fatto partire l’asta da 39,99$, che mi sembrava un prezzo stracciato visto lo stato del mercato immobiliare di Williamsburg, e mi sono offerto di spedire l’aria in una busta a chiusura ermetica o in un barattolo di vetro da uno dei nostri tanti, tantissimi negozi specializzati in barattoli di vetro.

La cosa è decollata immediatamente. La mia casella email è stata inondata di domande dagli utenti di eBay. “Posso usare l’aria con il vaporizzatore?” ha chiesto uno. (Sì, puoi usarla dentro a un vaporizzatore 100% biologico da uno dei nostri negozi di vaporizzatori bio a km zero). “Si corre il rischio di effetti collaterali?”, ha domandato un altro. (Solo diventare molto fichi!).

È cominciata subito una guerra di offerte. Prima che potessi rendermene conto, in tre giorni, ci sono state quarantuno offerte e la più alta è arrivata a 20.100$. Potrebbe sembrare tanto, ma in valuta di Williamsburg bisogna calcolare come minimo un aumento del cinquantamila percento.

Con mia grande sorpresa, molti siti e blog hanno cominciato a postare articoli sul mio articolo. Brooklyn Magazine, DNAinfo, amNewYork, Brokelyn, HyperAllergic, FreeWilliamsburg, e svariate altre fonti locali hanno dedicato un po’ di metonimico inchiostro virtuale alla faccenda. Un servizio di ABC News Radio ha diffuso la storia in tutto il paese. Ho ricevuto proposte di interviste da l’Huffington Post e da Thrillist. È addirittura finita sul TG della sera.

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Naturalmente, la gente si è lanciata immediatamente sul quartiere più fico d’America, con tutta l’arte fantastica che produciamo qui. Si trattava di una win-win-win situation, ho pensato. Io mi sarei messo in tasca un po’ di soldi extra, un compratore molto fortunato si sarebbe goduto un articolo fighissimo a un prezzo stracciato, e l’opinione pubblica stava avendo l’opportunità di capire qualcosa in più sulla zona più fica del Paese. Poi qualcosa è andato storto.

Giovedì sera, eBay mi ha mandato un’email che mi informava che il mio account, TheEdgeDweller, era stato sospeso. Così, senza spiegazioni.

Ho chiamato il servizio clienti di eBay e registrato la conversazione con il loro addetto, RJ. RJ non è stato un granché d’aiuto, e si è rifiutato di addurre spiegazioni specifiche per la sospensione del mio account. Si anche rifiutato di rimettere l’asta online. “Siamo sicuri che sia nel nostro mutuo interesse separarci”, mi ha detto. “Sono spiacente, ma non posso entrare nei dettagli più di così”. È stato tanto umiliante quanto familiare. Per un periodo ho limonato sul retro del Turkey’s Nest con la ragazza che stava in seconda base nella mia squadra di kickball di McCarren Park (I Rompi Palle, scudetto campionato 2013), finché lei non mi ha scaricato usando quelle stesse parole.

“È una dittatura”, ho detto a RJ. “Qui a Williamsburg dove vivo”–pausa perché la potenza di questa dichiarazione lo colpisca in pieno per un momento–“ci comportiamo come una comunità di persone, perché siamo gente fica e alla moda, e probabilmente è per questo che l’aria aveva raggiunto quel prezzo”. RJ non ha fatto una piega: “eBay ha il diritto di sospendere un account… non possiamo essere più specifici”.

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“Un conto sarebbe se stessi vendendo una cosa illegale, tipo i Phrosties, ma non è quello che sto facendo”, gli ho detto. “Ho rispettato tutte le regole di eBay”. Si è rifiutato di dirmi quali termini di servizio dovrei aver infranto.

Ma i soldi mi servono, ho spiegato a RJ implorando. Alcuni dei miei vicini nel mio condominio di lusso e io stavamo pensando di fare una colla e aprire una sala concerti DIY. Sarebbe possibile creare un nuovo account e rimettere in vendita l’articolo? “Non ti consiglio di aprire un altro account perché saremmo sempre in grado di scoprire che sei tu”, mi ha avvertito.

Alla fine, arrivati al punto in cui stavo paragonando eBay al KGB, RJ ha riattaccato il telefono, lasciandomi con ancora più domande. Che razza di Paese è questo, che non mi permette di vendere qualcosa di puro come l’aria?

FreeTheAir

Fortunatamente il mondo dei media, che era ancora interessato alla storia, sembrava avere più risposte. Il New York Business Journal ha dedicato alla questione un sacrosanto reportage: “Abbiamo contattato eBay per capire perché questo articolo in particolare è stato tolto dal commercio, e avuto una risposta immediata dal loro addetto alle comunicazioni per il Nord America: ‘l’asta è stata rimossa perché violava il principio dell’Oggetto Assente di eBay’”. Ehm, l’aria è presente. È letteralmente l'oggetto più presente di tutti.

L’articolo continua: “Nel gennaio 2007 eBay ha formalmente bandito la vendita di ‘articoli virtuali’ perché non venga usato per i videogiochi. Ma questo è chiaramente un articolo non virtuale. La busta gonfia è vuota? Seppure l’effettivo contenuto della busta sia difficile o addirittura impossibile da verificare, la risposta, ovviamente, è no. Forse si tratta di un'opera d'arte? In ogni caso, la busta esiste, e qualcuno voleva comprarla.”

Concordo con la dichiarazione dell’autore che esista e che sia un'opera d'arte. Dopotutto, l’artista francese Marcel Duchamp creò un'opera con 50cc di aria di Parigi nel 1919, e quella città a quei tempi non aveva nemmeno un J. Crew.

Anche AdWeek ha partecipato alla discussione con il titolo “Questo Diabolico Truffatore Hipster Ha Quasi Venduto Una Busta di Aria di Brooklyn per 20.000$” sull’ingiustizia che ho subito nella “sezione hipster-friendly di Brooklyn, N.Y.”, come l’hanno chiamata loro. L’hanno chiamato “La Truffa Hipster delle Truffe Hipster”, sostenendo che “questo hipster [abbia] fregato un sacco di gente in una maniera molto elaborata”. Questo è assurdo. Non stavo cercando di fregare nessuno! (Però grazie per aver notato così tante volte quanto sono alla moda).

Tutto questo mi ha reso estremamente frustrato. Volevo solo essere libero di vendere la mia “aria hipster”. Se qualcuno di eBay sta leggendo, spero che ci ripenserete e che mi permetterete di diffondere la fighezza di Williamsburg in tutto il mondo. Sappiate che, in uno slancio di solidarietà, molti dei miei vicini imprenditori mi hanno confidato che non useranno più i vostri servizi per vendere i loro occhiali da sole fatti a mano con legno riciclato, e li renderanno disponibili solo tramite Etsy. Inoltre, se il cliente da 20.100$ sta leggendo e volesse mandarmi i suddetti 20.100$ via PayPal, è pregato di e sarò felice di spedirgli il suo articolo.

E se qualcun altro avesse dei soldi in eccesso e un desiderio bruciante di essere alla moda, ho dell’aria di Williamsburg da vendere.