L'uomo che, non molto tempo fa, ha organizzato una mostra d'arte che constava di una sola stock photo, ieri ha fatto uscire un mixtape a sorpresa. Sì, perché a Dean Blunt proprio non va di stare alle convenzioni promozionali e discografiche, ma neanche gliene frega granché di sbandierare questa ribellione ai quattro venti. Del resto, uno dei suoi album era stato premierato su un blog di news russo come se fosse la cosa più normale del mondo. Altrettanto dal nulla era sorta la sua prima traccia con il nuovo nome (nuovo progetto? non si capisce la differenza…) Babyfather, una collaborazione estemporanea con Arca. Stavolta c'è un mixtape intero.Platinum Tears si può ascoltare e scaricare direttamente dal Soundcloud di Blunt. Otto tracce di trip hop viscido a zero fedeltà, rap noir sgradevole e un'ombra di soul sviscerato. Se vi aspettavate che tutti questi gesti fossero il preludio a quando, prima o poi, Dean Blunt sarebbe finito su una label medio-grande a diventare la vostra nuova indiestar, cascate male: lui resta ai margini a fissarvi. Se siete in imbarazzo cazzi vostri.
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