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Musica

I CYMBA hanno fatto spuntare la techno dall'8bit

Ascolta in anteprima la loro "Cocyte" e ascolta un po' musica che non suona come dei Game Boy fatta usando solo dei Game Boy.

La chiptune mi ha sempre incuriosito un sacco: da regazzino mi ero fatto le mie belle ore al GameBoy Color ed ero quindi inevitabilmente attratto da quel tipo di suono, così sintetico e giocoso allo stesso tempo, e da quell'estetica. Il metallaro adolescente rimasto in me fu poi estremamente stimolato la prima volta che finii a un live di arottenbit​, che━nel momento in cui entrai nella sala━mise su un rifacimento 8bit di "Master of Puppets." Da allora è passato qualche anno, la scena si è evoluta e nuove realtà hanno iniziato a sperimentare nuove soluzioni per portare il genere da qualche altra parte: è il caso dei CYMBA, che sono in due, vengono dalla Francia e dall'Inghilterra, sabato suoneranno a Milano e hanno trovato un modo per far spuntare, praticamente, la techno dall'8bit. Per farlo hanno usato un software sviluppato verso le fine degli anni Novanta dal tedesco Oliver Wittchow all'Università di Amburgo, Nanoloop, che rende il GameBoy un sintetizzatore e/o un sequencer. "Niente laptop, niente stronzate," nelle loro parole. Più specificamente, "Sei piccoli step sequencer 8-bit e una cascata di segnale che attraverso numerosi filtri, effetti e modulatori di dinamica arriva dritta alle casse dell'impianto."  Oggi vi facciamo sentire un loro pezzo in anteprima: si intitola "Cocyte" e fa parte del loro primo EP, OBOLE II, fuori in digitale e vinile il 25 novembre. Sotto c'è una breve intervista a cura dei ragazzi di Milano Chiptune Underground, che hanno organizzato la loro data.

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MCU: Descrivete il vostro setup senza fare troppo i nerd.
Jules: Il nostro setup è sempre in evoluzione, solamente una cosa non cambia mai: la fonte del suono. Usiamo sempre il software Nanoloop su Nintendo Game Boy (sia il vecchio mattone grigio, che il più "nuovo" Game Boy Advance a 16bit). Ad un certo punto della nostra carriera sia io che Tom ci siamo stancati di suonare rimanendo ammanettati alle limitazioni dell'usare un singolo Game Boy, quindi abbiamo cominciato a jammare assieme utilizzando due consolle linkate tra loro con il classico cavo link che si usava per giocare a Tetris in due. Facevamo una sorta di set back-to-back, mixando le tracce tra loro utilizzando le classiche tecniche di DJing. Dopo poco tempo di sperimentazione però abbiamo cominciato a separare gli elementi. Uno di noi si occupava dei suoni percussivi e delle batterie, l'altro tutto il resto. Era molto divertente, ma non abbastanza malleabile per fare tutto quello che ci passava per la testa. Nel 2015 abbiamo scoperto che era possibile syncare tra loro più di due Game Boy. Su internet è stato semplice trovare guide per progetti DIY a riguardo, nonostante nella scena nessuno mai si fosse esibito con più di due consolle per volta. Quindi ci provammo e nel luglio 2015, al Lowtoy festival di Barcellona, siamo stati i primi nella storia a suonare con quattro Game Boy contemporaneamente. Da allora per ogni nostro set usiamo dai cinque ai sei Game Boy assieme ad un buon numero di effetti esterni. La vostra musica non suona assolutamente come un Game Boy. Possiamo ancora chiamarla Chiptune secondo voi?
Abbiamo sempre pensato che ciò che caratterizzasse la chiptune non fosse il suo suono, ma  l'attitudine con cui ci si approccia alla musica. Sono quasi dieci anni che componiamo utilizzando Nanoloop con sempre le stesse limitazioni tecniche, ma devo dirti che non ci siamo mai sentiti così ispirati come oggi. Il motivo è che Nanoloop non è un semplice software musicale, si tratta di un'esperienza per la mente. Non ti siedi in studio provando a raggiungere un suono. Semplicemente cominci ad improvvisare finché qualcosa di magico  accade e, mentre il loop continua a suonare, continui ad evolvere ogni singolo parametro fino a quando non arrivi a un suono che non avresti mai pensato di poter tirar fuori da un piccolo processore ad 8bit, anche se hai anni di esperienza in spippolamenti sulle spalle. L'idea dietro al progetto CYMBA è quella di scappare lentamente dal circolo vizioso della scena chiptune, provando a ottenere suoni sempre più complessi grazie a installazioni live sempre più grandi, ma rimanendo sempre fedeli a quell'attitudine di cui parlavo prima, utilizzando nient'altro che dei Game Boy come fonte. Ogni volta che siamo soddisfatti con una nostra traccia, ci chiediamo: "suona come un Game Boy?". Se la risposta è sì, continuiamo a spingerci oltre finché non diventa impossibile cogliere da dove stia partendo tutto. È in fondo un paradosso: Fare musica che non suona come dei Game Boy, utilizzando solo dei Game Boy. Raccontaci un po' il processo che sta dietro alla produzione di questo vostro nuovo disco.
L'EP conterrà quattro canzoni scritte interamente su Game Boy, suonate dal vivo e poi registrate direttamente su nastro. Puoi sentirci caricare loop, modificare parametri, trasformare linee melodiche, fino a rendere il tutto veramente vivo. Tutto questo cuore pulsante 8bit riesce a risaltare ancora di più grazie al modo un po' estremo con cui usiamo il software, scordandoci volontariamente dell'esistenza del plasticoso "song editor" e caricando a mano ogni singolo suono, loop o variazione. Siamo molto orgogliosi di essere i primi ad aver stampato su vinile della musica realizzata su quattro Game Boy. Come vi vedete tra cinque anni?
Con questa nostra prima release, stiamo lanciando anche la nostra etichetta discografica OBOLE che si occuperà solamente di dischi realizzati sul software nanoloop, mantenendo sempre il leitmotiv: spingiti sempre oltre ogni limite tecnico. Nel giro di cinque anni speriamo di crescere molto e di avere un affiatato roster di artisti interessanti, sempre distribuiti su vinile. Pre-ordina il disco qua​.

I CYMBA suoneranno sabato 12 novembre a Milano.
Leggi la nostra intervista a kenobit e arottenbit sulla chiptune in Italia.

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