Ieri, 35.000 persone hanno invaso le strade di Atene per celebrare l'anniversario della sanguinosa insurrezione contro la giunta militare avvenuta nel 1973 al politecnico di Atene. A queste si sono unite altre 10.000 persone che, nelle stesse ore, hanno organizzato una manifestazione a Tessalonica. Le proteste hanno avuto qualcosa in comune: entrambe sono state soffocate dall'intervento della polizia in assetto anti-sommossa. Secondo i media più di 7.000 agenti sono state incaricati di "salvaguardare" e "controllare" la manifestazione nelle strade di Atene.In Grecia, le violazioni dei diritti umani da parte della polizia sono piuttosto frequenti e ieri se n'è avuta un'ulteriore conferma. La scorsa notte, gli agenti si sono scontrati con gli studenti, con i passanti e altri manifestanti nel distretto ateniese di Exarcheia. Secondo le testate locali, una dozzina di persone sarebbero state picchiate dai poliziotti, compresi due giornalisti di VICE, Antonis Diniakos e Alexia Tsagkari, che stavano seguendo gli eventi ad Atene.Alexia Tsagkari, che stava riprendendo le proteste nel centro di Atene per VICE News, è stata attaccata da alcuni agenti in tenuta anti-sommossa dopo che sono scoppiati gli scontri tra le frange anarchiche dei manifestanti e la polizia. Un agente ha colpito alla testa Tsagkari con un manganello e l'ha trascinata via.Quando la manifestazione ad Atene è giunta al termine, VICE Grecia ha ricevuto la notizia che gli agenti avevano fatto largo uso di gas lacrimogeni nel distretto di Exarcheia. In passato, Amnesty International aveva già fatto notare che si tratta di una pratica molto usata dalle forze di polizia greche per sedare le proteste, e che viola gli accordi internazionali.In breve tempo, alla polizia la situazione è sfuggita di mano. Le notizie di attacchi da parte degli agenti a passanti e giornalisti–tra cui uno studente tedesco in Erasmus, il cui volto insanguinato ha fatto il giro di internet–si sono moltiplicate."Gruppi di agenti in tenuta antisommossa si sono riversati nelle strette vie di Exarcheia sulle loro motociclette, brandendo i manganelli e terrorizzando i residenti e i manifestanti," ha dichiarato Diniakos, News Editor di VICE Grecia. Sembra anche che i poliziotti abbiano assaltato un chiosco di bibite nella piazza di Exarcheia, ferendo due persone che vi lavoravano.Lo stesso Diniakos ha subito violenza quando si è trovato faccia a faccia con un gruppo di poliziotti in motocicletta che, afferma, stavano assalendo un gruppo di passanti."I poliziotti li hanno circondati e uno di loro ha sollevato il manganello in segno di minaccia. Io mi sono precipitato per riprendere la situazione con il mio cellulare ma un agente mi è venuto addosso con la ruota anteriore della sua motocicletta. Ho urlato per farli smettere. Tre altri agenti sono corsi verso di me e mi hanno gettato a terra. Mi tenevano per le mani e per la gola. I poliziotti hanno smesso di picchiarmi solo quando i miei colleghi hanno mostrato il loro tesserino da giornalisti," ha dichiarato Diniakos.Anche un giornalista di MEGA TV è stato picchiato dalla polizia. Sono già stati aperti un'inchiesta e un procedimento disciplinare riguardo le aggressioni contro i giornalisti.La manifestazione di ieri ha seguito di pochi giorni l'occupazione del liceo Pan-Ellenico e le aggressioni di settimana scorsa da parte della polizia, che hanno provocato il ferimento di due studenti universitari. VICE ha parlato con i due studenti feriti settimana scorsa, i quali hanno dichiarato che l'aggressione nei loro confronti è stata "ingiustificata" e "non necessaria".Il giornalista di VICE Grecia Kostas Koukoumakas, che ha partecipato alla manifestazione di Tessalonica, ha riferito che, "I poliziotti in assetto anti-sommossa erano così tanti che, per la prima volta in tanti anni, i manifestanti hanno dovuto fermare il corteo diverse volte per chiedere alla polizia di lasciare libero il passaggio. I manifestanti continuavano a urlare, "Fate uscire la polizia dalla manifestazione," ma inutilmente. Poco dopo sono scoppiati gli scontri. Gli agenti hanno sparato lacrimogeni sulla folla, che si è sparpagliata nelle strade secondarie."Lungi dall'essere un'eccezione, in Grecia l'uso della forza da parte della polizia e le violazioni dei diritti umani sono diventati la normalità. Ovviamente, i giornalisti non ne sono immuni. Tuttavia, la violenza nei confronti dei giornalisti è una violenza particolare che persegue uno scopo preciso, quello di censurare l'informazione.La decisione di continuare a fare uso delle forze dell'ordine come mezzo per soffocare le proteste è di tipo politico. È tempo che le autorità greche lo riconoscano e smettano di permettere che gli squadroni di poliziotti agiscano come bande di delinquenti, seminando il terrore nelle strade della Grecia. Ma è improbabile che questo succeda, dato che il ministro dell'ordine pubblico Vassilis Kikilias si è recato al quartier generale della polizia di Atene subito dopo le proteste, e si è congratulato con i poliziotti per aver fatto un ottimo lavoro.
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