Il vero e comprovato mantra “mostra anziché raccontare” incoraggia i registi a crearemnarrazioni fondate meno su una chiara esposizione e più sulla minuzia dei dettagli.Nel suo percorso per ricreare posters di film di culto, l'artista fotografa Jordan Bolton si concentra sugli effetti personali e gli ambienti di alcuni film iconici. Questa serie di lavori di Jordan Bolton, chiamata semplicemente Objects, trae ispirazione dal Museum of Broken Relationships, che mette in mostra una collezione simile di ninnoli. Nel caso di Objects, gli oggetti di scena sono allineati in griglie ordinate come fossero album di foto 3D esplosi nella realtà. Spesso sono composti di oggetti semplici come carta, pittura e spuma. Un singolo poster può arrivare ad avere oltre 100 pezzi che lo compongono.
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L'artista britannica dedica una cura speciale al timbro estetico di ciascun film, riportandone i colori o lo stile del vestiario attraverso ai suoi sfondi e disposizioni degli oggetti. Alcuni dei più grandi progetti foto realizzati, così come quelli di Her e Pulp Fiction ad esempio, ricreano ogni corridoio e porta dei set dei film.Bolton ha rivelato a The Creators Project che trae ispirazione dai saggi sui film di Susan Sontag, reputandoli pieni di “un intenso grado di attenzione ai più piccoli dettagli”. “Una volta cominciato a leggerli”, dice Bolton, “ho iniziato a vedere i film in un modo diverso, non solo come luoghi di personaggi e storie ma come mondi ricchi di minuzie”.
“Sperimento e penso a modi creativi per fare gli oggetti, ce n'è un esempio nel film Carol”, dice Bolton. “Ci sono molti pezzi di gioielleria che sono peculiari e unici del film e non c'è modo di entrarne in possesso, quindi la mia soluzione è stata prendere della gomma bianca e modellarla seguendo la forma del gioiello. Poi ho spruzzato della vernice spray color oro o argento e ho dipinto a mano tutti i dettagli, così alla fine nel poster sembrano pezzi unici di alta gioielleria anni 50 ma il costo vero per realizzarli si aggira in realtà attorno alle 50 sterline”.
“Una volta analizzato il film, creo una lista per ogni oggetto. Nel mio studio ho scatole su scatole di scarti dei vecchi poster che ho conservato, quindi inizio dando un occhio a quelli e poi proseguo andando dei negozi che vendono cose a poche sterline o nei negozietti dell'usato alla ricerca di altri oggetti che posso tagliare, dipingere, modellare per farli assomigliare a quelli del film in questione. Di solito finisco per fare più di 100 oggetti per ogni poster”, spiega Bolton.
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Scoprite altri frutti del suo lavoro qui sotto:
Per saperne di più, visitate il Tumblr dell'artista, se invece volete acquistare i suoi poster li trovate qui.
