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Musica

Un album che solo i cani possono sentire

Questa signora tutta matta ha fatto un album di cui non ci dovrebbe fregare nulla perché non siamo cani, invece l'abbiamo intervistata.

Dopo vari gruppi con nomi canini, perché non fare un album per i cani, non la band, proprio i canidi. Non sappiamo bene se i cani siano fan della musica, cosa possano apprezzare (anche se alcuni video su Youtube (tipo questa merda) ci fanno intendere che anche le bestiole a quattro zampe siano in qualche modo consapevoli del potere della musica. Quando abbiamo saputo che al mondo esiste una signora che ha composto un album specifico per i cani siamo rimasti un po' di sasso, e subito dopo abbiamo desiderato ardentemente intervistarla. Ovviamente il disco è fatto con frequenze che l'orecchio umano non percepisce, mentre quello canino sì. Rimandiamo le recensioni più strutturate alla versione canina di Noisey (non è questa, checché se ne dica), intanto tentiamo di capire il fenomeno dal punto di vista umano.

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L'album si chiama Inaudible Women, ed è stato creato dalla cantautrice Michelle Shocked. La signora tenta di far passare questo progetto per una dichiarazione sullo stato attuale dell'industria musicale, dato che i nomi delle tracce sono relazionati a magnati di media company come YouTube. Lei dice: sono oligarchi che rubano soldi ai musicisti! E intende provare che la gente è scema e che si comprerebbe pure un album di canzoni che nemmeno può sentire. L'album non è in streaming, purtroppo, ma se proprio proprio volete comprarlo per il vostro cane, potete farlo, costa meno di 10 euro. L'idea ci ha ricordato vagamente quella dei Vulfpeck—la band che ha fregato Spotify—solo che a sto giro è un po' più esplicito il fatto che compri un album assolutamente privo di utilità.

Volevamo capire a fondo se effettivamente l'utilità è a livello zero o se invece in qualche modo il messaggio di Michelle riuscirà a passare e quest'album sarà una pietra miliare della prossima rivoluzione musicale mondiale. Effettivamente Michelle, dopo averci chiacchierato, risulta molto più interessante di ogni aspettativa.

Noisey: Hey Michelle, perché hai fatto un album per i cani?
Michelle: I cani sono l migliore amico dell'uomo, ma sono molto cortesi anche con le donne.

In quale situazione un cane dovrebbe ascoltarsi il tuo disco?
Secondo me la maggior parte dei cani apprezzerebbe questo disco quando i padroni sono via. Non solo i cani potranno avere una sensazione piacevole, ma questa sensazione potrà sopperire alla mancanza degli umani.

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Per quelli che odiano gli animali, che senso ha quest'album?
Uh, se sei uno a cui piacciono i gattini forse puoi apprezzare il fatto che nemmeno ai gatti frega niente di quest'album. Questo perché l'udito dei gatti è addirittura meno potente di quello degli umani. Infatti se chiami un gatto molto spesso non gliene frega niente. Nemmeno io sono una a cui i cani piacciono così tanto e, per il video, mi sono fatta imprestare un cane da un amico.

Da dove nascono i titoli delle tracce?
Arrivano da tutti gli sponsor di internet per cui la musica ci viene filtrata e indirizzata, in modi che nemmeno immaginiamo. Stanno tentando di dominare le nostre menti dominando i nostri gusti musicali.

Nello specifico sono i nomi di grandi dirigenti di media company.
Esatto. Sono gli oligarchi che tessono le tele della nostra realtà nei retroscena, sono loro che hanno in mano i giochi, mica il governo.

Cosa pensi dell'idea originale dei Vulfpeck?
Geniale, intelligente, una grande idea e soprattutto un grido agli artisti per dire loro che se non affrontiamo le sfide delle grandi media company in modo creativo, allora siamo destinati a non avere alcun ruolo nella conversazione. Le soluzioni creative come quelle dei Vulfpeck sono da replicare, un po' come ho fatto io con quest'album, più che una copia è stato il mio personale momento di rivolta.

Qual è la differenza tra il tuo progetto e il loro?
Allora, innanzitutto che il loro è un album silenzioso, silenziosissimo. Il mio è completamente diverso perché è ad ultrasuoni.

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Quindi ci sono più livelli di silenzio?
Un cane non lo chiemerebbe silenzioso, il mio album. Se i cani potessero parlare…
Ok, siamo onesti, questo è un album di protesta e credo che possiamo passare oltre alla tipologia della protesta e capire invece il perché: il senso è il boicottaggio dell'ecosistema musicale.

Perché?
Perché è inautentico, insostenibile, sta distruggendo la creatività. Mi piacerebbe che anche gli umani potessero ascoltare il mio album, ma secondo me per i cani è veramente creativo.

Non penso che parleremo con i cani, almeno non in quest'epoca.
Non si può mai sapere!

Quindi pensi che ci sarà gente disposta a comprare un CD silenzioso?
Be', hanno finanziato per anni servizi di streaming tesi a distruggere ogni creatività, non vedo perché non comprare un intero cd silenzioso. Hanno comprato altre cose, tipo il vangelo o l'economia libera, se la gente è così scema da comprarsi quelle cose non vedo perché non si dovrebbe comprare un cd che non può ascoltare.

Quanto speri di ricavarci in termini economici?
Be', tenendo conto che i Vulfpeck hanno tirato su 20.000 dollari… Comunque un conto è far soldi un altro è essere ripagati.

Sì.
Guarda, so che stiamo giocando. Non sono intelligente nemmeno la metà di quanto lo sono i Vulfpeck, ma ti invito a considerare i modelli di streaming digitale cui i musicisti sono sottoposti al giorno d'oggi.

Esiste un'alternativa a questo impianto, secondo te?
Tu credi a questo modello o sei solo pigro?

Be', se poi è seguito dall'acquisto in copia fisica, è un buon modello. Come altro si dovrebbe procedere?
Con una sorta di commercio più equo in cui tra lo stipendio degli executive e quello dei musicisti non ci sia così tanto divario. In questo modo non sembra esserci molto futuro per la professione del musicista.

Hai ragione… Grazie Michelle!